Wonderbolt - Le parole del silenzio., FanFiction

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Lyra Heartstrings
CAT_IMG Posted on 11/1/2013, 23:56     +1   +1   -1




Allora ragazzi, questo è il mio primo esperimento di traduzione, quindi siate cattivi, ditemi pure tutto quello che voleteXD

Quello che vi propongo oggi è una breve FanFiction tradotta dall'inglese all'italiano da me (per motivi vari). Oltre a volerla condividere con voi, vorrei anche il vostro giudizio sulla mia traduzione.
A parte quello la ff di per se è bella e l'autore merita essere conosciuto; sotto ci sono i link per il suo canale e le altre storie che ha scritto per chi è interessato a leggerle. Il genere è [Sad][Romance][AU]. Buona LetturaXD

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C'è una cosa che ti voglio dire.
Una cosa molto semplice. Una breve frase.
Mi chiedo se importi ancora, tuttavia, in un mondo come questo.
Importa a me, e vorrei sapere se importa anche a te.



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Wonderbolt


Le parole del silenzio.




di WovenWord


traduzione di Belix188 (meXD)




Che cos'è un Wonderbolt?

Alcune volte me lo chiedo, quando mi sento particolarmente depressa. Non è difficile trovarsi in questo stato d'animo oggigiorno, in pratica me lo chiedo costantemente. Ho trovato varie risposte a tale domanda, ma la maggior parte di esse non è molto soddisfacente.

Che cos'è un Wonderbolt? Un Wonderbolt è un soldato.

No, non è del tutto vero.

Un Wonderbolt è un acrobata aereo.

Troppo crudo e banale.

Un Wonderbolt è un eroe.

Vorrei che fosse vero.

Un Wonderbolt è... una sorella. Un esempio. Un amico. Un pony.

Solo un pony alla fine.

Va davvero bene? Dire 'solo un pony'? Un pony può essere un sacco di cose, dopotutto. Ma un Wonderbolt ha davvero qualcosa in più nella sua descrizione. Ossia tutto quello che ho detto.

Eccetto per il soldato. Non mi è mai importato molto di quella parte.

Allontano lo sguardo dal poster che ha dato inizio a questi soliti pensieri. Le parole sono appena leggibili, ma fanno ancora male. 'Final show' ... non sono andata a quello. Spitfire era così incavolata. Ma è stato molti mesi fa.

Mi chiedo che fine abbia fatto.

Ora che ci penso, mi sono isolata molto dal resto del mondo da quando sono tornata. È come se la mia vita consistesse solo nel tempo passato al negozio o in questa libreria.

Non mi sto lamentando. Perché dovrei? Sono venuta a vivere con lei. A passare il tempo con lei. A parlarle. Alcune volte riesco addirittura a parlare con lei. Nonostante ciò, la lista dei luoghi che frequento è comunque più lunga della sua. Devo prendermi cura di lei. Assicurarmi che mangi. Sono sua... amica, dopo tutto. È quello che farebbe qualunque amico, giusto?

Le lancio un'occhiata furtiva, al margine del mio campo visivo. Non si è ancora mossa.

La sua testa è appoggiata alla balaustra, guardando sotto al primo piano. Faccio correre distrattamente uno zoccolo sul legno scuro dello stipite della finestra. Legno morto. È da tempo che questa struttura non vive più. Figurativamente e letteralmente. Guardando fuori, oltre le acque sporche del fiume, è facile capire perché. Twilight non guarda più fuori ormai. Non la posso biasimare.

Mi viene davvero da chiedermi sui pony che hanno iniziato tutto questo. Come fa uno a essere così stupido? Il nostro mondo era bello e verde, anche se allora lo davo per scontato. Credo che tutti lo dessimo per scontato. Va bene, Fluttershy no. Lei amava tutte quelle piccole creature che aveva intorno. Anche quando le cose sono iniziate a cambiare lei ha continuato a tenere aperta la sua casa per loro. A sfamarli. A curarli.

Non ricordo quanto tempo ci volle perché si rendesse conto che non poteva più curarli tutti. Che il cibo non era abbastanza. Fu un'orribile catastrofe, mentre la terra diventava sterile e gli alberi morivano. Ogni sorta di animale perse casa e sostentamento. E, ovviamente, si rivolsero tutti a lei.

Lei disse che poteva gestirlo. Disse che il resto di noi aveva problemi più importanti a cui pensare. Così andava al negozio sempre con più frequenza e continuava a comprare sempre più cibo. Ma i negozi hanno dei limiti. E siccome le terre non producevano più come una volta, iniziarono a dare priorità. Lei non si lasciò scoraggiare. Iniziò a raccogliere quanto più cibo poteva dalle zone incolte. Dall'Everfree.

Aveva sempre avuto paura di quel posto. Mi sembra di vedere il suo guscio senza vita da qui. In ogni caso quella soluzione non durò a lungo, naturalmente. Ma lei continuò a provarci. Ci provò così tanto ad aiutare i suoi piccoli amici. Aveva un animo così gentile...

D'altra parte, ci vuole davvero un'anima ignobile per fare una cosa come questa al nostro mondo.

Heh, 'ignobile'. Quando accadde? Forse quando iniziai a leggere altre cose oltre Daring Do. O forse quando Daring affrontò quel lezioso, superbo nobile. Rarity non aveva nessuna relazione con quello. Ricordo quando ancora Twi sorrideva ogni volta che gli facevo il verso.

Ricordo quando ancora Twi sorrideva.

Diamine, mi costa un sacco abbozzare un sorriso questi giorni, e dovrei essere la burlona immatura. Deve essere il tempo. Non ci sono molte nuvole oggi però. Ciò che passa per nuvole in un cielo pieno di fumo. È comunque evidente che il sole sta tramontando proprio in questo momento. Tramontando da solo.

Non sono mai riuscita a capirlo, non importa quante volte Twilight me lo ha spiegato tra singhiozzi pieni di dolore e respiri strozzati. Un corpo senza anima, che si muove attraverso il cielo perché non c'è nient'altro che possa fare. Mi chiedo quanto durerà in questo stato... un guscio di se stesso senza niente a dargli forza da dentro. Le giornate sono più fredde ora -anche se siamo d'estate- ed è una cattiva idea rimanere fuori troppo a lungo.

Però questo non ha mai fermato AJ. Ha continuato semplicemente a scrollare quegli alberi, giorno dopo giorno. Anche quando hanno dovuto togliere la 'S' da 'Acres'. Quella puledra non si è mai fermata. Non ha mai lasciato che niente la indebolisse, si teneva tutto dentro e rimaneva forte per il resto di noi. Anche dopo che...

Hmm. Questo non è il genere di pensieri su cui voglio finire ora. Anche le mie ali la devono pensare nello stesso modo, da quando hanno iniziato a sciuparsi. Guardo un paio di piume staccarsi e cadere lentamente a terra.

Dicono che le piume dei pegasi sono piene di magia. O meglio, lo erano. Erano quello che ci permetteva di volare. Per scivolare e salire e schizzare attraverso le nuvole. Proprio come gli unicorni hanno la maggior parte della loro magia nei loro corni o il modo in cui i pony riescono a far crescere le piante grazie alla loro connessione con la terra, semplicemente toccando il suolo con gli zoccoli.

Oggigiorno sono fortunata se riesco a sorvolare lentamente i tetti di Ponyville. Twilight ha difficoltà a far levitare più di un oggetto alla volta. Ad un certo punto qualcosa ha iniziato a sparire da questo mondo. Si potrebbe chiamare 'magia'. Twilight lo spiegò meglio, ma non riesco davvero a ricordare che parola avesse usato...

Da quando i pegasi hanno avuto le piume piene di magia ad aiutarci a volare, non sono mai arrivati a toccar terra in una caduta. Continuano a fluttuare un poco più in alto di qualunque superficie ci sia sotto, senza terminare mai del tutto la caduta. Non ci avevo mai fatto caso, perché richiedeva star ferma e guardare. Quello non era esattamente il mio stile. Quando le mie piume erano a metà strada dal terreno, io ero già a metà strada da qualunque luogo fossi diretta.

Il pavimento della mia camera da letto è pieno di piume azzurre ora, dove continuano a giacere. 'Final show' davvero.

Il sole ha finito di tramontare. È come un campanello da queste parti, e basicamente significa che è ora di preparare la cena. So cosa prepareremo stasera. Niente di complesso, così non ci porterà via più di dieci -forse quindici- minuti. Dopo mangeremo in silenzio. Doccia. A letto. La solita routine.

La routine di Twilight è l'unica cosa che la fa andare avanti, credo. È l'unica ragione per cui si muove durante il giorno. Per questo sono sicura che non sarei in grado di spezzarla sin da quando ebbe inizio.

Forse dovrei semplicemente farla finita. Dire quello che devo dire. Andarmene se non funziona. Non che io abbia mai rinunciato, ma sono sicura che Twi non mi vorrebbe vedere ancora a lungo qui intorno. E non vorrebbe, anche se sono sempre stata qui intorno. Non posso continuare in questo stallo, e il ticchettio dell'orologio è molto vicino a portare una delle due alla follia.

Quello stupido orologio. Non riesco a credere che sia sopravvissuto così a lungo. Ogni momento scomodo, ogni cattiva notizia, ogni giorno tragico, ogni silenzio che si prolungava troppo... era sempre li. E l'ho sempre odiato.

Giusto. Il discorso. Da dove inizio? Non voglio sembrare troppo affrettata, ma non ho neanche molto tempo. Forse un riferimento a giorni felici? No, troppo deprimente. Forse andare dritti al punto e dirglielo? Potrebbe ignorarmi... a volte lo fa, quando sente qualcosa che non vuole affrontare. Diamine, anche io lo faccio a volte.

Oh, avanti! Non era così difficile... molto tempo fa. Potevo parlare con le mie amiche di qualunque cosa. Avevo bisogno di una piccola spinta, naturalmente, ma ce la facevo. E questa è Twilight, l'unica con cui riesco ormai a fare conversazione. Non sempre, ma a volte lo facciamo.

Al diavolo.

"Ti mancano i vecchi tempi?" Wow, ho proprio gracchiato per un momento. È passato davvero così tanto tempo dall'ultima volta che ho parlato?

Aspetto un paio di secondi. Sono improvvisamente cosciente del fatto che sto sudando. Non so se lei è dell'umore per parlare, ma spero davvero tanto che lo sia.

Lei non si muove, lascia la testa appoggiata alla balaustra, ma riesco comunque a udire il sussurro della sua voce. "Certo che mi mancano. Ma è inutile stare a rimuginare su giorni ormai lontani." La sua voce suona così annoiata, così... priva di vita.

Il silenzio si allunga tra noi durante un lungo momento.

Ora che so che mi risponderà, devo fare il grande passo. Ce la posso fare. "Lo sai" inizio, capendo che non c'è marcia indietro ormai, "a volte mi chiedo se c'è ancora qualcosa per cui valga la pena vivere in questo mondo." È un pensiero triste. Uno dei tanti che mi gira per la testa di recente. Comunque, serve a portarmi a quello che le voglio dire.

Vedo il suo collo tendersi. Twilight gira lentamente la testa per guardare verso di me con occhi senza vita. Va bene, forse non senza vita. Credo di vederci pietà. Me la sta dando da tempo. Una volta ero orgogliosa del mio corpo. Era vibrante, atletico, sano e tutte quelle cose che consideravo importanti. Ora? Non ne rimane molto.

Tento di non vacillare. Tento di mantenere il mio sguardo su di lei, ma è terribile doverla vedere in queste condizioni. Spero che la mia faccia mantenga ancora qualche traccia di indifferenza, perché ora sono terrorizzata. Riesco a sentila scrutare ogni minimo dettaglio del mio aspetto. Ogni graffio e cicatrice. Il modo in cui sono appoggiata, di schiena contro lo stipite della finestra, senza fronteggiarla direttamente. Il fatto che sto trattenendo il respiro da quando ho smesso di parlare.

È troppo. Sposto in avanti lo sguardo e colgo il bagliore di una tiara abbandonata su uno scaffale. Cattivi ricordi, non esattamente quello di cui ho bisogno adesso. La gemma ingrigita non significa più nulla. Solo un ricordo di quello che era davvero. Non riesco neppure a ricordare dove ho lasciato la mia collana.

Prima di riperdermi di nuovo nella depressione, sento il suo sguardo staccarsi. Si gira, prima di tornare a fissare il nulla davanti a se. "Non c'è"

So che ci sta pensando. Al giorno d'oggi non rimane più molto da fare a parte pensare, e credo che sia sempre stato il passatempo preferito di Twilight, insieme alla lettura. Sfortunatamente, pensare è diventata una pratica auto-distruttiva. Devo respingere continuamente i cattivi pensieri, e non riesco nemmeno a immaginare quanto possa essere duro per lei. È vincolata ad essi probabilmente. Se c'è una cosa di cui sono grata, è che non ha ancora abbandonato. Per ora.

Okey allora. Continuiamo. "Lo so. È la parte peggiore" -lo è davvero- "ma continuo a pormi la stessa domanda, continuamente, sperando che un giorno la risposta possa cambiare."

Ecco, l'ho detto... credo. Va bene, non esattamente, ma l'inizio è li. Per favore prendila. Sii la mia nuova risposta.

Niente. Nessuna reazione.

Troppo sottile, immagino. Twilight non è mai stata Rarity, quindi questo potrebbe non essere il modo migliore per arrivarci. Gli ultimi raggi di luce sono sul punto di scomparire oltre l'orizzonte. Rimangono solo un paio di minuto, quindi questa sarà la mia ultima opportunità. Non so se riuscirò a ritrovare il coraggio per farlo domani o un altro giorno. È semplice.

"Mettiamola così, Twilight." Sto sussurrando. Non è mia intenzione, ma le parole si propagano in questo luogo. "Sei l'unico pony di cui mi importa ancora. L'unico che voglio ancora vedere felice, solo per il gusto di farlo. Ma tu sei così..." Vacillo un momento, cercando la parola adatta. Morta? Sconfitta? "Così seppellita nella depressione e tristezza, che potrei scomparire domani, e a te non importerebbe." Un momento, questo non è quello che-

In un istante, lei è davanti a me. Non ho visto la luce del teletrasporto, ma certi dettagli mi sfuggono al giorno d'oggi. Nei suoi occhi c'è un misto di emozioni allarmante. Rabbia e tristezza. L'ho visto così tante volte, ma mai da lei. Sarei saltata di gioia dal fatto che finalmente espressa qualcosa, ma il mio corpo è congelato dalla paura. Non per molto comunque.

Sono troppo impegnata a scrutare i suoi occhi per vedere lo zoccolo che mi colpisce su un lato della faccia. Non interrompo il contatto visivo. Sono troppo spaventata da lasciarla fuori dalla mia vista, e troppo sotto shock per fare nient'altro. Noto che una delle due emozioni sta avendo il sopravvento sull'altra, e prego le stelle che non sia la rabbia.

Sento qualcosa di caldo gocciolare giù dal mio muso. Credo che dovrei provare dolore, ma forse lo sentirò dopo. Twilight è indebolita -tutti lo siamo- ma non è malata. La sua magia può ancora fare un sacco di cose pericolose se ci si mette d'impegno. Non che lo abbia mai fatto. Non la mia -la nostra Twilight.

In questo momento, all'improvviso così come mi ha colpito, porta in avanti il mio muso con un violento strattone. Le nostre labbra praticamente si scontrano insieme, prima che io capisca che non sta tentando di rompermi i denti.

Mi sta baciando.

Mi sta baciando!

Recupero abbastanza controllo del mio corpo per iniziare a ricambiare il gesto, anche se goffamente. Riesco a sentire le sue lacrime scivolare sulle mie guance -non possono essere mie, io non piango- e i suoi singhiozzi soffocati che non centrano con la mancanza di aria.

Alla fine l'euforia finisce, il bacio si conclude e ci separiamo una dall'altra. Mi guarda con occhi supplicanti. Mi supplica di capire che non sarà mai più così fredda. Che le importerà. Ora lo so. Non ha bisogno di dirlo. E non lo dice.

Parole.

Ci dovrebbero essere parole a riempire questo silenzio vuoto, ma nessuna di noi può evocarle con l'eloquenza necessaria a non rovinare il momento. Così lascio che il momento passi. E poi ancora. E ancora. E noto che lei sta facendo lo stesso.

A un certo punto, però, decide di fare una domanda. "Sei sicura che questo è quello che vuoi?" In qualche modo, dal suo tono di voce, nel modo in cui lo dice, capisco che non mi sta chiedendo sui miei sentimenti. Non si sta chiedendo se la amo, se sono solo disperata di stare con qualcuno o se sto confondendo le mie emozioni. Ho capito, così non c'è bisogno che sia lei a spiegarlo con la sua voce. Mi sta chiedendo se voglio darci un'opportunità in un mondo del genere.

Qual è la risposta giusta? Posso dire che lei è l'unica che mi fa andare avanti. Che non voglio rimanere in disparte sperando che non succeda niente. Sperare che niente cambi, così che lei ci sia sempre. Posso dire che voglio proteggerla da questo mondo. Che voglio essere li ogni volta che lei avrà bisogno.

È quello per cui esistono i Wonderbolt.

Protettori, più che acrobati. Pony che possono essere lì, perché capaci di arrivare più veloci di chiunque altro dove c'è bisogno di aiuto. E questo è quello che voglio essere per lei. Forse non per proteggerla. Forse è solo una scusa per starle vicino.

Un momento, perché ho bisogno di giustificarmi? Non ha davvero bisogno di essere protetta, dato tutto quello che può fare da sola. I miei sentimenti non sono abbastanza? Lo sono, o almeno... dovrebbero esserlo.

Un Wonderbolt è un pony che si prende cura di altri, anche nelle peggiori situazioni.

Però, è quello che sto facendo? Sto proteggendo un cuore fragile o me ne sto approfittando? Mi sto aggrappando a una certezza, solo perché sono sicura che Twilight ha bisogno di amore quanto me?

Mi rendo conto che ho pensato per troppo a lungo, e lei sta aspettando una risposta. Ancora una volta, lunghi minuti di silenzio in mezzo alla nostra conversazione non sono insoliti. Credo che dovremo iniziare a lavorarci su, perché non è il modo per iniziare una relazione. Ma la risposta è semplice. Non dovrei dubitare di me stessa adesso, devo sembrare sicura. Devo sembrare risoluta. In effetti è vero, non ho mai avuto bisogno di pensarci.

"Si"

Mi muovo in avanti per abbracciarla, e lei mi lascia fare. Lentamente ricambia, con una sola zampa. Chiudo le mie ali intorno a lei, e lascio poggiare il suo muso sul mio collo. Questo è quello che si sente. Questo è quello che si deve sentire.

Caldo e morbido.

Dolce e sicuro.

È questo che l'amore fa sentire, ne sono sicura. È questo formicolio leggero che si diffonde per il mio corpo. Proprio la cosa che ha abbandonato questo mondo, privandoci delle nostre vite. Si, in un attimo tornerò di nuovo a fare arcobaleni, mentre Twilight riprenderà le sue ricerche. Insieme riporteremo un po' di colore a queste terre desolate. Questo è l'amore... giusto?

La mia ala destra scivola leggermente e una piuma inizia a cadere. Volteggia e scivola nell'aria, sotto gli ultimi bagliori del tramonto, scendendo con esasperante lentezza e avvicinando di più al suolo a ogni secondo.

Vicino...

Oscilla.

Sempre più vicino...

Ondeggia.

E ancora...

Distolgo gli occhi. Non ho bisogno di vederlo.

Lancio uno sguardo sopra la sua spalla agli occhiali da aviatore appesi alla balaustra. Era il mio sogno, tempo fa. In tempi più felici. 'I sogni sono fatti per essere infranti, Rainbow.' credo mi disse una volta Rarity. 'Solo così possiamo raccogliere insieme i pezzi, diventare più forti, e riprovare.'

Non ho mai avuto la possibilità di farlo. Ma ora si. Lei sarà tutto per me. Quella che voglio proteggere, anche quando non ne ha bisogno. Quella con cui condividere tutto, anche se lei si trattiene. Quella che amo con tutto il mio cuore, anche se non saprò mai se lei prova so stesso. Quella che mi fa continuare a voler vivere, a dispetto di tutto il resto.

E io...

Io sarò la sua Wonderbolt.

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Canale di WovenWord: www.fimfiction.net/user/WovenWord
Storia in versione originale: www.fimfiction.net/story/54062/wonderbolt

Edited by Lyra Heartstrings - 12/1/2013, 15:20
 
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sonic the werehog
CAT_IMG Posted on 12/1/2013, 00:26     +1   -1




in una sola parola: stupenda. la traduzione sembra essere stata fatta da uno scrittore è venuto fuori un lavoro eccellente, quasi mi esce una lacrima, è troppo triste! ma è tutto qui o continua?
 
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Twilight Sparkle
CAT_IMG Posted on 12/1/2013, 21:54     +1   -1




Fantastica storia! E la traduzione.. impeccabile. Bel lavoro!
Quoto sonic, sembra davvero stata fatta da uno scrittore
 
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Lyra Heartstrings
CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 14:11     +1   -1




Grazie mille per l'opinione, e sono contentissimo che vi sia piaciuta; cmq non la storia non continua, è un racconto fash, ma se qualcuno vuole scrivere il seguito deve solo avvisare l'autore ed è libero di farloXD
 
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CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 14:31     +1   -1

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Il tuo incubo peggiore è troppo mainstream?

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Partendo dal presupposto che non amo il Fan-shipping.
La traduzione è molto ben fatta complimenti e la storia se vista con gli occhi di un imparziale osservatore risulta triste ma comunque dolce.
Ti lascia in bocca un retrogusto dolceamaro che è difficile da togliere. Molto ben fatta comunque, ottimo lavoro di traduzione complimenti ^^
 
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Lyra Heartstrings
CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 14:46     +1   -1




My Little Dashie è mooolto più tristeXD comunque è strano, perchè di solito neanche a me piace molto il fan shipping, eppure quando ho l'ho letta sono rimasto incantato dalla bravura dell'autore di descrivere i vagheggiamenti di Rainbow, le descrizioni semplici e forti attraverso i suoi occhi, e il suo stato psicologico; e così ho deciso che meritava di essere scelta per il mio esperimentoXD
 
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CAT_IMG Posted on 14/1/2013, 14:49     +1   -1

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CITAZIONE (Lyra Heartstrings @ 14/1/2013, 14:46) 
My Little Dashie è mooolto più tristeXD comunque è strano, perchè di solito neanche a me piace molto il fan shipping, eppure quando ho l'ho letta sono rimasto incantato dalla bravura dell'autore di descrivere i vagheggiamenti di Rainbow, le descrizioni semplici e forti attraverso i suoi occhi, e il suo stato psicologico; e così ho deciso che meritava di essere scelta per il mio esperimentoXD

Oh, se vogliamo parlare di tristezza MLD non ha il MINIMO rivale xD
Concordo con la tua visione dei fatti, avevo già letto questa fanfic tempo addietro e mi era piaciuto molto lo stile di scrittura, uno stile che sei riuscito a mantenere benissimo. I miei complimenti più vivissimi :smile:
 
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CAT_IMG Posted on 7/1/2015, 02:26     +1   -1

Don Kazim

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Ciao, anche se in ritardo, vi volevo avvertire che abbiamo pubblicato questa storia nulla nostra pagina FB: www.facebook.com/wtb.it/posts/385788264928750 :)

Meglio tardi che mai, no? :D
 
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7 replies since 11/1/2013, 23:56   295 views
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