La cavalla non batté ciglio per tutto il tempo. I suoi occhi, che pur essendo fatti d’oro erano freddi ed affilati come la lama di un coltello, scrutavano con attenzione l’aspetto e le movenze degli estranei che avevano difronte, catturando ogni dettaglio ed informazione utile. I tre puledri erano onesti e sembravano almeno conoscere l’
educazione, ma era ancora troppo presto per consolarsi.
Avanzò lentamente verso di loro con un portamento da fare invidia alle dame più nobili. Man mano che la sua figura usciva dall’ombra, si rivolse pacatamente al giovane pony con la protesi di ferro:
«Non sono la bibliotecaria, ragazzo….» rispose, poi aggiunse:
«È un talento interessante il tuo. Ma non sei uno stambecco e gli scafali non sono rocce su cui puoi arrampicarti.»Lei non era di certo il tipo di pony che giudicava un libro esclusivamente dalla copertina, ma pensava fosse sciocco confonderla per qualcuno di simile. Gli indumenti che ella portava addosso non erano eleganti, né formali, né tipici a quelli del luogo. Erano vecchi, consumati, stracciati. La sua era una gonna di pelle e di cinture borchiate con i bordi a brandelli e pieni di polvere; la maglia col cappuccio dello stesso materiale ma del colore della carne cruda presentava macchie antiche che non andavano più via. Probabilmente, se i tre viaggiatori avessero avuto un occhio più acuto, avrebbero fatto caso alla terra fresca attorno ai suoi zoccoli. E se avessero inspirato profondamente avrebbero potuto sentire il profumo del muschio, della resina e del bosco nell’aria attorno alla sua figura.
E se si fosse trattato di pony più esperti, forse sarebbero persino stati capaci di percepire il suo potere magico.
«Tu sei diverso.» Disse ad un tratto, voltandosi verso il pony turchese.
«.. e anche lui.» aggiunse, spostando lo sguardo sul puledro nero come la notte, ed i sui occhi s’assottigliarono. Ora che era più vicina riusciva a percepirlo meglio. La loro energia.. c’era qualcosa che non tornava. Quei due non erano pony normali.
Annusò l’aria, in attesa di una reazione.
Disegno © Fran, design ispirato da
Morrigan, Dragon Age © Bioware