Griffinstone: Avventure, problemi e soldi, Role Moderata

La faccia assorta di Kessar si rifletteva sull'acqua cristallina del bicchiere in una macchia marrone che ricordava un dipinto d'arte moderna. L'Arion era rimasto ad ascoltare con interesse il discorso del gruppetto che si era seduto accanto al suo tavolo, chiedendosi quale fosse stato il motivo che aveva spinto Eona o Thalia a rivelarsi ai pony. Ingurgitò il resto del liquido, un calore gli avvolse la gola serpeggiando fino allo stomaco, decidendo che era meglio non intromettersi negli affari delle sorelle.
Sirta finalmente arrivò nel saloon e si afrettò a sedersi al tavolo con aria compiaciuta. Il pony marrone squadrò il grifone di fronte a sé: era una bella femmina color panna con due vispi occhi gialli e un ciuffo rosa che le scendeva fin sulle spalle. Il suo becco era corto e leggermente curvo. Scese con lo sguardo sulla schiena, forte e robusta e di un colore più scuro, per poi cadere sul sodo fondoschiena da leone.

"I vostri bagagli sono arrivati a destinazione."

"Spero non siano stati danneggiati."

Disse il pony mentre allungava una pesante e tintinnante sacca di juta all'interlocutrice. Sirta aprí la borsetta e il suo viso si illuminò di gioia alla vista di tutto quel denaro. Afferrò una moneta con la zampa, osservandola attentamente con i suoi occhi esperti. Poi la testò con un morso, confermando che si trattasse di oro vero.

"Ovvio, un cliente insoddisfatto è un cliente perso."

Ripose il pagamento legando i lacci alla propria cintura per poi volgere finalmente l'attenzione sui profondi occhi verdi di Kessar. Sapeva che il suo aspetto attuale non era altro che una facciata per nascondere chi fosse veramente. La prima volta che lo scoprì trasformarsi rimase sbalordita e impaurita. Poi fece capolino la curiosità verso quella strana creatura. Infine un interesse più primordiale. I maschi di Griffinstone erano diventati troppo noiosi, sempre a parlare di soldi e a pavoneggiarsi di imprese mai compiute. L'arrivo dello straniero aveva riacceso un'emozione in lei che non provava da tempo. Un calore e un brivido che le invasero il corpo e la mente fin nelle regioni più private. Si ritrovò istintivamente ad accarezzare i polpacci dello stallone con la propria caviglia, tastando i muscoli allenati con i suoi polpastrelli. Non le importava il fatto di essere in bella mostra. Anzi, la eccitava ancora di più.
Il pony la lasciò fare, guardandola con fare divertito e interessato. Poi si alzò e le si avvicinò da dietro. Lei non si mosse, aspettando di sentire il muso sfiorare il suo. La toccò leggermente con le labbra, soffiandole tra le piume del collo mentre le sfuggiva un muto sussulto che la lasciò senza fiato. Chiuse gli occhi e si girò verso lo stallone, cercando con il becco il suo viso. Ma l'Arion si era già allontanato, lasciando la poveretta sola con un innato bacio. Il pony marrone fece lo slalom tra i tavoli occupati, lanciando un'occhiata veloce al gruppo di David per poi avvicinarsi al bancone e fare un'ultima ordinazione mentre il grifone lo guardava con un'espressione delusa sul volto. La cameriera, un altro grifone da un colore più rosato, la raggiunse poco dopo, portando sul vassoio un'intera bottiglia di Brandy qualità oro.

"Bello spettacolo che hai dato."

Esclamò mentre posava il Brandy e un bicchiere pulito accanto all'amica color panna.

"Avrei sperato in un fine serata felice. Mi accontenterò di questo..."

La cameriera la salutò con un cenno, lasciandola affogare la delusione in quella costosissima bottiglia di liquore. Si avvicinò quindi al tavolo affianco, alzando il proprio taccuino per prendere le ordinazioni dei tre pony.

"Cosa prendete ragazzi?"

Non credo esista in italiano ma userò grifona per riferirmi ai personaggi di sesso femminile.

Sirta impiegò qualche secondo per mettere a fuoco il pony turchese che le si era appena seduto davanti. L’alcool e il suo metabolismo non andavano affatto d’accordo e il suo cervello aveva già iniziato a lanciarle dei segnali di stop dopo il primo bicchiere. Ma la grifona decise di ignorare gli avvertimenti, un po’ per sfogare la sua delusione e un po’ per festeggiare il successo dell'ultimo lavoro che finalmente le permetteva di andarsene da quella città decrepita.
Si accarezzò il becco con gli artigli, guardando l’interlocutore di fronte a sé, e poi si sporse da un lato del tavolo per osservare il fianco vuoto di David.

“Non hai molta esperienza con il sesso femminile, vero?”

Chiese mentre si riempiva nuovamente il bicchiere con il costoso Brandy gentilmente offerto dallo stallone marrone. Mandò giù un piccolo sorso, scrollando la testa quando l’acqua di fuoco le scese nella gola.

“Oppure la vostra cultura non prevede le toccate e fuga.”

Portò il peso all’indietro, poggiando tutto il suo corpo sullo schienale della sedia e accavallando le zampe da leone.

“Ma non credo che i miei problemi ti interessino. Il mio nome è Sirta e sono…”

Si fermò, lasciando la frase a metà e incurvando il becco in un sorriso soddisfatto.

“Ero una trasportatrice per una ditta di Griffinstone. Come posso aiutarti?”

~~~

La grifona rosa si portò una mano sulla fronte, scusandosi con il pony per non essersi ricordata di portare il menù.

“Scusami ma è da tempo che non ce lo chiedono. I clienti alla fine sono sempre gli stessi.”

Porse un vecchio foglio plastificato a Death girandoglielo sulla pagina tradotta per i turisti. Il menù era semplice: era suddiviso in tre categorie per i tipi di drink, a sinistra vi erano i nomi delle bevande con i relativi ingredienti e a destra il loro prezzo espresso in bits.

CLASSICI

• Alicorniri – Tequila, lime, fragola, mango e banana – 6B
• Ponitas – Tequila, lime, fragola e banana – 6B
• Griffonjito – Rum, zucchero, lime e menta – 6B

SPECIALI

• Dirty lemonade – Rum scuro, limoncello, succo di limone e salsa habanero – 7,5B
• Carajillo – Caffè, brandy o whisky o rum o cognac – 8B
• Aperol Spritz – vino bianco, bitter e acqua frizzante – 8B

NON ALCOLICI

• Drink Leggeri – 3B
• Acqua in bottiglia – 2B
• Limonata – 3,5B
• The – 3,5B

Sulla destra del foglio vi era disegnata una grande bottiglia di birra al cui interno vi erano stati stampati alcuni marchi famosi. Sul fondo della bottiglia vi era un grosso 4 con una B a fianco.

“Ti lascio qualche minuto per decidere.”

La cameriera si congedò, spostandosi agli altri tavoli per servire i clienti.

~~~

Il pony marrone non era andato molto lontano; quando Dragon uscì dalla taverna lui stava proseguendo a passo lento verso l’uscita della città. Non sarebbe stato difficile seguirlo visto che lo straniero torreggiava perfino i grifoni più alti e l'odore che emanava, anche se debole, gli provocava un leggero prurito al naso.

La grifona scrisse l’ordinazione di Death sul suo taccuino e si allontanò. Si fermò ad altri tre tavoli, raccogliendo i bicchieri ormai vuoti sul suo vassoio e formando una strana torre pendente di vetro. Si avvicinò al bancone e lasciò il vassoio con i bicchieri sporchi su di esso, poi ne prese una nuovo e vi ci poggiò sopra un bicchiere pieno d’acqua fresca e una piccola bottiglietta trasparente. Passò in rassegna le bottiglie di liquori per cercare il Brandy richiesto, constatando che l’ultima bottiglia era quella servita al tavolo di Sirta.
Ritornò quindi dal pony nero e posò l’acqua nel bicchiere e quella rimasta dentro la bottiglietta sul tavolo.

“Ecco qui la tua acqua. Purtroppo abbiamo appena finito il Brandy, mi dispiace.”

Si congedò nuovamente dal tavolo con un lieve inchino per correre ad accogliere due clienti che erano appena entrati.

~~~

Sirta guardò il pony turchese con un mezzo sorriso stampato sul becco.

“Se ti interessa questo liquore te lo posso lasciare. Io ne ho bevuto già abbastanza.”

Si lasciò sfuggire un piccolo risolino mentre sigillava la bottiglia con il tappo. Si alzò dal tavolo e si avvicinò a David per posargli la bottiglia davanti al muso. Lo guardò per qualche secondo in silenzio, in piedi, e poi volse gli occhi verso all’amico tutto nero.

“Mi sembrate dei bravi pony. Non ho idea di cosa siate venuti a fare in questa città abbandonata nè voglio saperlo. State attenti a quali compagnie scegliete, o a chi parlate. La cordialità è un termine caduto in disuso in questi tempi.”

Diede una leggera patta sulla spalla al pony turchese.

“Meno sapete su di lui meglio è.”

Mosse qualche passo verso l’uscita, fermandosi sull’uscio della taverna.

“Benvenuti a Griffinstone, pony.”

Fece per poi scomparire dalla visuale dei due.

~~~

Kessar si muoveva lentamente tra le stradine di Griffinstone. Non aveva fretta e per una volta aveva deciso di prendere la via panoramica per i monti Ala Bianca. Si accorse solo all’ultimo del piccolo pegaso blu e bianco che lo affiancò.
Solo dopo essere uscito alla luce del sole Dragon poteva vedere bene l’aspetto fisico del pony. Era uno stallone della terra alto due teste in più di lui, di un marrone scuro che ricordava molto la terra bruciata. Il suo crine, se così si poteva chiamare, era composto da una serie di trecce che formavano degli ampi e ben curati rasta neri, lo stesso per la coda. I suoi occhi erano più piccoli, di un verde intenso che non degnarono di uno sguardo la sua presenza nemmeno per un attimo. Il fianco dello stallone era vuoto.

“Non credo proprio. E se così fosse tienili pure, a me non servono.”

La sua voce aveva una nota leggermente seccata ma non vi era alcun tono aggressivo. Non era comunque dell’umore per iniziare una conversazione, soprattutto con un pony sconosciuto.


Shadow è ritornato e dal prossimo turno sarà lui a moderarvi, continuando la storia originale. Grazie per esservi intrattenuti con me.

Edited by DerpyCobra - 18/8/2015, 12:14

All'improvviso la porta del locale sbatté con forza, alcuni grifoni che si trovavano nelle vicinanze girarono la testa verso la fonte del rumore per poi riprendere le loro mansioni, ed un grifone dalle piume color rame entrò tenendosi un fianco con una zampa, sul volto era dipinta un espressione di puro dolore, la sua ala destra era piegata in maniera innaturale. Il grifoni si avvicinò al bancone emettendo sbuffi di dolore ad ogni passo e disse-Hey Sirta... Non che avresti qualcosa di Fort...- non finàla frase e cadde a terra svenuto, la zampa con cui si teneva il petto ricadde di lato rivelando una ferita abbastanza profonda da cui sgorgava sangue -Oh mio.. PHASH!- Sirta scavalcò il bancone e si avvicinò al grifone a terra -PHASH! PHASH! Qualcuno lo aiuti!- un paio di grifoni distolsero lo sguardo dal concittadino inorriditi da come era ridotto, un altro che aveva bevuto troppo alla vista del sangue emise un paio di conati di vomito per poi correre fuori dal locale per rimettere. Un altro grifone entrò di corsa nel locale fermandosi vicino a Phash, aveva le piume della testa completamente bianche mentre quelle del corpo erano leggermente grigiastre -C****!- esclamó lui guardando la ferita del compagno -Aligor che é successo?!!?- chiese Sirta quasi urlandoglielo in faccia -Non é il momento dannazione!- urlò lui di rimando - TU!- punto un dito aquilino verso David -Non so chi sei ma potresti fare qualcosa per aiutarlo? Sei magico no?