L'incontro nella foresta, anche per chi la conosce, la foresta può riservare molte sorprese

EVE.
Eve osservò il susseguisi degli eventi con distacco, non erano bastati i cavalli parlanti sociopatici che possono usare trucchetti magici a turbarla. No. Ora ci si era messo anche l'umano che attirava gli oggetti e chiudeva le porte dalla distanza.

*Okay... Ora la faccenda si sta facendo assurda. Adesso non mi dirai che questi possono anche far saltare in aria le cose sennò scler-*

-BOOOOOOOOM-

La porta schizzò verso lo Jedi mentre una potente onda d'urto le passò a pochi centimetri dal viso scompigliandole i capelli e spazzando via tutto quello che era rimasto sul tavolo.
L'umana inspirò profondamente mentre gli eventi continuavano a svilupparsi attorno a lei. Quel Death Moon era uscito dalla stanza blindata ed aveva iniziato a sparare sentenze come se al posto della bocca avesse un mitragliatore mentre il secondo sembrava lievemente furente.


Eve sospirò di nuovo e alzò le gambe appoggiandole sul tavolo ormai denudato dei suoi ornamenti. Aveva le braccia incrociate e gli occhi chiusi ma un buon osservatore poteva vedere chiaramente la grossa vena frontale che pulsava di rabbia repressa.

*Ora ti calmi Eve, sei disarmata e questi qui in un modo o nell'altro sono tutti in grado di combattere. Non è il momento di fare idiozie... Maledizione, spero che quei due non vengano mai a sapere che ho provato a fare la diplomatica... Mi tartasserebbero a vita*

L'umana aprì gli occhi ancora iniettati di sangue per posarli sul pony che aveva parlato di una certa Celestia che a quanto pare voleva uccidere gli umani o... Spedirli sulla luna?

"Senti, equino. Non so chi sia questa Celestia e anche se mi piacerebbe non ho la minima intenzione di andare sulla luna. E non ho tantomento voglia di giurare fedeltà a te quadrupede. Sono quì in vacanza e non voglio farmi rovinare il viaggio da un gruppo di psicopatici che non pensa ad altro che attaccarmi senza motivo!"

L'umana tolse i piedi dal tavolo e sbattè con forza il pugno su di esso, era la seconda volta che la facevano infuriare quel giorno, solitamente chiunque lo facesse finiva in una fossa tre metri sotto terra.

"Ok, non è stato molto diplomatico tutto questo... Riproviamo...*

Eve rilassò i muscoli e fece scivolare il pugno sulle ginocchia dove rimase.

"Allora, amico. Non voglio mettere in dubbio la tua autorità, sia ben chiaro. Ma fra tutti quì tu sembri quello piu intenzionato a far scoppiare una guerra contro questa, -Celecosa-. E la cosa che non capisco..:"

Aggiunse addocchiando il pony furente.

"...E' perchè una...Creatura, a cui non piace che si minaccino le principesse ti permette di continuare a farlo. Re o non re se decidesse di attaccarti i tuoi seguaci potrebbero fare ben poco"

Eve si stava calmando lentamente.

"E non ti conviene minacciare neanche me, se ci tieni a questo posto. Se io morissi chissà cosa penseranno dall'altra parte del portale... Magari potrebbero decidere di radere al suolo l'intero posto..."

L'essere umano si alzò guardando negli occhi il pony.

"E non sto bluffando, alcuni umani non sono comprensivi come me... Un ordine e Bum. Addio foresta"

Sentenziò mimando con le mani un esplosione, ritornò quindi ad osservare il padrone di casa.

"Spero di aver fatto comprendere che quì siamo tutti nella stessa bratta. Non c'è bisogno di scaldarsi in alcun modo... E ora sediamoci e finiamo la nostra conversazione. Il tempo a mia disposizione sta per scadere"

*Come la mia pazienza*
Aggiunse a mente.

Edited by Cosmos. - 19/1/2013, 20:51

Ragazzi, leggete bene questo spoiler. (E' specialmente rivolto a te Ninja).

Attendiamo che Ninja modifichi per andare avanti. Su, fammi vedere cosa sai fare con i consigli che ti ho dato

Edit:
Evitiamo di mettere i dialoghi in dimensioni esagerate, per far capire che il pg urla basta scrivere in maiuscolo e sottolinearlo magari.
Visto che questo è ciò che una povera persona come me vede quando accede dal cellulare:

Eve.

Un altra volta quei quadrupedi non la avevano ascoltata, e per la pazienza di ogni essere umano esisteva un limite. E lei quel limite lo aveva scavalcato in corsa da un bel pezzo.
I fatti si susseguivano rapidi di fronte a lei, lo strano umano aveva appena diviso in due una porta blindata con una specie di spada laser mentre poi aveva allungato la mano verso la puledra dalle ali da pipistrello che stava cercando di fuggire.

*Cosa diavolo sta cercando di fare? Spedirgli disgrazie via etere?*

Quando vide il pegaso fermo a mezzaria con gli occhi spalancati per lo stupore capì, in qualche modo quell'umano riusciva a governare una forza a lei sconosciuta che gli permetteva di utilizzare poteri magici simili a quelli di cui avevano fatto dimostrazione i due unicorni... Quest'ultima però sembrò riuscire a liberarsi in qualche modo e fuggì nella foresta lasciandosi indietro un rombo assordante che costrinse l'umana a digrignare i denti.

*Basta... Il tempo delle chiacchere è giunto al termine...*

L'umana riattivò tutti i suoi sensi nel momento stesso in cui una strana gabbia d'oscurità si andava creando intorno a lei. Con un balzo felino si lanciò sul tavolo e facendo forza sulle mani compì un agile salto mortale oltre ad esso sfuggendo alla presa della gabbia.

"MALEDIZIONE, MA VOI EQUINI PSICOPATECI NON SAPETE RICONOSCERE UN AMICO DA UN NEMICO?"

A queste parole si rialzò afferrando la prima cosa che gli era capitata sotto mano, un sasso delle dimensioni di un pugno. Con uno scatto secco del braccio lo lanciò sopra di lei colpendo in pieno il neon che la sovrastava che esplose emanando una miriade di scintille e lasciando il posto praticamente al buio.

*...*

Non pensava in quel momento, il lasso di tempo in cui gli occhi di un umano medio si abituano al buio improvviso si aggirava intorno alla quindicina di secondi. Per le invece abituata a vivere in una mezza oscurità permamente non esisteva alcuna differenza. Doveva agire all'istante ora era il suo istinto di sopravvivenza a parlare.
Scattò verso i due pony emettendo solo un flebile rumore prodotto dal fruscio dei suoi vestiti, passò in mezzo ad essi infilandosi nella tanto declamata armeria. Con un rapido movimento del polso raggiunse una rastrelliera di armi afferrando la prima che gli capitò a tiro.

*...*

Aveva afferrato una lunga lancia con il manico intarsiato da fregi lucenti dalla qualità squisita che poteva apprezzare solo sfiorandola e la punta in un materiale lucente che poteva essere oro ma che al buio non riusciva a riconoscere, puntò la lancia alle spalle dei due pony

"Non muovete un muscolo... Non voglio farvi alcun male e non sono vostra nemica. Non costringetemi.
Lo stesso vale per te uomo, non muovere un dito... E' colpa tua se siamo in questa situazione e giuro su tutto l'oro del mondo che se azzardi un altra stupida mossa ti faccio un altro buco per respirare... Non mettetemi alla prova... Voglio solo andarmene di quì..."

Aggiunse infine con voce esasperata. Oramai tutti si sarebbero dovuti abituare al cambio repentino di illuminazione quindi potevano vedere il profilo scuro della ragazza in uniforme scolastica con i capelli incollati sulla fronte ed il respiro rabbioso che li minacciava.

*Per cortesia... Non ho voglia di combattere... Se esiste un Dio fa che siano ragionevoli*



Edit: Typos.

Edited by Cosmos. - 21/1/2013, 14:12

Eveline non distolse lo sguardo dai tre, fortunatamente il Jedi dopo uno sproloquio sui propri grandissimi poteri se ne andò evitandole la noia di scagliare quella lancia dritta nel suo cranio.

Uno dei due pony invece sembrava aver compreso la sua mossa e si era trasformato in una fattispecie di nuvola di fumo. L'ultimo unicorno invece sembrava il più ragionevole.


Eve finalmente sorrise, c'era riuscita. Era riuscita per una volta a porre fine ad un problema senza sparare in faccia a chi lo creava... Un senso di soddisfazione la pervase scaldando ogni angolo del suo corpo, allora era così che si sentiva ogni volta quella mammoletta di James. Doveva rendergliene atto, era una bella sensazione.

"Ottimo... Finalmente..."

L'essere umano fece roteare la lancia su se stessa nello stesso momento in cui la ritirava dalla sua postazione, l'asta colpì il pavimento con un sonoro -Tunk-.

"Addio gente, porterò questa con me se non ti dispiace..."

Rapidamente schizzò oltre all'unicorno avvicinandosi alla porta

"Una cosa... Non tutti gli umani sono come quell'idiota. Potrete considerarmi malvagia per le mie azioni ma la mia gente non ha intenzione di uccidervi"

Uscì dal portone schizzando velocemente oltre alle creature.