Missione 0: Basso profilo

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DerpyCobra
CAT_IMG Posted on 26/2/2013, 21:11     +1   -1




James

Lo sguardo della guardia imperiale si posò sulla figura atletica della spia che era in procinto di spogliarsi. Mentre l'altro si denudava si chiese mentalmente quanto egli potesse sapere sulla Nouvelle Frontière. L'ultima volta che aveva individuato quel nome era scritto a caratteri cubitali neri su una testata di un giornale, non più di qualche anno fa. Sapeva di cosa erano capaci e il solo pensiero di ritrovarsi in una stessa situazione passata gli strinse lo stomaco.

Luke: "Oh per cortesia, non guardatemi mentre mi cambio! Sono molto pudico e gli sguardi indiscreti mi fanno vergognare!"

Senza accorgersene era rimasto a fissare l'uomo. Aver passato parte della sua vita in mare gli aveva tolto certi sensi del pudore che in alcuni casi era opportuno ricordare.

“Per la Dea! Nascondetevi ragazze che qui abbiamo un playboy! Peccato che la signorina Eveline abbia occhi solo per un altro tipo di canna.”

James trovò riparo nell'insolito comportamento di Eveline, cercando di distogliere l'attenzione da quella situazione imbarazzante verso le amorose attenzioni che la ragazza rivolgeva alla propria arma. Silverwing abbassò ed alzò il bipode posto sulla canna della mitragliatrice, provando a contemplarla sotto un'altra luce. L'M60 era piuttosto antiquata per gli standard moderni, ma la sua affidabilità e la potenza delle proprie munizioni erano attributi che le consentivano di rimanere ancora in gara contro le nuove arrivate. Era come una bella donna che nonostante la sua età sapeva farsi piacere dagli uomini. Conosceva il caratteristico verso che ognuna di esse pronunciava, imparando a riconoscerlo quasi come un ornitologo conosceva i versi degli uccelli. Ma ciò che lo attirava di più di quelle scatole metalliche era la loro potenza distruttiva. Quella si che lo faceva impazzire. Si ricordava ancora di quando gli fecero provare il primo fucile gauss portatile. Il primo modello era un bestione di venti chili che sembrava uscito da un film di fantascienza, il prototipo doveva essere montato su un tripode speciale se non si voleva essere sbalzati all’indietro dal rinculo; aveva un colpo e doveva essere ricaricato manualmente ad ogni sparo. Quando premette il grilletto sentì l’intera struttura dell’arma, e parte del suo corpo, tremare come se fossero stati l’epicentro di un terremoto. Il proiettile sfrecciò invisibile davanti al suo volto, penetrando le corazze di due repliche di carri pesanti e conficcandosi nel terreno a qualche metro di distanza. Lì il suo amore per l’arma era iniziato ma era anche finito. Diversamente invece erano i sentimenti per le navi su cui aveva prestato servizio. Una parte di sé non le aveva mai lasciate.
Un distinto suono di legno che si spezzava lo strappò ai suoi ricordi, riportandolo nel presente. Con la coda dell’occhio vide Heyl lanciare una sferetta verso la foresta. Si grattò una guancia, squadrando il tizio.

*Prima si comporta come uno stronzo. Poi si finge cordiale per poi ritornare sui suoi passi.*

Eveline avrebbe approfittato dalla prima occasione per potersi sbarazzare dello straniero, e probabilmente anche Luke la pensava allo stesso modo. Nonostante non piacesse nemmeno a lui doveva stare attento a non lasciare cadere i suoi compagni nella tentazione.

Sazu: “S...S...Sazu... Mi chiamo Sazu.”

James si girò incuriosito verso la fonte di provenienza della debole voce, rimanendo sbalordito dell’avvenimento nonostante fosse a conoscenza delle abilità oratorie della specie. La puledra gialla aveva spezzato il silenzio, iniziando a spiegare come fosse giunta fin qui. Il suo volto assunse un’espressione arcigna quando ascoltò le parole di Sazu riguardo i suoi inseguitori, dubitando della reputazione che una persona potesse avere se aveva deciso di sguinzagliare cani e guardie dietro la poveretta come se fosse stata un’evasa da un carcere. Decise di non porre domande e di continuare ad ascoltare il suo racconto, osservandone al contempo i movimenti. C’era qualcosa in lei che lo turbava, un qualcosa di innaturale. Era come se chi si fosse preso cura della puledra l’avesse istruita in modo da risultare un perfetto animale da esposizione.

*Animale… E’ strano...*

L’elmo si richiuse sul proprio volto nel momento in cui sentì qualcosa toccargli le gambe. Guardò in basso incontrando le perle viola della piccoletta e perdendosi per qualche secondo nel suo sguardo. Ogni volta che incontrava quel dolce musino era come se lo iniettassero con una dose massiccia di camomilla. Riaprì l’elmo, mostrando il volto sorridente celato dietro quell’anonima maschera luccicante e bloccando i propri occhi marroni su quelli di lei. Resistette alla tentazione di farle due complimenti, optando per trattarla come una persona più che come un gatto.

“Sazu, ammiro la tua tenacia e la tua determinazione che hai dimostrato nel sopravvivere in un ambiente sconosciuto. Ma dove stiamo andando sarà ancora peggio. E’ un posto strano dove sono accadute cose molto brutte. Stai con Eveline, non staccarti mai da lei. Ti prometto che finché starò in piedi niente vi toccherà, nemmeno quella cosa gialla e rossa che ti aveva spaventato.”

Alzò il pollice verso di lei mentre il casco nascose di nuovo il suo volto. La mano si spostò sulla leva di caricamento della mitragliatrice che afferrò la maniglia tirandola verso il corpo. La bocca dell'arma ingoiò il primo proiettile, portandolo verso il proprio stomaco quando la leva fu spinta in avanti.

“Eve, ti lascio Sazu. Heyl segui Luke. Al lavoro gente!”

La voce era chiara e senza alcun disturbo, come se non indossasse alcun apparato tecnologico che lo ricopriva dalla testa ai piedi. Nonostante il gruppo, a parte Sazu, fosse in grado di difendersi da solo, come guardia imperiale era suo dovere rimanere in testa ad esso ed affrontare per primo i pericoli che si potevano insidiare in questo territorio sconosciuto. L'incolumità della piccola puledra sarebbe stata a rischio se gli fosse rimasta vicina. Lo stesso, anche se con un sentimento diverso, valeva per Heyl; Luke inoltre lo avrebbe tenuto sotto controllo. Aveva notato come Eve reagì alla presenza del pony e come quest'ultima non avesse esitato a ricambiare le attenzioni ricevute.
Salì le scale di pietra fino a trovarsi di fronte al grande portone. Stranamente il legno sembrava in buone condizioni e il rame che adornava i contorni della porta era coperto solo da una leggera patina di sporco. Spinse le doppie ante che formavano l’intera entrata aiutandosi con il peso del proprio corpo. Nonostante fossero passati anni, in cui aveva riposato nello stesso stato, la grande porta si aprì facilmente con un solo flebile lamento. Le due parti continuarono la loro corsa finché l’attrito prodotto dalle vecchie giunture ne bloccò una a metà del suo arco mentre l’altra continuò finendo il suo giro.
I suoi occhi, o meglio le microcamere che inviavano l’ambiente come segnale video al suo visore, si allinearono al mirino metallico dell’arma mentre essa veniva sollevata all’altezza del volto e con un deciso movimento dell’indice veniva disinserita la sicura. Con un movimento circolare controllò l’interno della stanza ancora prima di entrarvi, solo il punto dietro alla porta bloccata rimase un’incognita. Passò rasentando i lati dello stretto passaggio offerto dal portone, poi con uno scatto puntò l’M60 verso l’unico spazio ancora non esplorato. Come si aspettava non vi era anima viva.
La stanza era circolare, spoglia di ogni oggetto se non delle colonne che una volta reggevano la parte superiore del castello, ora mancante. Il marmo bianco aveva assunto una tonalità grigia, monotonia rotta dal fogliame verde che avvinghiava le costruzioni come un serpente sulla propria preda. A nord dell’entrata nasceva un basso arco che continuava in un corridoio. Alla sua immediata sinistra vi era un’altra porta, ma a differenza di quella nell’entrata era marcita completamente. Sarebbe bastato un calcio per sfondarla.

***


Guardò l’umano entrare nel proprio regno, nascosto dalla sicurezza dell’ombra. Erano ritornati dal vecchio passaggio. Avrebbero portato di nuovo le voci. Loro si erano sbarazzati delle voci, con il tempo e tanta sofferenza. Avevano imparato a creare le proprie voci. Con la loro regina era riusciti a costruirsi una tana dove vivere nascosti e rifugiarsi in caso di pericolo. Era difficile cacciare senza togliere la vita, ma alla fine tutti avevano imparato. Gli umani erano ritornati ma questa volta loro erano pronti. Lanciò un’ultima occhiata piena di rancore e rabbia verso l’uomo dall’armatura dorata, poi scomparì nel proprio tunnel.
 
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CAT_IMG Posted on 3/3/2013, 08:38     +1   -1

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CITAZIONE
"Oh per cortesia, non guardatemi mentre mi cambio! Sono molto pudico e gli sguardi indiscreti mi fanno vergognare!"

Eveline alzò un sopracciglio, visibilmente divertita.

''Heh, e così il nostro assassino è anche timido. Tranquillo, non consumerò il mio occhio sul tuo statuario corpo, se può farti piacere saperlo''

Un sorriso sarcastico aveva solcato le sue labbra e negli istanti a venire riuscì addirittura ad allargarsi. La risposta della puledra all'offerta del cavaliere aveva rischiato di farla scoppiare a ridere, fortunatamente per la sua reputazione era riuscita a trattenersi, almeno in quel momento era riuscita a scoprire il suo nome.

*Sazu, strano nome*

Pensò, mentre il pony sfiorava il suo ginocchio, la sensazione fredda lanciò un brivido lungo la sua gamba che le arrivò fino alla base del cranio, le sue dendriti artificiali registrarono la sensazione e la archiviarono in un batter di ciglia. Quello era ciò che chiamavano contatto ''umano'', una cosa che il suo cervello non aveva ancora registrato. Si voltò seguendo il cammino della puledra, ripetè quel gesto anche con Luke, e trottò intorno a James, probabilmente piuttosto stranita dalla indiscreta protezione del soldato.

*Indiscreta si, ma con tutto quella blindatura addosso scommetto che non riuscirei a ferirlo se sparassi al suo corpo, il casco però sembra una parte piuttosto fragile, le parti mobili sono sempre debolezze strutturali... Dovrò evitare che eventuali contatti ostili gli si avvicinino troppo, odierei avere a che fare con un soldato senza testa*

CITAZIONE
"Ehi, Eve. Ora che abbiamo finalmente la nostra roba puoi medicarti la mano togliendoti quel cencio della mia giacca. Immagino che abbiano fornito pure a te il minimo indispensabile, ma in caso di bisogno posso darti qualcosa di quello che ho ricevuto io."

La soldatessa alzò gli occhi al cielo come per maledire qualcosa, ma decise per una volta di dare una piccola soddisfazione al suo compagno di sventura, si svolse lo stretto bendaggio lasciandolo scivolare a terra e raggiunse con la mano offesa la tasca del giubbotto dove teneva le provviste mediche, giusto lo stretto necessario per le piccole ferite. Si disinfettò il taglio che nel frattempo aveva già iniziato a coprirsi di una lieve crosta (Merito del metabolismo accelerato) e avvolse il tutto in pochi giri di garza sterile. Mise il resto del Kit medico a posto ed estrasse un guanto dalla tasca frontale della giacchetta. Se ne era quasi dimenticata. Infilò l'indumento sulla mano destra, era un classico guanto in pelle al quale mancavano però parte dell'indice ed il pollice, non era nulla di che, niente di estremamente tecnologico o altro. Solo un guanto fortunato, alzò lo sguardo verso Luke.

''Suppongo di doverti ringraziare per quello''

Quella era la cosa più vicino ad un ringraziamento a cui un suo interlocutore poteva ambire. Volse lo sguardo verso Heyl, che aveva appena dato una dimostrazione dei suoi poteri frantumando la sua lancia a scagliandola in mezzo alla vegetazione, la sua mano corse all'MP5, avrebbe voluto far vedere che anche con un arma tendenzialmente imprecisa poteva colpire quel bersaglio come e quando voleva, ma si arrestò. La puledra probabilmente non era abituata al rumore delle armi, avrebbe potuto spaventarla con quel gesto irruento. Sospirò infine girando le spalle all'umano e avvicinandosi a Sazu. Si inginocchiò di fronte a lei allineando i loro sguardi, il suo sguardo ora era molto più lucido di prima, quelle pillole erano veramente una manna mandata dal cielo, ora il suo cervello era libero da ogni interferenza.

''Sazu, stammi attaccata... Non voglio vederti a più di tre metri da me, se per caso ingaggiassimo uno scontro a fuoco stai al mio fianco e non staccarti per alcun motivo e... E se sparo con questo'' -Le disse indicando il fucile sulla schiena- ''Tappati le orecchie''

Terminò la frase dando una amichevole pacca sulla fronte dell'equina, sapeva che avrebbe capito. Leggeva in quei pozzi magenta un intelligenza fuori dal comune. Le rivolse un fugace sorriso e si alzò, sganciando la sua arma secondaria dalla giubba e togliendone la sicura si avviò in coda al gruppo, i sensi totalmente allerta per percepire una qualsiasi minaccia che poteva essere sfuggita all'avanguardia. Quando James spalancò il portone il suo occhio sano scandagliò l'intero posto, nulla... Non c'era nulla. Eppure... Era molto strano, l'entrata al centro doveva essere li da qualche parte... Alzò lievemente la voce.

"James, dimmi che ti hanno fornito una planimetria del luogo in quel blocco di latta dorata, odio giocare alla piccola esploratrice"

Disse accennando un lieve sorriso, ma sempre tenendo i suoi cinque sensi allerta.
 
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-Chaos-
CAT_IMG Posted on 6/3/2013, 20:16     +1   -1




Luke

Eveline si strappò dalla bocca una parvenza di ringraziamento per l'attenzione dell'assassino rivolta alla sua mano. Luke scorse di sfuggita la mano già parzialmente cicatrizzata, sorprendendosi della capacità di rigenerazione della ragazza.

"A quanto pare questo è tutto quello che otterrò da te. Tranquilla, non te lo farò pesare. Non sono tipo da rivangare i favori fatti. Hehe... A giudicare dalle condizioni della mano, però, si direbbe che la fasciatura sia solo una formalità. Buon per te."

Pensò che forse ella potesse essere uno di quei soldati modificati di cui si sentiva parlare spesso nei rapporti dei servizi segreti. Si diceva che avessero scelto pochissimi elementi dell'esercito regolare su cui testare le modifiche, in modo che si avesse un feedback per eventuali test sulle spie come Luke. Chissà, forse un giorno, anche lui stesso sarebbe stato come loro, ma la mente dell'assassino pensò che forse il comportamento instabile e il flacone visto poco prima potessero essere legati all'uso di questi impianti. Non era sicuro al 100% che Eve fosse un soldato modificato, ma per il momento Luke lasciò perdere l'argomento, anche perchè la piccola ospite equina aveva finalmente deciso di parlare.

Sazu:"S...S...Sazu... Mi chiamo Sazu"

Le parole pronunciate dalla creaturina gialla lasciarono Luke spaesato per qualche istante di troppo. Certo, aveva già sentito da Eve e Heyl che quella terra era abitata da equini parlanti, ma effettivamente trovarsene uno di fronte e discuterci, beh, quella era un'altra cosa. La meraviglia di fronte a tale scoperta lo fece quasi distrarre dal resto della spiegazione di Sazu. Sazu... Strano nome, ma molto carino. Concentrandosi nuovamente su di lei, Luke capì che ella non era autoctona della foresta. Si era persa. Peccato, sarebbe stato utile scoprire qualcosa di più su quell'intrico maledetto di rami. Poi la piccola, rivolgendosi a Heyl, espresse il suo parere per l'offerta di quest'ultimo.

Sazu:"No grazie. Patisco il freddo piuttosto che dover passare giorni a grattarmi le pulci di quel coso!"

Luke trattenne a stento una risata che avrebbe di sicuro risuonato per centinaia di metri. La piccoletta, pur dando l'impressione di essere persa ed impaurita, sembrava avere la sua buona dose di carattere. Luke non perse l'occasione per mettere in pratica il suo hobby: stuzzicare le persone.

"Pffff... A quanto pare hai fegato da vendere, piccola. Il tuo responso mi ricorda alla lontana quello di una soldatessa di nostra conoscenza. A quanto pare lasciarti in sua compagnia è stata la scelta giusta. Forse un pochino vi somigliate. Hahaha!"

Neanche il tempo di terminare la frase e già Sazu stava trotterellando fra le gambe di Eve e James, toccandoli leggermente col muso all'altezza delle ginocchia come per salutarli dopo essersi presentata. Fece lo stesso anche con Luke, che si trattenne dal darle una carezza dietro le orecchie per la tenerezza che gli aveva suscitato in quel momento. Non era il caso... Era una creatura senziente, non un animale da compagnia. Nello stesso momento Heyl, evidentemente contrariato dalla risposta della piccola alla sua "gentilezza", diede dimostrazione di quelli che erano i suoi fantomatici poteri. Luke rimase in silenzio ad osservare perplesso quel curioso siparietto, non certo di cosa pensare al riguardo.

Era però tempo di andare e James spronò il gruppo, invitando Sazu a stare con Eve e Heyl a stare con l'assassino. Luke si trovò d'accordo con la proposta, facendo cenno con il capo alla guardia che era pronto a partire. Eve infatti si portò vicino alla piccola, dandole qualche indicazione su come starle vicino. La spia fece un respiro profondo, ritornando al suo fare serio tipico delle missioni. Si sentì però spinto a dire qualche ultima frase prima di avventurarsi nel decrepito edificio.

"Sazu, ora come ora quella bestia che ti inseguiva non c'è più, ma noi tre abbiamo qualcosa da fare nell'edificio in cui stiamo per entrare. Se avrai pazienza, sono sicuro che troveremo un modo per aiutarti quando avremo finito. Per il momento, segui i consigli di Eve. Farà il possibile per tenerti al sicuro se mai ce ne dovesse essere bisogno. Ti affido Eve, Sazu.
Per quanto riguarda te, Heyl, stammi vicino. Non siamo ancora del tutto convinti delle tue intenzioni, dato che ti comporti un po' come una banderuola. Immagino che questa missione sarà l'occasione in cui forse capiremo qualcosa di più su di te. Fai attenzione. Noi tre potremmo essere l'ultimo dei tuoi problemi in un luogo del genere. Andiamo."


Dopo essere finalmente entrati dalla porta principale, lo spettacolo che il gruppo si trovò davanti fu quello di una grande, fatiscente ed oscura stanza senza alcuna visibile traccia per l'accesso al fantomatico laboratorio. Nel silenzio generale, Luke sentì i sensori ottici di James muoversi all'interno della maschera. Quel suono venne interrotto da Eve, che chiese seccata alla guardia qualora egli fosse in possesso di una qualche planimetria del luogo. Luke si fece avanti con l'intenzione di cominciare ad esplorare con minuzia ogni anfratto oscuro della stanza in cerca di qualche indizio.

"Beh, intanto che James controlla per la planimetria, mi pare giusto dare un'occhiata in giro come si faceva una volta. Chissà che non troviamo qualcos'altro di interessante."

Così dicendo, l'assassino cominciò a frugare in un angolo. Con un po' di fortuna e di pazienza, avrebbero trovato quell'entrata. Il luogo era però troppo lugubre per condurre una ricerca senza essere costantemente all'erta. L'istinto di Luke gli diceva che c'era qualcosa di sbagliato in quel luogo.
 
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CAT_IMG Posted on 11/3/2013, 17:04     +1   -1
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Sono un biscotto ricoperto di stelle.

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Sazu Colorise

Pareva che tutti avessero accolto con una celata ironia il suo rifiuto del tizio in mantello ma, al contrario, avessero accettato di buon grado l'introduzione effettiva della piccola nel gruppo. Per una qualche malsana ragione si sentiva attirata dalla ragazza che cercava in ogni modo di prendersi cura di lei... affermando queste intenzioni con toni più o meno bruschi.
Il soldato in latta facilitò la questione, ordinando al piccolo pony di stare accando alla soldatessa, che rimarcò l'ordine vietando a Sazu di staccarsi per più di 3 metri... cosa che la piccola non aveva la minima intenzione di fare.

Non appena il gruppo ebbe finito di sistemarsi si diserrero verso una scalinata di pietra fredda visibilmente in disuso. I gradini erano tuttvia consumati, segno che una volta qualcuno li doveva aver usati spesso, ma ormai il muschio li possedeva quasi interamente.
Ancora stanca un po' stanca Sazu salì con fatica la scalinata, pur cercando di non lamentarsi per non rallentare il gruppo e far preoccupare la ragazza.

*Che luogo lugubre. Perchè dobbiamo andare di qui!? Non era forse più saggio cercare un modo per uscire da questa dannatissima foresta?*

Senza fatiche l'uomo in latta aprì un portone, ed entrò in un salone nero come la pece. La sensazione tipica dei luoghi disabitati le provocò un brivido lungo la schiena e si avvicinò ancor di più alla soldatessa.
Senza troppi complimenti o giri di parole ruppe acidamente il silenzio
CITAZIONE
"James, dimmi che ti hanno fornito una planimetria del luogo in quel blocco di latta dorata, odio giocare alla piccola esploratrice"

Sinceramente, nemmeno a lei andava di dover girare a caso per quelle stanze umide, piene di ragnatele e chissà cos'altro... Il pensiero del leone di prima la spinse a stingersi contro le gambe della ragazza.
Come suo opposto, il tizio in nero optò per andare alla scoperta del luogo... evidentemente gli piaceva andare alla ricerca di gruni grigi di polvere. Che gente strana.

"Mi sono già vonciata abbastanza per oggi. Se anche non finisco a rotolarmi in quel lerciume ne sarei ben contenta." borbottò a mezza voce.
D'improvviso ci fu uno spiffero che fece muovere dei cenci di tenda sul lato sinistro della sala e voltandosi di scattò giurò di aver visto qualcosa muoversi.

*Aria. Della dannatissima aria. Ora pure le allucinazioni Sazu? Sei proprio messa male!* rimuginò cercando di dimenticare quel brutto pensiero, e distraendosi domandando:

"Ma... esattamente... perchè siete venuti... qui?" disse ruotando il muso come per indicare tutto l'ambiente circostante "Cioè... che state cercando?" ormai la curiosità la rodeva più della paura.

Chiedo scusa per il ritardo >.< Ho dovuto sistemarmi per la certificazione di inglese >.<
Ah. Sono in gita fino al 16 °-° L'ho già detto a Cosmos, ma credo fosse giusto farvelo sapere >.<
<3
 
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jollyroger96
CAT_IMG Posted on 12/3/2013, 15:46     +1   -1




Mi avviai dietro Sazu ed Eveline alla fine dei discorsi rinquoranti che tutta la squadra aveva offerto al piccolo animaletto domestico, o almeno così lo consideravano.
Quante dannate volte devi ripetere ad un essere senziente di star vicino ad un altro ? Lei non è come voi idioti lobotomizzati, ha anche capacità di ragionamento deduttivo, pensai salendo la scalinata e arrivando nella semi oscurità della stanza dove la squadra si era fermata.

Luke era partito a rovistare negli angoli mentre mentre il forno a micronde mobile scannerzziava l'area con i suoi gadget elettronici e Eveline cominciava ad adirarsi per i pochi dettagli forniti.
Questa situazione dice tutto, pensai, e sarei io la banderuola ? Ancora ardevo di rabbia per il giudizio che un semplice soldatino si era permesso di darmi, lui di sicuro non avrebbe avuto vita facile con me e con le forze ostili dell'area, Eveline si poteva permettere un comportamento da piscopatica visto il suo talento ma Luke per ora era stato buono solo a coordinare e ammaestrare i suoi compagni come scimmiette, quelli come lui rimanevano sull'incrociatore a far morire Jedi e Cloni a milioni per un misero asteroide.

Mi misi al centro della stanza e chiusi gli occhi in uno stato di meditazione, incrociai le gambe rimanendo sospeso dal terreno grazie alla spinta della forza, piano piano il mio capo di percezione cominciò ad espandersi e presto sarei riuscito ad avere in testa la piena pianta del piano. Davanti a noi, dietro un muro, corridoio 50 metri circa, curva, scalinate, occhi !
Aprii gli occhi rimettendomi in posizione ed estraendo la spada, ma senza accenderla, mi avvicinai alla spia e attirai la sua attenzione colpendola piano sulla spalla

C'è una strada nascosta dietro il muro, non sono riuscito a vedere fin dove conduce ma ho scoperto altro

feci una breve pausa guardandomi intorno e, percependo un lieve pericolo, continuai

Non siamo soli quà dentro.

Mi avvicinai ad Eveline ancora in attesa di una risposta con Sazu che era incollata alle sue gambe
CITAZIONE
"Ma... esattamente... perchè siete venuti... qui?" "Cioè... che state cercando?"

sentii dire dalla piccola pony mentre indicava col muso l'ambiente circostante. Riuscii a trattenere a stento una risata e poi risposi

Sono soldati piccola Sazu, non sanno cosa cercano, lo cercano e basta

le strizzai l'occhio e tornai serio in attesa della prossima mossa del "trio dei burattini" e dei miei nuovi e sconosciuti nemici.
 
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DerpyCobra
CAT_IMG Posted on 16/3/2013, 21:53     +1   -1




James

James portò sul visore la mappa. L’impianto era diviso in livelli circolari, assumendo la forma di un lungo cilindro incastrato nel terreno. Alcuni erano connessi a degli anelli esterni ma la planimetria non indicava la funzione di essi. Infine vi era un tunnel verticale che nasceva dal primo piano e sbucava in una piccola camera quadrata, quella doveva essere l’entrata.

“Si, ma non risolve molto. Questo posto sembra un tubo fognario.”

Il problema sarebbe stato trovarla. Assieme agli altri iniziò a cercare in giro per le rovine, l’M60 era a riposo sulla mano sinistra.

Heyl: “C'è una strada nascosta dietro il muro, non sono riuscito a vedere fin dove conduce ma ho scoperto altro. Non siamo soli quà dentro.”

James fermò la ricerca, squadrando da dietro l’elmetto quello strano tipo. Come poteva aver trovato una strada nascosta senza nemmeno aver iniziato a rovistare tra le macerie e, per giunta, aver localizzato una minaccia? Poteva benissimo trattarsi di un animale. Decise di tenere per sé le domande.

“Vai a vedere allora. Io prendo questa parte.”

James camminò verso la porta rovinata dal passare degli anni. Una volta doveva essere stata dipinta con un bel rosa chiaro, perché trovò delle piccole tracce di quel colore sulla porta.

Sazu: "Cioè... che state cercando?"

Osservò la maniglia, cercando ciò che non sarebbe dovuto esserci.

“Siamo in una semplice missione di ricognizione. In pratica ci assicuriamo che tutto sia a posto per non disturbare i tuoi simili, Sazu. A proposito, ci sai dire qualcosa di più su di loro?”

Cercò di cambiare argomento, non voleva correre il rischio di lasciarsi sfuggire qualcosa che poteva essere utilizzato per danneggiare l'Impero. Ritornò alla sua ispezione: non trovando nulla fuori posto afferrò il vecchio metallo e fece scattare la serratura. La maniglia si ruppe, andando in mille pezzi, la porta cigolò, poi ci furono due colpi. I sostegni avevano ceduto ed essa cadde a terra come un peso morto. Il tempo che ci volle per toccare il pavimento e James aveva già impugnato la mitragliatrice, puntando la canna nell’oscurità della stanza.
Era completamente buio e dovette accendere la torcia sull’elmetto per potere vedere qualcosa. Il fascio di luce illuminò l’ambiente: la tappezzerie, come i rivestimenti murari, erano scomparsi ormai da secoli. Probabilmente erano i primi a mettere piede in quel luogo dopo un lungo periodo di tempo. Non vi era più nulla di ciò che decorava la stanza, tutto era sparito nel nulla.

“Ah, che perdita di tempo.”

Fece per tornare sui suoi passi quando manco il terreno sotto il suo piede. Le particelle bianche illuminarono una specie di buco. Toccò il terreno con il guanto, i sensori su di essi inviarono dei segnali alla pelle dell’uomo. Il terreno era secco.

“Uhmm.”

Si ricordò dell’avviso del cavaliere. Probabilmente non era del tutto infondato.
Lasciò perdere la scoperta e diede un’ultima occhiata al vecchio locale. La sua attenzione fu catturata da ciò che sembrava una statua di un abominio formato da varie parti di animale, incuriosito fece qualche passo verso di essa. Doveva ammettere che l’artista che la realizzò aveva talento, peccato che il gusto dell’orrore non era tra i suoi preferiti. Il pelo era talmente dettagliato che sembrava vero. Accarezzò la pancia della scultura. Mentre la sua mano affondava nel pelo le palpebre della statua si aprirono, rivelando due piccoli occhi arrossati.

“Oh merda…”

Una forza sovraumana lanciò James fuori dalla stanza come se fosse stato un pezzo di carta. La guardia volò per qualche metro prima di arrestarsi contro una delle vecchie mura crollate; l’impatto del metallo con la pietra produsse un secco schiocco, seguito dal rumore dei ciottoli di marmo che cadevano a terra.
L’essere ruggì nascosto dal buio dell’anfratto che aveva colto alla sprovvista James. Camminò sulle quattro zampe finché il suo corpo non fu illuminato dalla luce esterna. Era una Manticora, una creatura formata da più parti di animali messe assieme: aveva testa e corpo che somigliavano ad un leone, con la parte anteriore nettamente più grossa rispetto a quella posteriore. La coda da scorpione era alzata e pronta a pungere, mentre le ali da pipistrello sulla schiena erano aperte e pronte a sorreggere il peso dell’animale e le orecchie erano tese all’indietro, pronte a captare qualsiasi suono attorno a sé. Il manto aveva lo stesso color giallo-rosso simile a quello dei leoni che correvano nelle savane nel mondo umano, ma la criniera era di un rosso acceso.
La bocca si spalancò nuovamente, la creatura mostrò le sue enormi zanne agli avversari. I piccoli occhi erano iniettati di sangue e spenti, come se l’essere fosse stato preso da una selvaggia e repentina furia omicida.
Il suo cervello si concentrò sul nemico più vicino. Con uno scatto improvviso balzò verso Luke, zanne e artigli sfoderati e pronti a colpire.

Jolly, che abilità hai utilizzato in questa azione?
CITAZIONE
Mi misi al centro della stanza e chiusi gli occhi in uno stato di meditazione, incrociai le gambe rimanendo sospeso dal terreno grazie alla spinta della forza, piano piano il mio capo di percezione cominciò ad espandersi e presto sarei riuscito ad avere in testa la piena pianta del piano. Davanti a noi, dietro un muro, corridoio 50 metri circa, curva, scalinate, occhi !

Perchè mi sembra che il tuo personaggio non abbia un potere simile.


Scusate per il ritardo ma ho avuto un sacco da fare nella settimana passata.
 
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CAT_IMG Posted on 19/3/2013, 21:49     +1   -1

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Eveline scosse la testa, quindi da quello che sapeva li avevano spediti in una missione di ricognizione verso un laboratorio vecchio di anni. L'umana si passò una mano sul mento sfiorandolo lievemente mentre cercava di pensare ad un modo di uscire da quel luogo. Qualcosa però interruppe i suoi pensieri. Lo strano umano si era portato al centro della stanza sedendosi ed incrociando le gambe. Era li, inerme, con gli occhi chiusi.

*Uccidilo*

La mano della soldatessa fremette sulla pistola mitragliatrice, ora che sembrava concentrato sarebbe stato uno scherzo piantargli una raffica di proiettili nella nuca e toglierselo dai piedi. La mano destra si strinse sull'impugnatura, senza alzare l'arma. Il dito si allungò verso il grilletto, era pronta a tirarlo e a trasformare quel luogo in un amabile scempio di sangue e materia grigia. Una risatina la percorse.

*Spiacente, ora come ora preferisco tenerlo. Uno scudo umano può sempre servire*

I muscoli si rilassarono lievemente, il dito si tolse dal grilletto ritornando in una posizione di riposo. Pochi istanti dopo sembrò che avesse fatto bene a non abbatterlo. Il Jedi ipotizzò la presenza di un fantomatico passaggio segreto nelle immediate vicinanze. Sul viso dell'umana si dipinse un sorriso sadicamente divertito. Quindi quel rifiuto umano poteva risultare veramente utile?

CITAZIONE
"Ma... esattamente... perchè siete venuti... qui?"

La voce di Sazu la riscosse dai pensieri, aprì bocca per rispondere ma James la anticipò di qualche istante. La soldatessa si limitò ad annuire per confermare le parole del compagno di squadra. Che nel frattempo aveva spalancato una porta infilandosi in una stanza oscura. Eveline lo seguì con lo sguardo per un istante, la sua torcia illuminava bene l'ambiente e probabilmente gli permetteva di vedere al buio con la stessa facilità con cui vedeva alla luce. Erano quelli i momenti in cui si dispiaceva di non aver ricevuto l'addestramento necessario ad indossarne una.

"Non si può avere tutto nella vita"

Disse a voce bassa stringendosi nelle spalle. Si distrasse quel secondo necessario ad essere colta di sorpresa dal soldato dorato che volava dall'altro lato della stenza, schiantandosi al terreno con un pesante rumore di ferragglia. Eveline si mise subito in allerta, la creatura che spuntò fuori dalla stanza era qualcosa di inconcepibile. Fuori dal mondo era dir poco. Le sembrò di ricordare le fattezze della bestia in quelle di alcune delle creature presenti nella foresta durante il suo primo incontro con gli equini parlanti.
Ma quello non era il momento per ricordare il passato.
La soldatessa flettè le gambe saltando all'indietro e facendo circa un metro, cercò di incrociare lo sguardo con quello di Sazu per farle capire che doveva seguirla, da quella posizione si inginocchiò appendendo l'arma secondaria al giubbotto inserendone la sicura nel momento in cui riuscì a farlo, si tolse quindi il fucile da tracolla il più velocemente possibile. Purtroppo quella operazione richiese più tempo di quanto ne aveva a disposizione, la bestia sembrava essersi interessata a Luke e gli era saltata contro.

"Merda. LUKE TOGLITI DALLA LINEA DI TIRO IL PIU VELOCEMENTE POSSIBILE!"

Disse imbracciando il pesante "cannone" e puntandolo verso la manticora, imprecando lievemente tolse le protezioni all'ottica, come mai era così sbadata quel giorno? Si posizionò il calcio sulla spalla e guardò nel mirino, era ancora troppo vicina, non riusciva ad avere una visione chiara.

"Merda, merda. MERDA. Sazu, Arretriamo fino all'ingresso!"

Esclamò alzandosi ed iniziando ad arretrare rapidamente.
 
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-Chaos-
CAT_IMG Posted on 21/3/2013, 20:37     +1   -1




Luke

Luke cominciò a rovistare alacremente in ogni angolo buio che gli saltasse all'occhio, in cerca come era di qualunque indizio che potesse portare a scoprire l'entrata nascosta del complesso. La spia tastò in vari punti le pareti scrostate ed ammuffite da anni di intemperie, con qualche edera e lichene che si facevano forzatamente strada tra le fessure allargate dalla mancata manutenzione dell'edificio. Era evidente come quella selvaggia foresta avesse voluto riconquistare nel peggiore dei modi quella costruzione che rappresentava uno sfregio per l'incontaminata ma terribile bellezza di quella landa fuori dalle grazie dei popoli civilizzati. Luke diede qualche lieve colpo in diversi punti per verificare l'eventuale presenza di pareti finte e controllò anche se il pavimento avesse qualche particolare che potesse tradire qualche passaggio segreto. Niente. Non trovò nulla. La spia buttò fugacemente un'occhiata ai suoi compagni, notando James che si avvicinava ad una porta, mentre Eve passò rasente il muro opposto, tenendosi sempre vicina la piccola Sazu, che pareva alienata e terrorizzata dal luogo. Come darle torto?

L'attenzione ricadde sul misterioso Heyl, che si sedette nel centro della stanza come per meditare e, dopo qualche istante di silenzio, annunciò di aver "trovato" una passaggio proprio lì vicino.

"Ma che cazz..."

Luke bofonchiò fra sé e sé, cercando di capire come fosse possibile "intuire" dove andare senza neanche muovere un dito. Notò Eve diventare tesa e rilassarsi di nuovo in breve tempo, forse sorpresa e poco convinta come era lui. O almeno, sperava che fosse così. Non c'era modo di capire esattamente cosa passasse per la testa della ragazza e forse in fondo Luke non era molto incline a sapere. Sazu ruppe il silenzio, chiedendo con voce tremante quale fosse il motivo della presenza dei tre soldati in quel lugubre luogo, in particolare cosa stessero cercando. James anticipò Luke ed Eve, dando una risposta rassicurante alla piccola equina. La spia sorrise lievemente al pensiero che nonostante le fattezze e l'armatura della guardia potessero incutere un certo timore, il carattere era molto bonario. Forse troppo. Magari era solo un atteggiamento nei confronti di una creatura che lì per lì poteva sembrare indifesa, ma Luke si chiese comunque se un soldato vissuto come James avesse mai potuto mostrare quella compassione anche al peggiore dei nemici o nelle situazioni più disperate. Una volta data la risposta a Sazu, l'ammasso metallico ambulante ritornò alla porta che aveva scovato qualche minuto prima. Aprendola, si sentì una bava di brezza gelida vorticare leggermente nella stanza, come se fosse un cattivo presagio per i presenti. A Luke salì un poco di pelle d'oca per lo spiffero improvviso, vedendo quindi James inoltrarsi nel buio della stanza appena scoperta. Anche la spia tornò al lavoro per scovare il passaggio segnalato da Heyl, con il tempo scandito dal rimbombo dei passi metallici della guardia che si muoveva lentamente. Ad un tratto però il rumore dei passi cessò, ma Luke pensò lì per lì che James si fosse fermato per analizzare un particolare punto e che avrebbe chiamato il resto del gruppo se avesse trovato qualcosa. Quello che Luke vide un attimo dopo gli fece pentire di aver pensato in modo ottimista.

Volava. James letteralmente schizzò fuori dalla porta volando per l'intera lunghezza della stanza, schiantandosi con un boato di ferraglia dall'altra parte della stessa. Il ruggito dilaniante che seguì quel volo rivelò la presenza di una creatura fuori da ogni possibile concezione umana. Luke estrasse con rapidità fulminea il coltello e la pistola, impugnandoli rispettivamente con la mano sinistra e destra. Era pronto ad ogni evenienza, ma la creatura, appena uscita dal portone, venne forse attirata da quel gesto repentino, facendole puntare Luke. Una voce gli perforò però un timpano.

Eve:"Merda. LUKE TOGLITI DALLA LINEA DI TIRO IL PIU VELOCEMENTE POSSIBILE!"

L'assassino scorse rapidamente Eveline e Sazu che stavano arretrando verso l'entrata, con la soldatessa che spronava la piccola equina a mettersi al sicuro. James era ancora fuori gioco dall'altra parte della stanza, quindi erano rimasti solo lui e Heyl, che era rimasto al centro della stanza. Luke aveva intenzione di raggiungerlo per poi elaborare rapidamente un piano per "prendersi cura" della minaccia. La spia venne però affrettata sui tempi dalla bestia che cominciò a caricarlo. Luke cercò scartare rapidamente saltando in direzione di Heyl, sparando contemporaneamente qualche salva in direzione della testa della creatura. Così facendo sperava come minimo di mantenere l'attenzione su di sé per permettere a James di riprendersi e ad Eve di mettersi in posizione per un tiro pulito.

Mentre saltava verso Heyl sparando, a Luke scappò un: "Non mi pagano abbastanza per questo schifo!"
 
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CAT_IMG Posted on 24/3/2013, 13:20     +1   -1
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Il primo che rispose alle sua domanda fu il tizio strano del mantello pulcioso, che blaterò qualcosa riguardo l'essere soldati... e poi le fece pure l'occhiolino!
CITAZIONE
"Siamo in una semplice missione di ricognizione. In pratica ci assicuriamo che tutto sia a posto per non disturbare i tuoi simili, Sazu. A proposito, ci sai dire qualcosa di più su di loro?"

La risposta data da James-uomo-di-latta la convinse maggiormente ma... suoi simili? Come era possibile che esistessero altri come lei? La governante era stata chiara su questo... non esisteva al mondo altro essere come lei. Una fiumara di domande pervase la mente si Sazu in due secondi che, confusa più che mai, non si curò più del cupo ambiente circostante. Prese a raschiare la terra con lo zoccolo e valutare mentalmente quello che l'aveva scombussolata così tanto.

*Non esiste nessun mio simile! Perchè dovrebbero? Ho girato tutto il mondo e non ne ho mai incontrati! Che si nascondano tutti in luoghi del genere!?* diede ancora una rapida occhiata alla zona e scosse la testa *Impossibile! Non potrei essere di una specie che si nasconde in fetide baracche! Io sono fatta per la luce! Dovrò chiedere spiegazioni... Questa cosa mi manda a male!

Alzò la testa con espressione corrucciata e fece un passo nella direzione dove avrebbe dovuto trovarsi James-uomo-di-latta, ma... non lo vide. Al suo posto c'era... il nulla. O se anche ci fosse stato qualcosa, lei non sarebbe stata in grado di vedere qualcosa. Sì voltò dunque verso la fidata Eve che stava mormorando qualcosa a bassa voce con gli occhi fissi volti verso la stanza adiacente.
Nella frazione di secondo successiva avvenne il tutto. In ordine era: volo, uomo, leone, carica, uomo. Ah, come dimenticare: fuga.

James ricomparve dall'antro oscuro nel quale si era infilato volando maldestramente per la stanza fino a sbattere contro una parete provocando un assordante rumore di metallo e ciottoli. Il buio circostante emise un assordante ruggito e due occhi rossi comparvere poco distanti a loro.
Al suo fianco Eve saltò indietro e la fissò negli occhi quasi volesse prenderla di forza e cacciarla alla sua schiena. Più veloce che potè seguì la ragazza, ma non appena la raggiunse le disse che dovevano arretrare ancora verso l'ingresso.
Probabilmente aveva qualche problema con il grosso fucile, ma non era il momento per chiederlo.
La paura le stava mordendo incalzante le viscere, facendole dimenticare anche il proprio nome. Che diamine era quella cosa!?

"Quel ruggito..."

Di colpò la sua mente tornò all'incontro ravvicinato con il leone di poche ore prima. Era ancora lui!? Eppure non l'aveva seguita nelal foresta, perchè arrivare fino a qui!?
 
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DerpyCobra
CAT_IMG Posted on 26/3/2013, 15:44     +1   -1




James

Poté chiaramente sentire l’urto della colonna contro la propria schiena, ma gli strati protettivi attutirono la botta. Se fosse stato un uomo normale, o privo di corazza, nel caso fortunato, si sarebbe spezzato qualche osso.
Ringraziò mentalmente la Dea mentre balzava in piedi con l'arma in mano, scrutando l'area attraverso il mirino metallico.
Eveline stava proteggendo Sazu con il proprio corpo e insieme stavano indietreggiando verso l'entrata. Teneva imbracciato il fucile, ma dalla bocca non uscì nulla. Perché non sparava? Capì il motivo quando Luke comparve nella sua visuale, scattando come un grillo per evitare l'attacco della manticora. Il jedi non fu così fortunato.
La lunga coda da scorpione raggiunse lo sconosciuto, trapassandolo da parte a parte come se fosse stato un panetto di burro. Mentre veniva sollevato da terra il suo corpo cominciava a dimenarsi involontariamente; il liquido denso e rosso colò sulla coda, gocciolando copiosamente sul pavimento di pietra non più bianco.
James assistette impotente alla scena attraverso il mirino metallico dell’M60, incapace di sparare. Se avesse premuto il grilletto avrebbe rischiato di colpire Heyl. Anche se non era un membro della squadra non poteva sacrificarlo. Probabilmente aveva già un piede nella fossa, ma se vi era una piccola possibilità chance di salvarlo avrebbe giocato d’azzardo.
Il mostro ringhiò, guardando negli occhi il dolore della propria vittima, e provò piacere. Ma il piacere finì quando egli smise di agitarsi, gli occhi si spensero e le braccia gli caddero molli sui fianchi. Doveva trovarne altro. Gettò il corpo inerme a terra mentre il suo cervello percepì i proiettili che si conficcavano nella carne. Le sensazioni provocato dal rilascio delle endorfine fecero posto al dolore delle ferite. James guardò basito mentre il bestione si leccava il sangue che gli usciva dai due fori sul volto, assaporandone il gusto pungente rame. I piccoli proiettili della Beretta attirarono la sua attenzione sull'agile soldato.

*Maledizione!*

Doveva agire immediatamente, l'assassino sapeva il fatto suo ma sarebbe bastato una zampata dalla creatura per aprirlo come una scatola di sardine. James lasciò la mitragliatrice a terra e impugnò lo scudo, caricando l’avversario. Corse verso di esso cercando di ottenere quanta più energia cinetica possibile dalla poca distanza che li separava. Quando fu a pochi metri da luì fece scattare il braccio verso il volto del nemico. Si sentì uno schiocco secco, seguito da un guaito. La creatura indietreggiò di qualche passo, girandosi verso la nuova minaccia.

“Non sei così duro eh?”

La manticora alzò gli angoli della bocca, e James giurò che per un attimo sorrise. Questa volta fu lui ad arretrare verso il centro della stanza sotto la zampata del bestione che rimbalzò sullo scudo alzato. Gli occhi infuriati guardarono l’elmo dorato oltre la fessura; aveva la sua completa attenzione.

“Luke, Eve ora! Colpitelo ora!”

Probabilmente era ancora sulla linea di tiro di Eveline, ma per la Dea quella era il miglior cecchino dell'esercito! Poteva avere un carattere odioso e irrequieto, ma solo lei sapeva fare danzare in quel modo i proiettili dal Barrett.
 
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CAT_IMG Posted on 28/3/2013, 21:17     +1   -1

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Eveline arretrò verso l'ingresso seguita a distanza ravvicinata dalla puledra. I denti erano stretti ed il volto deformato in un espressione di rabbia. Rabbia per non essersi accorta prima della minaccia e per non aver tenuto conto della distanza di sicurezza, sarebbe dovuta rimanere all'ingresso senza avvicinarsi.
Imprecando si voltò, giusto in tempo per vedere Luke che schivava con una velocità pazzesca la zampata della bestia, sfortunatamente Heyl non fu così fortunato.
La coda della bestia lo colpì in pieno trafiggendolo e facendolo crollare a terra esanime. Il fatto che quel colpo potesse essere letale la rallegrò nel profondo, la rabbia venne soffocata da una pressante euforia che le annebbiò la mente. Se quel bastardo non era morto lo avrebbe affogato nel suo stesso sangue con le sue mani.

*Dannazione, non è il momento per distrarsi...*

Con riluttanza distolse lo sguardo dallo spettacolo che il jedi esangue le offriva per riportarlo sul suo obbiettivo primario. Si inginocchiò alzando il fucile all'altezza della spalla e guardò attraverso al mirino, la visione non era ottimale ma si sarebbe arrangiata. Quello che temeva era che senza il tempo per prepararsi avrebbe dovuto sparare da una posizione precaria. Strinse i denti. Anche se era abituata ai contraccolpi in quelle ultime ore aveva abusato sottoposto il suo corpo ad uno stress fisico e psichico non da poco, doveva trovare un modo di rimanere stabile se per caso avesse avuto bisogno di un secondo colpo... Un idea le balenò in mente. Senza staccare l'occhio dal mirino parlò al pegaso.

"Sazu, puntellati sulla mia schiena e quando senti lo sparo tienimi con tutta la tua forza!"

Non attese una risposta del pony, era impegnata ad osservare il combattimento fra James e la manticora, il soldato sapeva veramente il fatto suo non c'era che dire, un umano che teneva testa a quella belva con uno scudo balistico non era da tutti i giorni.

CITAZIONE
“Luke, Eve ora! Colpitelo ora!”

Il cecchino cercava di avere una linea di tiro pulita ma quello stramaledetto bidone dorato continuava a ballarle di fronte, Strinse i denti e sospirò, non aveva pensato di dover ricorrere a quella tattica fin da subito, l'avrebbe utilizzata per solo due secondi. Doveva sfruttarla al massimo.
Quando espulse l'aria dai polmoni il mondo sembrò muoversi più lentamente, molto più lentamente. Tutto intorno a lei pareva come ovattato, riusciva a vedere chiaramente solo il suo obbiettivo, la testa della manticora, il tiro non era facile anzi, era dannatamente difficile.
Un secondo era passato.
Allineò la croce dell'ottica pochi centimetri sopra alla testa dell'uomo accucciato dietro allo scudo inquadrando la bocca della bestia, non esitò un secondo, il colpo non doveva mancare il bersaglio.
Il secondo secondo scattò
Il Barret tuonò espandendo il suo eco in tutta la stanza, il mondo era appena ritornato normale per lei che venne spinta violentemente all'indietro dal pesante rinculo.

"Vediamo chi ruggisce più forte figlio di puttana!"

Esclamò
 
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CAT_IMG Posted on 1/4/2013, 13:50     +1   -1




Luke

La situazione era concitata e si passò rapidamente dalla padella alla brace. Nonostante Luke fosse riuscito ad evitare la zampata del mostro e contemporaneamente ficcargli un paio di proiettili in faccia, le cose si misero male. Il salto fatto dalla spia lo portò come programmato vicino a Heyl per meglio affrontare la bestia e quest'ultima sembrava avere interesse per Luke per il danno arrecatole, lasciando quindi tempo agli altri due soldati di programmare una linea d'azione. Luke volse lo sguardo verso Heyl per dirgli che dovevano togliersi dal centro della stanza, ma un forte schiocco simile ad una frusta lo zittì sul nascere e tutto quello che la spia vide di fronte ai propri occhi fu una guizzante coda rossa che gli passò a poche decine di centimetri dal naso. Luke, pensando che la codata fosse destinata a lui, aspettò qualche frazione di secondo per vedere se la coda si fosse ritratta per poi attaccare nuovamente, ma essa non si mosse. Spostando lentamente lo sguardo, il soldato incrociò un rivolo di liquido rosso che stava impregnando il pavimento di pietra come una macchia d'olio. La fonte si rivelò subito essere Heyl che, con uno sguardo fisso e sorpreso che si stava lentamente spegnendo, stava guardando il proprio ventre trapassato dalla punta della coda della bestia. Dopo qualche istante di agonia, il suo corpo perse vigore, accasciandosi come una bambola di pezza. La manticora, soddisfatta per il suo operato, ritrasse la coda facendo cadere a terra un Heyl esanime, concentrandosi di nuovo su Luke, colui che l'aveva ferita. L'assassino non ebbe quindi il tempo di pensare bene o male della misera fine che aveva fatto l'ospite del loro gruppo. Doveva agire e doveva farlo in fretta.

Fortunatamente, nel frattempo James si era ripreso e, imbracciando il suo scudo balistico, caricò la bestia colpendola in pieno volto proprio vicino alle ferite provocate dalla Beretta di Luke. Questo fece guaire ed arretrare la manticora, che cambiò la sua priorità su James, dando così il tempo all'agile soldato di ritirarsi qualche metro più indietro per ripensare alla sua linea d'azione. Stava infatti ponderando che, vista la sua agilità, il tipo di armi che aveva e la situazione, poteva giocare di più su rapidi attacchi mirati per fiaccare ed indebolire la bestia per James e Eve, che erano gli "heavy hitters" del caso. Per capire dove poteva colpire, Luke osservò rapidamente anche Eve, che aveva sfoderato il suo impressionante Barrett e stava cercando di puntare in direzione della testa del mostro. Se il suo obiettivo era la testa, Luke pensò che con coltello e pistola avrebbe potuto passare in scivolata sotto la manticora per cercare di recidergli uno o entrambi i tendini delle zampe anteriori mentre al contempo le averebbe potuto sparare qualche salva di pistola direttamente in pancia, solitamente una zona più facile da danneggiare. Ovviamente James sembrava avere tutta l'attenzione del nemico, ma se la spia avesse voluto agire in quel modo avrebbe avuto bisogno di una "spintarella" in più. Il tempo stringeva e Luke e Eve vennero incitati a colpire.

James:“Luke, Eve ora! Colpitelo ora!”

L'assassino non ci pensò ulteriormente. Era la situazione adatta per vedere se la sua mimetica ottica valeva la candela. Premendo il pulsante sul congegno agganciato sul suo gilet tattico, Luke vide il suo corpo sparire dalla sua visuale. Una cosa che non gli avevano detto era che anche lui sarebbe stato invisibile alla propria vista. Strana faccenda, ma poco importava. Le armi che impugnava erano ormai parte di lui da anni e anche senza vederle sapeva benissimo come usarle. Per diventare ancora più furtivo, l'assassino estrasse il silenziatore da una delle sue ormai invisibili tasche e lo avvitò rapidamente alla bocca della sua fedele Beretta. Luke infine partì. Il timer mentale scattò. Il limite era 15 secondi.

1,2...
Luke corse con foga verso la manticora che si stava ancora intrattenendo con James. La spia strinse la presa sulle sue due armi portandosi sul fianco sinistro della bestia.
...3,4...
Con un balzo, il soldato si mise su un fianco, portando avanti la gamba destra e piegando quella sinistra per passare in scivolata sotto il ventre del nemico.
...5,6...
Era il momento. Puntando ai talloni delle zampe anteriori, dove pensava ci fossero dei tendini di Achille, Luke vibrò il primo fendente nella speranza di colpire e recidere nel punto giusto. Con l'altra mano, la spia sparò un altro paio di colpi dal rumore soffocato direttamente nella direzione del ventre della manticora. Con i denti stretti nello sforzo e nella concentrazione, Luke bofonchiò.

"Non puoi colpire ciò che non puoi vedere e sentire."

In quel preciso istante il boato del colpo di fucile di Eve rimbombò nella stanza, quasi assordando l'assassino.
 
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CAT_IMG Posted on 3/4/2013, 21:18     +1   -1
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Sazu Colorise

Con grade stupore Sazu scoprì che gli occhi si erano abituati all'oscurità, ed ora riusciva a distinguere meglio le figure circostanti. Le sue peggiori paure furono confermate, l'enorme... leone (se così si poteva chiamare) stava menando zampate contro i compagni con il chiaro intento di uccidere.

L'essere cercò di colpire Luke, ma questo si mosse rapidamente e scansò il colpo... altrettanto non si potè dire del caro vecchio uomo pulcioso, che in tutta la sua abilità non fu in grdo di evitare la grossa coda da scorpione che lo trapassò dallo stomaco alla schiena.
Per un rapido momento, a Sazu venne in mente la pubblicità di un tonno in scatola che vantava la sua morbidezza in quanto 'si taglia con un grissino!' Beh... di certo il paragone rendeva l'idea del corpo esanime grondante sangue.
Era la prima volta che il piccolo pony ne vedeva così tanto, e il suo lato d'alta classe le consentiva solo una delicata arricciatura di naso, ma l'odore pungente che divampò per la stanza le faceva venire la nausea e le sue viscere si contrassero indignate.

James-uomo-di-latta aveva caricato il bestione con lo scudo, e ora stava cercando di non fare la stessa fine dell'uomo pulcioso, ma di certo aveva riflessi migliori, poichè riuscì a parare i furiosi colpi della bestia. Poco dopo la figura di Luke sconparve... oppure si era semplicemente spostato in una zona troppo scura per Sazu... che difatti lo perse di vista.
Eve la richiamò attirando la sua attenzione e chiedendole di puntellarsi sulla sua schiena nel momento in cui avesse sparato e si affrettò ad esaudire la richiesta. Si fidava delle parole della soldatessa.

Di nuovo il tempo parve rallentare per permettere agli eventi di scorrere senza intoppi.
James urlò ai compagni di sparare, ci fu un rumore sorto, enfatizzato dalla provocazione di Eve, e la piccola pony sentì il corpo della ragazza che con violenza premette contro la sua schiena.

Le orecchie di Sazu non erano abituate a tutto quel rumore, e per un po' i suoni rimasero attutiti e non le permettevano di distinguere chiaramente le parole e il colpo ricevuto da Eve non era molto leggero.

Di colpo tutto quello che aveva passato le crollò sulle spalle e Sazu cedette alla stanchezza, collassando sul pavimento freddo.
 
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DerpyCobra
CAT_IMG Posted on 6/4/2013, 09:29     +1   -1




James

La manticora era troppo impegnata a rompere la barriera difensiva di James per accorgersi della scomparsa della spia. Un dolore lancinante alle caviglie la fece urlare, ma il suo grido venne soffocato in un gorgoglio quando il proiettile trapassò da parte a parte la gola. Lo spruzzo di sangue investì lo scudo e parte della corazza inferiore della guardia, macchiandola di un rosso che lentamente scendeva verso il basso.
Senza più la possibilità di reggersi sulle zampe la bestia cadde in avanti e James riuscì a balzare indietro poco prima che il peso gli si riversasse addosso. Si muoveva lentamente, ormai prossima alla morte; ma era ancora in vita. Nonostante tutto stava ancora respirando. Cercò di avvicinarsi verso l’uomo, tentando di afferrarlo con i denti e le zampe; ma la forza le venne meno. Gli arti e la testa caddero a terra con un tonfo mentre iniziava a formarsi una pozza di sangue attorno all’essere.
James si avvicinò, guardandola con pietà attraverso l’elmo. Aveva già visto quel genere di furia omicida, ed era sicuro che anche Luke ne fosse al corrente. Inspirò.

“Vai all’inferno, demone!”

Alzò il piede e con tutta la sua forza schiacciò la testa dell’animale. Ci fu distinto -crack- mentre il piede superava il teschio e affondava nelle parti molli della manticora. Ogni movimento del mostro cessò di botto. Passarono alcuni secondi nei quali la guardia osservò l'animale deceduto di fronte a sé. Il suo cuore ritornò ad un ritmo accettabile e scrollò le braccia e le gambe per liberarsi dalla tensione accumulata.
L’elmo si aprì, rivelando il volto turbato e sudato dell’uomo. Senza dire una parola camminò verso Heyl, raccogliendo l’M60 poco prima dello sconosciuto, quindi si accovacciò vicino al corpo per controllarne lo stato. Era già svenuto, il pallore del corpo indicava che aveva perso già molto sangue. Non sapeva se per il veleno o per il buco che aveva nel petto. Forse per tutti e due. Anche se fossero stati nell’Impero avrebbe avuto basse probabilità di sopravvivenza.
Non provava tristezza per la sorte del cavaliere. Non gli era mai piaciuto il modo in cui si comportava, così misterioso e inquietante. Probabilmente sarebbe stato una spina nel fianco all’Impero se fosse venuto a conoscenza di ciò che gli umani avevano fatto in quel luogo. Tuttavia la morte di un uomo non era un avvenimento da lasciare scorrere come l’acqua di un rubinetto. Sia con un passato buono o cattivo, ognuno si meritava almeno una preghiera. Molto presto gliela avrebbe recitata.
Si alzò in piedi si voltò verso il gruppo. Scosse il capo, comunicando immediatamente che non sarebbe sopravvissuto.

“Non sono un medico, ma non credo ce la farà. Voi state bene?”

Solo allora si accorse del corpicino giallo a terra vicino al cecchino. Sentì formarsi un nodo al petto mentre gesticolava verso la donna.

“Eve che cosa ha?!”
 
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CAT_IMG Posted on 7/4/2013, 16:36     +1   -1

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Eveline venne scaraventata all'indietro dal rinculo. fortunatamente sembrava che la puledra avesse compreso la sua richiesta all'istante e si era puntellata alla sua schiena, fermandola prima che potesse cadere malamente sul terreno. Luke invece era sparito nel nulla, ma dal movimento improvviso della Manticora capì che aveva semplicemente fatto ricorso ad uno strano congegno che lo rendeva invisibile, piuttosto utile di quei tempi, purtroppo però la mossa del commilitone fece alzare il muso alla belva. Con una smorfia Eve seguì il proiettile che passò a pochi centimetri dal soldato in armatura (Era quasi certa che il caro James lo avesse sentito fischiare anche con quella protezione addosso) e si schiantò sulla gola della belva, riducendola ad un sanguinolento ammasso di tendini e carne, sorprendentemente però la belva era ancora viva.

*Ma cosa... Dannazione, ho colpito troppo in basso...*

La belva però ebbe vita breve, il grosso soldato stampò il suo stivale dorato sul suo cranio. Ponendo fine alla sua miseria, il sorriso le si allargò sul viso appena essa esalò il suo ultimo respiro che fu contornato da un innaturale rumore di ossa spezzate.
Qualcosa però andò storto, sentì il rassicurante supporto di Sazu mancare all'improvviso, e si ritrovò schiena a terra, il fucile stretto fra le mani. Ancora dalla sua posizione sul pavimento voltò la testa verso la puledra, trovandosi faccia a faccia con lei. Era a terra con gli occhi chiusi. Gli occhi della ragazza invece si spalancarono dallo stupore.

CITAZIONE
“Eve che cosa ha?!”

Incitata dalle sue parole la soldatessa si rialzò posando il suo Barret a terra si avvicinò alla puledra, poteva sentirne il battito come gli esseri umani dalla gola? Non ne aveva la minima idea, non sapeva nulla di anatomia equina. Avvicinò quindi la testa al petto della pegaso posando un orecchio su di esso, il suo respiro si calmò quando potè sentire un debole ma costante Tu-tump. Per sicurezza quando si alzò pose una mano di fronte alla sua bocca, essa venne subito investita da un intenso calore. Eveline sospirò di sollievo rilassando le spalle.

"Niente James, E' solo svenuta. Deve essere piuttosto stanca"

Fece per alzarsi in piedi quando qualcosa la bloccò a metà strada, facendola barcollare lievemente. Si portò una mano alla testa e restò ferma per qualche istante.

"Merda..."

Sibilò a bassa voce, riuscendo alla fine ad alzarsi. La tecnica che aveva usato aumentava di molto i suoi riflessi e la sua risposta alle minacce ma aveva il dannato effetto collaterale di rischiare di ucciderla ogni volta che la utilizzava, fortunatamente l'averlo fatto per solo due secondi le aveva provocato giusto un lieve giramento di testa, si abbassò quindi ad afferrare il fucile, mettendoselo a tracolla e poi fece per afferrare la puledra, ma non aveva la minima idea di come prenderla. Se fosse stata ferita? Se spostandola le avesse fatto più male che bene?
Si morse un labbro voltandosi verso i due compagni.

"...Qualcuno di voi può controllarla meglio?"

Chiese in tono neutro.
 
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