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| David Lovegood
David ascoltò quello che aveva da dire l'amico, e quindi aprì gli occhi e volle rispondere alla sua affermazione.
"Le stelle non sono scomparse dal cielo. Sono ancora lì. Semplicemente la luce del sole le copre nascondendone la vista. Nel mondo da cui provengo è specificato questo. Infatti da dove provengo non riesci a vedere tutte le stelle di notte nel caso ti trovi nelle grandi città, proprio a causa delle luci di essa. Questa cosa, nel mondo degli umani, è chiamata inquinamento da luce. Comunque no. Non è che la gente non ama la notte. Semplicemente uno ha bisogno di dormire per riposarsi e recuperare energia, e sia per gli umani che per i pony quel bisogno lo si sente durante la notte. Non per questo uno la disprezza. La paura del buio può essere associata alla paura dell'ignoto e a quel che non conosci. E la notte ha di certo i suoi momenti positivi. Infatti mi ricordo... ricordo... ricordo..."
David si sentì bloccato e si alzò di scatto massaggiandosi la testa come se sentisse un certo fastidio. Quel discorso era come se avesse risvegliato in lui uno dei suoi ricordi personali. Ma era ancora nascosto e cercava di afferrarlo con grande fatica. Alla fine, come se qualcosa si fosse sbloccato, riuscì a prenderlo, anche se solo in parte. Come se nel muro della sua mente si fosse formata una crepa
"Ricordo che quando ero piccolo di notte mi piaceva sentire il verso dei grilli. Era così rilassante. E poi c'era un posto, anche se non mi ricordo dove, in cui rimanevo sveglio la notte ad aspettare l'arrivo delle lucciole. Erano così belle. Mi sembravano delle stelle che fossero scese dal cielo per giocare sulla terra. Ma poi un giorno, non so come e perché, sono spariti. Niente più grilli, e niente più lucciole. "
Le parole gli uscirono in maniera meccanica e fluida, e l'espressione di David era un po' stranita mentre le diceva. Come se fosse in una specie di trance. Quel ricordo purtroppo era incompleto. Non ricordava dove fosse quel posto pieno di lucciole, e quando i grilli avessero smesso di fare il loro verso. Però ricordava le emozioni. Ed erano piacevoli. L'ingenuità e la gioia di quando era piccolo. I ricordi ed i rimpianti di un'infanzia che ormai era finita.
Edited by l.pallad - 27/11/2015, 15:28
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