Indagine Inaspettata, Role Moderata

Symphony Heart

Dopo che il parasprite, a quanto pare è questo il loro nome, si è moltiplicato davanti a me sono un po’ schioccata.

È successo tutto molto in fretta: il parasprite si è infilato nello zaino di Sweety, poco dopo ne è uscito con una bella mela rossa e la divorata in un sol boccone come se niente fosse. Poco dopo ha sputato un ammasso informe che poi si è trasformato in un altro di quei cosi.
Ma la cosa che mi ha spaventato di più è il fatto che Sweety, così all’improvviso, si è teletrasportato davanti a noi e ha cambiato personalità.

Anche se a mio parere non completamente, perché ha pensato di mettersi a cantare e non di prendere quei cosi per le ali e spedirli con un calcio il più lontano possibile, come credo che avrebbe fatto se avesse completamente cambiato personalità.

Ma non era tanto lontano da quel punto, visto che mi ha guardato con un’aria seria e mi ha ordinato di mettermi a cantare.

Io rimasi un momento stupita da quel cambiamento istantaneo, ma Cream Puff non sembrava avere timore di quel “Sweet Heart”, anche se un po’ avrebbe dovuto averne.
Ma lei gli dice, in un modo che a me pare tranquillo, che è un’ottima idea e che avremmo dovuto portare quei cosi verso l’Everfree Forest, come se non si fosse quasi accorta del suo cambiamento.

Io esito un momento, ma poi mi metto a cantare seguendo il suo ritmo. Non conosco questa canzone, ma le parole si ripetono e il ritmo è quasi ipnotico.

Dopo aver iniziato a cantare, mi guardo dietro, per vedere se i due parasprite ci stanno seguendo.
Poi comincio a camminare, ma la stanchezza inizia a farsi sentire, nonostante non ho più lo zaino.

Non so per quanto riesca ancora a resistere alla stanchezza, ma non posso mollare proprio in questo momento.

Guardo Sweet Heart e vedo che i suoi passi sono pesati, ma allo stesso tempo decisi. Anche lui comincia a dare segni di stanchezza, ma non si arrende, e nonostante lui sia più forte di me, io non posso essere da meno: devo impegnarmi anch’io per proteggere quella che forse sarà la nostra nuova “vita”. Bisogna anche ammettere che il viaggio dal nostro villaggio fino a Ponyville è stato lungo e con poche soste e poi quando siamo arrivati a Ponyville non abbiamo avuto il tempo di riposare, e quindi è quasi ovvio che siamo stanchi spero solo di trovare un momento per riposare poco più avanti.

La moltiplicazione improvvisa del parasprite in un altro suo simile fece comprendere ai presenti la gravità della situazione. Il primo a muoversi, diventando molto serio nel frattempo, fu Sweet Heart, che si teletrasportò davanti al gruppo con addosso gli zaini sia suo che della sua compagna, urlando proprio a quest'ultima di seguirlo cantando per cercare di attirare i voraci esserini volanti.
La prima a seguire Sweet fu Cream Puff, che incitò i presenti confermando che l'idea dello stallone era valida e che si doveva fare un tentativo.
Convinta dai suoi due compagni di viaggio, Symphony cominciò una leggera corsa intonando una melodia, ma per via della stanchezza la sua andatura cominciò ad incespicare e si ritrovò a camminare. Sweet invece era corso avanti e stava stringendo i denti nonostante i primi tremolii alle gambe cominciassero a farsi strada. Cream sembrava la più fresca fra tutti, ma la sua resistenza non era fra le migliori. In fondo era una pasticcera, non un'atleta. Se avesse continuato a correre con quel ritmo si sarebbe presto stancata anche lei.

L'idea parve avere effetto. Perlomeno in parte. Il parasprite verde seguì Sweet Heart, attirato non dalla musica, ma dall'odore delle mele rimaste in uno degli zaini che lo stallone si stava portando dietro. L'altro invece, quello rosso, cominciò a svolazzare intorno a Symphony inebetito dalla melodia. Almeno sembrava che avessero il controllo degli esserini, ma non vi era ancora traccia di un luogo adatto per "scaricare" le fastidiose bestiole. Infatti i tre erano diretti verso una palude, non la Everfree Forest.

Dopo qualche minuto di corsa a perdifiato, lo skyline di Ponyville divenne ancora più sfumato fino a sparire quasi del tutto, mentre i pony corridori, Sweet e Cream, stavano per cedere per la fame, la stanchezza ed i crampi. Nonostante tutto però apparve ad un centinaio di metri a lato del sentiero una piccola ma folta chiazza di alberi che sembrava adatta al caso. Infatti in lontananza le montagne e la palude si stavano delineando sempre di più. Symphony era rimasta qualche decina di metri più indietro, trascinandosi dietro la pallina volante rossa. Ormai la sua voce si stava distorcendo per la mancanza di fiato. Dovevano liberarsi in fretta di quei cosi e continuare il loro viaggio.

Sweet Heart

Mentre sto andando avanti vedo che c’è, non molto distante da noi, una piccola, ma folta chiazza di alberi e dico con un aria seria:

“Guardate! Non manca molto!”

Mi guardo nuovamente dietro, non vedo più Ponyville in lontananza e tiro in sospiro di sollievo.

Ma noto che Symphony è rimasta indietro, non c’è la faceva più a camminare ed io non posso lasciarla lì.

In quel momento cambio di nuovo personalità, torno a essere il Sweet Heart dolce e premuroso.

Il mio sguardo passa da un espressione di serietà ad una di tristezza, per il fatto che Symphony fa fatica a camminare per colpa mia.
E dentro di me mi sento pervaso da i sentimenti di colpa per come mi sono comportato.

A bassa voce mi dico: "Non posso lasciarla li, non posso ignorare la sua sofferenza."

Usando la mia magia la sollevo, la porto sopra di me e la poggio delicatamente sulla mia schiena.

E le dico in modo dolce, quasi sussurrandolo:

“Continua a cantare che tra poco siamo arrivati…”

Io smetto di cantare e uso tutte le forze che mi rimangono per portare Symphony a quella piccola chiazza di alberi.

I miei zoccoli affondano leggermente nel terreno ad ogni passo, per il peso che sto portando, ma ciò non mi rallenta.

Lo sforzo è enorme, ma il fatto che lo faccio per lei mi spinge a non fermarmi; anche se il mio corpo è molto stanco, perché io so che ci riuscirò, poiché è l'amore verso di lei che mi da la forza per continuare, nonostante le difficoltà.

Symphony Heart

Sto cantando e sento dire a Sweety che manca poco, mi sporgo leggermente e vedo in lontananza una piccola zona fitta di alberi, ma purtroppo non credo di riuscire a raggiungerla.

Mi guardo dietro per essere certa che il Parasprite rosso mi stesse seguendo, ma comincia a mancarmi il fiato e faccio fatica a camminare.
Quando all’improvviso mi sento sollevare, guardo davanti e vedo che Sweety sta usando la sua magia per alzarmi.
Subito non ho capito cosa voleva fare, ma non ho posto resistenza perché mi fido di lui.

Lui mi ha portato sopra di se, e dopo che gentilmente Cream Puff ha preso le nostre borse, mi posa dolcemente sulla sua schiena.
Con una voce dolce e in modo quasi sussurrato mi dice di continuare a cantare.
In quel momento capisco due cose: Sweety è tornato a essere il pony dolce e premuroso che conosco e che amo; e che purtroppo è molto stanco, però ha deciso lo stesso di “sacrificarsi” per me.
Di certo dopo questo gesto non potevo stare lì a fare niente, ripresi immediatamente a cantare, ed il fatto che non dovevo camminare mi aiuta molto a cantare meglio.

Prendo fiato, e mi metto a cantare di nuovo la canzone che mi lega a Sweet Heart, lo faccio per incoraggiarlo in quello che sta facendo.
In quel momento, quando la mia soave voce echeggiava nell’aria, la gemma sulla mia collana s’illumina di nuovo facendo molta luce, che illumina sia Sweet Heart, sia me. In quel momento stavamo dimostrando a pieno il nostro amore. Però capisco anche che non siamo soli, perché in quel momento c’è con una pony di cui possiamo fidarci, anche se non la conosciamo molto bene.

La piccola chiazza arborea non era lontana, ma i tre viaggiatori stavano cominciando a sentire il peso dello sforzo.

Symphony, che era rimasta indietro, venne posata sulla schiena di Sweet proprio da quest ultimo, ma, se non fosse stato per l'aiuto tempestivo di Cream, che si accollò il peso degli zaini di tutti, la coppia sarebbe crollata a terra prima ancora di arrivare al limitare della boscaglia. Questa suddivisione dei pesi alleviò di poco la fatica dello stallone, che quindi arrancava meno vistosamente. Con molta probabilità, ora che veniva aiutato dalla giovane pasticcera, sarebbe riuscito ad arrivare a destinazione senza svenire, ma anche la giovane puledra, dato che era più abituata alla vita cittadina, non sarebbe durata molto con il peso degli zaini di tre pony sulla schiena. Anche Symphony, nonostante non avesse più bisogno di muoversi, stava cominciando ad esaurire il fiato e la gola si stava lentamente seccando.

Tutti e tre però tennero duro. Passo dopo passo, metro dopo metro, riuscirono ad arrivare proprio ad un paio di metri dal confine con la folta boscaglia. Quasi non si riusciva a vedere dentro da quanto era fitta e con molta probabilità qualunque equino che avesse avuto la malaugurata idea di avventurarcisi dentro sarebbe finito impigliato fra rami e rovi spinosi. I parasprites, ora che la canzone di Symphony stava cominciando a scemare per la stanchezza di lei, stavano cominciando a perdere interesse nella musica e mostrarono di essere più attratti dal contenuto commestibile che era contenuto in uno degli zaini sulla schiena di Cream.

I tre erano ormai quasi al collasso delle forze, ma mancava un ultimo sforzo per liberarsi definitivamente di quelle fastidiose e dannose palline colorate volanti.

Sweet Heart

Faccio fatica a respirare, sento le mie forze mancare, faccio gli ultimi passi e arrivo sul confine di quella boscaglia.
So che non c’è la faccio più, guardo Cream Puff e le dico “Grazie…”, dopo di che cado a terra facendo un tonfo e svengo.

Mentre sono svenuto sogno:
Mi risveglio a Ponyville di fianco a me ci sono, da un lato Symphony e dall’altra parte c’è Cream Puff
Davanti a me tutti i cittadini di Ponyville stanno facendo festa, io mi avvicino, ma appena sono vicino alla folla, tutti si fermano e mi guardano male.
Mi giro dietro e vedo Cream Puff e Symphony che se ne stanno andando, io le dico: “Aspettate!”
Ma Cream Puff mi risponde “Dovevi proteggermi e invece te ne sei andato. Codardo!”, dopo di ciò svanisce nel nulla.

E Symphony mi guarda e mi dice con le laccrime agli occhi: “E’ stato tutto uno sbaglio. Ti Odio!”, getta la sua collana verso di me, che cade davanti ai miei zoccoli, dopo di ciò anche Symphony svanisce nel nulla.

Mi rigiro verso la folla e vedo che sono tutti arrabiati, io indietreggio, ma inciampo sulla collana e cado.
Mentre sono a terra la folla si avvicina e poi si divide in due, lasciando un passaggio libero.
Da tutti quei pony esce un unicorno nero e si incammina verso me passando per quel passaggio, come se lo avessero fatto apposta per lui.

Appena mi arriva vicino riconosco bene chi è: “Black Heart! Tutto questo è colpa tua!”
Lui con calma mi risponde: “Colpa mia? Sbagliato!” e mentre mi gira attorno mi dice: “E’ solo colpa tua se hai fallito in un Semplice, Piccolo e Inutile compito che ti hanno assegnato. E’ solo colpa tua se hai perso l’amore per una cosa così patetica.”

Io in quel momento abbasso lo sguardo e rifletto su quello che ha detto.

Poi cerco di alzarmi di colpo, ma appena su, mi sento trascinare di nuovo a terra.
Guardo la collana di Symphony che è lì a terra davanti a me, e noto che la gemma è diventata nera e che crea un ombra che mi blocca a terra.
Io in quel momento abbasso lo sguardo e li urlo: “TU STAI MENTENDO!!! E’ TUTTA COLPA TUA MOSTRO!!!”
Lui si ferma davanti a me, con lo zoccolo mi alza la testa in modo che ci guardiamo negli occhi e mi dice: “Guarda che non siamo diversi io e te. Siamo la stessa cosa.”

Si allontana da me, dandomi le spalle, ma quando è leggermente più distante, si volta di scatto e mi lancia una sfera nera. Io provo a muovermi, ma non ci riesco.

La sfera mi colpisce e mi lancia in un posto che subito non riconosco, è una foresta, ma guardandomi intorno e vedendo dei frammneti di vetro nero immezzo agli alberi, capisco che posto è: “Qui è dove… tu sei apparso la prima volta!”
Lui sbuca dal nulla e passandomi di fianco mi dice: “Di nuovo sbagliato… Qui è dove io sono nato ed è dove tu tra poco sparirai!”
Fruga per un po’ tra i frammenti di vetro a terra e poi girandosi verso di me, mi mostra una pietra a forma di cuore e mi dice:“La ricordi questa…”
Si avvicina a me, ma io non riesco a muovermi sono bloccato a terra dal terrore.

Lui si abbassa verso di me e con il suo zoccolo freddo mi mette quella pietra sulla collana, il posto in cui doveva stare.
Appena la mise, fa una luce accecante, ma prima di essere abbagliato da quella luce, riesco a notare sul viso di Black Heart un inquetante sorriso.

Appena sparito quel bagliore mi ritrovo sempre in quella foresta, ma non c’è nessuno. Ad un certo punto lo specchio si ricompone e da lì escono i miei genitori, subito sono felicissimo di poterli rivedere. Ma appena mi avvicino, mia madre mi ferma con il suo zoccolo. Io subito rimango leggermente stupito, ma poi mi dicono: “Ci hai deluso figlio. Non meriti di stare con noi.”.
Passano oltre me e vanno verso una nebbia nera presente dietro di me. Io gli dico con le lacrime agli occhi: “Aspettate…Perché?”
Ma loro mi ignorano e spariscono nella nebbia, che si avvicina a me.
Io sono seduto a terra disperato, e quella nebbia mi avvolge.

Da dentro la nebbia sento una voce che mi dice: “Accettami. Non scappare, tanto ti troverò e noi diventeremo una cosa sola…”
Dopo queste parole alzo lo sguardo e vedo Black Heart con un paio di ali che mi sta volando in contro.
“E’ diventato un alicorno, ma come è possibile.”
Feci in tempo solo a dire queste parole e poi lui mi passo attraverso, come se fosse un fantasma.

Mi sento tutto freddo e i miei occhi si chiudono.

Intanto nel mondo reale sono ancora a terra svenuto.

Symphony Heart

Nonostante io non camminassi, faccio lo stesso a fatica a cantare. Guardando Cream Puff noto che si è messa a cantare per distrarre quei parasprite, che cercavano di entrare nello zaino di Sweety per prendere le due mele che ci sono rimaste.

Proprio quando siamo quasi arrivati Sweety cade a terra svenuto e, di conseguenza anch’io.

Subito mi preoccupo di lui e Cream Puff chiede cosa sta succedendo. Che crollasse a terra per la fatica è ancora accettabile, ma che sudi freddo decisamente non è normale, pensando dico ad alta voce: “Che centri quel Black Heart”

Ma poi penso che ci sono ancora quei due parasprite che ci stanno seguendo. Subito mi sembrarono carini ma ora sono la causa di tutto ciò, dentro di me sono leggermente arrabbiata, ma cerco lo stesso di mantenere la calma.
Vado da Cream Puff e prendo le due mele che abbiamo con noi, le mostro ai due parasprite e dicendoli “Le volete. Andate a prenderle.” Le lancio con tutta la forza che ho in quella fitta boscaglia.
Dopo di che, mi lascio cadere al suolo di fianco a Sweety, stanca, ma per fortuna ancora cosciente.

Ormai giunti al limitare della chiazza arborea, ai tre stanchi equini mancava un ultimo sforzo per liberarsi dei parasprites, ma, per la fatica, Sweet Heart crollò a terra e svenne, cominciando ad avere degli strani sogni. Cream Puff, alla vista dello stallone a terra, cedette al panico, chiedendo con insistenza quale fosse il problema. Symphony Heart, dopo aver appurato che il suo compagno non fosse in pericolo, si levò dalla schiena di quest ultimo e con le ultime forze in corpo si avvicinò agli zaini in groppa a Cream, ne estrasse le due mele rimanenti e le lanciò nel folto della boscaglia, incitando con tono di sfida le due creaturine volanti a seguirle per cercare di sbarazzarsi di loro una volta per tutte. Ella cadde quindi a terra accanto allo stallone.

Attratti dalle due mele come api sul miele, i due parasprites seguirono alacremente con lo sguardo la traiettoria parabolica delle mele in aria e videro che caddero ad una decina di metri abbondante nel bel mezzo di alberi e rovi. Incuranti della vegetazione proibitiva, le bestiole si fiondarono comunque nel punto in cui erano caduti i frutti, ma, una volta entrati nel groviglio di spine, non furono più in grado di uscirne nonostante i loro sforzi. Infatti, nonostante fossero di dimensioni ridotte, la fitta maglia di rami faceva filtrare addirittura pochi raggi di luce sul suolo di quella macchia arborea. Dopo qualche secondo di rumori sommessi ad indicare la loro lotta contro le spine, il silenzio calò infine sulla zona, interrotto solo dal fruscio del vento e dal lontano cinguettio di uccelli in volo.

Il sole aveva passato ormai il suo punto più alto nel cielo e le ore più calde della giornata cominciavano a pesare sulla fauna. La fame e la stanchezza dei tre viaggiatori avevano avuto il loro effetto sui tre viaggiatori, che ora si trovavano con la scorta alimentare molto ridotta a causa dell'uso fatto delle mele. Gli alberi al limitare della chiazza di vegetazione, offrirono però del ristoro alla calura per via dell'ombra che creavano. Anche la brezza leggera asciugò lentamente il sudore sul muso dei tre pony. Il riposo temporaneo fece riprendere i sensi a Sweet Heart, che però rimase sdraiato a terra per evitare altri sforzi improvvisi, mentre Symphony e Cream si sedettero e si godettero il ristoratore passare dei minuti.
Nonostante i muscoli si stessero riprendendo, la fame stava però ancora serpeggiando nel gruppo. Il viaggio tra l'altro non era ancora concluso e la strada non era breve da percorrere.

Sweet Heart

Apro gli occhi a fatica, me li strofino e la prima cosa che vedo è Symphony di fianco a me.

Ho freddo anche se dal clima non sembra che faccia freddo.

Sono sdraiato su un fianco, mi giro in modo da avere la pancia contro il terreno, ma non mi alzo, poiché sono ancora leggermente stanco, e mi sento debole.

Mi guardo intorno e vedo che non ci sono più i parasprite, quindi Cream Puff e Symphony devono aver risolto la cosa, ciò mi rassicura e tiro un sospiro di sollievo.

Però noto che sia Cream Puff, sia Symphony sono preoccupate, non so cosa fare, ma certamente sono proccupate per il fatto che sono svenuto.

Per alleviare un po’ questa tensione che si è venuta a creare, mi viene l’idea di mettermi a raccontare il sogno che ho fatto, di certo non può interessagli molto ciò che ho sognato, anche se so che non è un sogno normale poiché Black Heart è entrato nel mio sogno, tra me e lui c’è un legame speciale, di cui Symphony non è a conoscenza. Lei non sa cosa è accaduto il giorno che, malauguratamente, mi sono addentrato nell’Everfree forest da solo, ma di certo dopo quello che sto per raccontare mi chiederà qualcosa su quel giorno e io non mi farò problemi a raccontarglielo. E se Cream Puff sapesse il vero motivo per cui ci siamo trasferiti, potrebbe capire meglio perché io sono così iperprotettivo verso Symphony, però potrebbe anche preoccuparsi che Black Heart mi stia seguendo. Ma per quel che conosco di Black Heart, se lui ci stesse seguendo, non attaccherebbe mai nessuno eccetto me, ad eccezione che nessuno tenti di fermarlo. Quindi potrei sempre rassicurarla dicendole, che se Black Heart ci avesse attaccato, bastava che si fosse allontanata da me e non le farà niente, perché lui vuole solo me.

Dopo tutti quest pensieri, mi decido di raccontare il mio sogno, guardo Symphony e le dico, con un’aria leggermente scoccata:
“Symphony, mi farebbe piacere raccontarti il sogno che ho fatto mentre ero svenuto, perché non mi è sembrato un sogno come un altro, ma era molto strano. E mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Ed inoltre c’era Black Heart, ma a differenza di un sogno si è comportato come se fosse veramente li con me e…”

Abbasso lo sguardo “…poi devo dirti la verità su quel giorno che sono andato da solo nell’Everfree forest…”

Poi guardo Cream Puff e le dico “E se anche a te interessa sentilo, non mi dispiacerebbe, anzi mi farebbe piacere avere anche la tua opinione”

Symphony Heart

Guardo Sweety e vedo che ha aperto gli occhi, ciò mi rende più tranquilla e serena. Lui si gira e appena è sdraiato sulla pancia io mi avvicino e lo abbraccio dicendoli: “Ci hai fatto preoccupare”
Per adesso è tutto finito, possiamo stare un attimo tranquilli, ma non dobbiamo perdere tempo poiché il compito che ci hanno assegnato, non è ancora terminato.
Ma ora non devo pensare a ciò che faremo, devo pensare al fatto che siamo qui tranquilli e Sweety ha ripreso i sensi.
Cream Puff è così gentile che ci offre del miele, che ha creato lei con un suo incantesimo, io sorridendo le dico semplicemente “Grazie”, rimanendo affascinata dal quell’incantesimo. Poi Sweety ci chiede se siamo interessate a sentire il sogno che ha fatto mentre era svenuto, ma il modo in cui la detto e il fatto che ha detto che centrava Black Heart mi fa preoccupare leggermente.
Poi rivolgendosi a me mi dice anche che deve dirmi la verità su quel giorno in cui è andato nell’everfree forest da solo. Subito a quelle parole rimasi un attimo stupita, Sweety non ha mai detto una bugia e se la fatto ci sarà un motivo serio. Ma pensando anche al fatto che mentre lui racconta possiamo stare qui a recuperare le forze per il viaggio che ci aspetta ancora, gli rispondo “Mi farebbe piacere sapere di questo sogno e anche sapere che cosa è veramente successo quel giorno”

Sweet Heart

Guardo Cream Puff che con un incantesimo fa apparire del miele con un incantesimo, che mi affascina.
Dopo averne assaggiato un po' mi sento meglio e le dico “Grazie. E’ delizioso. E grazie per quello che stai facendo per noi. A volte mi sembra di essere inutile e solo di peso”
L’ultima frase l’ho detta pensando al sogno che ho fatto.

Dopo aver mangiato ancora un po’ di quel delizioso miele, mi metto a raccontare il sogno che ho fatto, senza tralasciare nessun dettaglio, ma soffermandomi leggermente sulla parte finale, quando dal cristallo nero escono i miei genitori e quando mi arriva addosso e mi passa attraverso Black Heart, versione alicorno.
Appena ho finito di raccontarlo guardo Symphony e le dico “Riguardo a quel giorno devi sapere che non sono andato da solo ma siamo andati insieme per capire cos'era successo, perché tu avevi visto cadere un grande cristallo nero e lì ho poi ho scoperto che quel cristallo conteneva un pony, quello che noi conosciamo come Black Heart. Lui mi attacco e quando lui stava per avere la meglio, tu mi hai protetto. E per questo ti ha colpito e il colpo ti deve aver fatto perdere la memoria.
Quindi io ti ho detto quella bugia, per evitare che ti preoccupassi troppo e per farti stare tranquilla, pensando di non rivederlo più. Ma dopo che ha attaccato il nostro villaggio e ci ha costretto ad andarcene, mi sembra giusto che tu sappia la verità…”

Dopo di ciò abbasso la testa e con le lacrime agli occhi dico “Non voglio mai più mentire…”