| Luke
Dopo il passaggio di Eve, James picchiettò con un gomito sul fianco di Luke, scrollando quindi le spalle come per riprendere in modo scherzoso il modo di fare della soldatessa. La spia per un secondo si morse un labbro ripensando ad Athena, non guardando James negli occhi. Luke però si riprese e ricambiò sovrappensiero con un sorriso di circostanza.
Dopo essersi tutti stipati nell'ascensore, quest ultimo cominciò la sua lenta discesa verso il piano 21, come scelto da James che aveva consultato le planimetrie. Nell'ambiente claustrofobico si diffuse quindi una gracchiante musichetta da salotto che pareva essere lì solo per prendere per il culo la tensione del momento, dato che il gruppo era in esplorazione di luoghi potenzialmente mortali.
Luke si guardò attorno. L'atmosfera era alquanto strana, irreale, quasi "sbagliata". Se qualcuno gli avesse detto che si sarebbe trovato in un ascensore buio e arrugginito di un edificio abbandonato in una foresta di un mondo alternativo, stipato insieme ad una lattina ambulante, una donna assassina psicolabile ed un cavallo parlante, probabilmente ci avrebbe scherzato sopra, dicendo di dove poteva firmare per vedere una scena tanto surreale. Ma quella musichetta. Quella dannata musichetta. Il loop continuo, inesorabile, martellante di quella melodia banale gli stava divorando la pazienza da dentro. Fosse stato in un altro frangente, non ci avrebbe fatto caso, ma li, proprio lì, in quel preciso istante, fra assassini, lattine e cavalli in un buco buio dimenticato dagli dei, quella musica era l'insulto finale verso qualsiasi logica ci potesse essere in tutto l'universo. Tutti questi pensieri si tramutarono in una semplicissima ma esplicativa reazione di Luke. Ritto su sè stesso, impassibile agli occhi degli altri presenti, sussurrò candidamente: "Fuck my life."
Un minimo di coerenza venne riportata da James che, con tono molto serio, rivelò di una sua passata avventura dei suoi vecchi tempi in marina. Spiegò di come dopo aver trovato una nave da ricerca della Nouvelle Frontiers apparentemente deserta, vennero tutti circondati da navi da guerra dell'Impero, che presero il controllo del vascello scientifico ed intimarono il totale silenzio sulla vicenda ai marinai giunti lì per caso. Eve rincarò la dose, rivelando che la nave in questione era per la ricerca e lo sviluppo di soldati con abilità potenziate.
Luke ascoltò le parole di entrambi. Era diventato nervoso. Una goccia di sudore freddo sfuggì al berretto nero che aveva in testa, imperlando il lato sinistro della fronte prima di scendere in picchiata verso il mento ed infine staccarsi dalla pelle per cadere a terra. Lui conosceva quella storia. La conosceva molto, fin troppo, bene. Era però un evento di una decina di anni prima, schedato come Top Secret negli archivi dei servizi segreti. Come potevano loro sapere di tutto ciò? Il pensiero che entrambi i suoi attuali compagni di viaggio potessero essere stati presenti in quella situazione fece nascere un groppo in gola a Luke. Anche lui era lì quel giorno. Schiarendosi in modo fin troppo evidente la voce, la spia cominciò a parlare con cautela.
"Come diavolo fate a sapere queste cose? C'eravate anche voi? Dannazione. DANNAZIONE. Che sia questo uno dei motivi per i quali ci hanno fatto fare squadra?"
Ormai stare in silenzio non avrebbe giovato a nessuno, tanto valeva vuotare il sacco sugli avvenimenti di quel giorno.
"Aaaaaah... Come dire? Meglio che cominci dall'inizio. Avevo da poco compiuto 18 anni ed ero ancora una delle reclute più entusiaste e promettenti dei servizi segreti, ma un giorno ci arrivò questo ordine di unirci a delle truppe d'assalto in mare per catturare e ripulire una nave da ricerca che ci avevano comunicato stava perpetrando delle ricerche che se avessero visto la luce del sole avrebbero minacciato l'Impero stesso. Io fui incaricato di trovare e recuperare il database ed un individuo, mentre gli altri toglievano di mezzo qualsiasi altro testimone che poteva essere rimasto a bordo. Alla fine della giornata tornammo alla base con le info, la persona in questione ed anche una specie di "trofeo". Era una giovane ragazza, non avrà avuto neanche 15 anni. Non so che cosa ne abbiano fatto di lei, ma ci dissero che si sarebbero presi cura di lei. Fin qui sembrava che fossimo stati gli eroi della situazione, ma la verità la capii poco dopo, all'interrogatorio della persona che avevamo recuperato."
Luke si fermò un attimo per riprendere fiato, si ricompose e continuò.
"Ci sono molte cose interessanti che emersero dal "colloquio" con questo individuo, che si rivelò essere il capo del progetto di ricerca della nave che era della Nouvelle Frontiers appunto. I loro progetti sono a compartimenti stagni, ovvero le alte sfere forniscono indicazioni e risorse per portare aventi un progetto e poi se ne disinteressano fino a quando qualcuno non comunica loro se la ricerca ha avuto successo o meno. In alcuni casi però, per le ricerche più pericolose, in caso di fallimento c'è l'epurazione, ovvero la totale distruzione di struttura, personale e materiale per evitare fuoriuscite di informazioni. Il progetto su quella nave era fallito. Alcuni soggetti di supersoldati erano sfuggiti al controllo ed avevano seminato il panico sul vascello. Questo è il motivo per il quale James aveva trovato la nave semi deserta. Il responsabile, sapendo che questa situazione avrebbe firmato la sua condanna a morte, preferì contattare la nazione più vicina e di vendere sè stesso ed i frutti delle sue ricerche in cambio di avere salva la vita. Subito dopo siamo stati contattati anche noi ed incaricati di eliminare qualsiasi prova e persona su quella nave che non fossero il responsabile ed un soggetto sperimentale. Io stesso ho dovuto recuperare il capo di quel progetto e nel fare il download delle informazioni ho visto che stavano lavorando su una droga per potenziare i soldati. Aveva un nome questa sostanza, tipo 009.7qualcosa, ma non mi ricordo il resto. La ragazza invece era uno dei soggetti sperimentali che venne portato indietro per essere studiato, a quanto pare. Degli altri miei compagni avevano avuto il compito di recuperare un soggetto ad insaputa degli altri, così non ci sarebbero state domande scomode. Fatto sta che a fine giornata avevamo praticamente rubato il progetto per dei supersoldati alla Nouvelle Frontiers. 10 anni sono passati e ancora non so che fine abbiano fatto quell'uomo, la ragazza e quelle stesse ricerche. Forse le stanno ancora portando avanti segretamente da qualche parte e prima o poi vedremo i frutti di queste "scoperte"."
Luke aveva la bocca impastata dal serio discorso che aveva fatto. Delle ultime cose vennero dette prima di finire.
"Questo insomma è tutto per ora. Mai avrei immaginato che fossi stato coinvolto pure te, James. Ti hanno costretto a stare in silenzio per 10 anni. La cosa che mi meraviglia di più è però di come Eve sapesse di quel posto, del suo scopo, del suo utilizzo. Solo alcuni sapevano il vero scopo di quella nave e Eve 10 anni fa era troppo giovane per... Aspetta un secondo... Non dirmi che..."
La realizzazione improvvisa fece incespicare la spia sulle sue stesse parole.
"...che la ragazza sei te? Tu eri quel soggetto sperimentale che è stato riportato indietro?"
Il pensiero che Luke avesse in qualche modo contribuito a morte e sofferenza insensate lo colpì come una martello in testa. Era giovane, stupido, ambizioso. Si fidava troppo. Ora le conseguenze di un singolo giorno stavano cominciando a mordere tutti. Un silenzio di tomba calò sul gruppo, ma quella dannata musichetta dell'ascensore si prese nuovamente gioco di tutto. Luke si sentì così frustrato che gli venne la tentazione di estrarre la sua Beretta e di far tacere una volta per tutte quel dannato altoparlante infernale.
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