Serendipity, Quest, moderata

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Dear Fran
CAT_IMG Posted on 21/11/2015, 21:33     +1   -1




Serendipity
Lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a che vedere con quanto ci si proponeva di trovare. L’attitudine a fare scoperte fortunate e impreviste. Da Serendip, antico nome Arabo di Ceylon; il significato trae origine dalla fiaba Persiana “I tre principi di Serendip”, nella quale gli eroi protagonisti posseggono il dono naturale di trovare cose di valore non cercate.




Finalmente quell'assurda situazione stava prendendo una svolta "migliore". Night Shade non poteva esserne più grata, specialmente ora che non aveva tutti quegli occhi puntati addosso. Salutò Anton con un cenno del capo, ancora leggermente stizzita nei suoi confronti (e lui - il maledetto - se la rideva, tanto per cambiare), e osservò il quartetto di giovani riunirsi e scambiarsi alcune parole. Due di loro già si conoscevano, annotò la giumenta cerulea, ed entrambi sembravano aver un interesse in comune. Il suo sguardo annoiato si posò per pochi istanti sulla figura della puledra Larissa e sbuffò guardando un punto impreciso davanti a sé. Maschi.
Sarebbe stato saggio da parte loro non dare troppo nell'occhio: le femmine si accorgono prima di certe cose - anche se non hanno il romanticismo nel sangue.

La più giovane del gruppo, una puledrina dal manto grigio e il crine rosa, si era allontanata brevemente per parlare con una pony poco distante da dove si trovava il loro gruppo. In meno di un minuto aveva già fatto ritorno, chiedendo quale fosse la mossa successiva. L'altro pony dal manto grigio e il crine blu invece sembrava esser stato preso alla sprovvista, ma recuperò in breve tempo la sua compostezza scherzandoci su. In generale sembravano tutti pronti e in attesa di "ordini" - tranne il pony dal manto nero e gli occhi rossi.

«Allora come avrai notato sono mancante di una parte del mio corpo» davvero? «ora la protesi che la sostituisce necessita riparazioni e non posso cominciare il viaggio prima di ciò. Conosci un buon fabbro qui a Canterlot?»

"Già a darci del "tu", uh?"

«Certamente... in realtà ne puoi trovare due: c'è "L'Arte del Ferro" nel distretto della città alta e "Forgeron" in quella bassa, proprio giù da quella strada. Non c'è tanta differenza nei prezzi, ma a ogni modo... dì che ti mando io, così si sbrigano e magari ti fanno uno sconto.»

Night Shade si rivolse poi a tutto il gruppo, schiarendosi la voce prima di cominciare il discorso.

«Prima di iniziare qualsiasi cosa, è giusto mettere in chiaro un paio di punti. Il primo è: no, non sono fuori di testa. Sì, sì, ho visto gli sguardi preoccupati e vedo anche lo scetticismo ma posso assicurarvi che non soffro di malattie mentali. No, tranquilli non mi offendo. Secondo punto: non ho alcuna intenzione di approfittare del vostro tempo e della vostra gentilezza con disonestà. Sarete ricompensati per quello che farete. Diciamo di venticinque Bits d'oro all'ora. Se avete domande fatemele pure, ma prima presentiamoci come si deve. Mi chiamo Night Shade, piacere di conoscervi.»





Short reply is short. Purtroppo non ho molto tempo a disposizione e nei prossimi giorni probabilmente ne avrò anche meno. Unica cosa da annotare, un coniglio per Elena: cerca di mettere i dialoghi fra virgolette o trattini vari per staccarli dal resto del testo. Purtroppo il corsivo da solo non aiuta molto e si rischia di far confusione.
Alla prossima!

ps: non ho assolutamente idea di quanto equivalga la somma "25 Bits" in euro. ho provato a cercare qualcosa sulla wiki ma davvero, non ne ho idea. i soldi dei pony non hanno alcun senso. LOL

pps: io comunque faccio fatica a ricordarmi di tutti i piggì rega, quindi facciamo una bella cosa: alla fine di ogni post, ognuno di voi mette un'immagine del proprio personaggio. così non divento scema ad andarmi a cercare le schede. >_<


(Miranda) NightShade, unicorno, 24 anni.
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Edited by Dear Fran - 13/2/2016, 19:39
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2015, 22:08     +1   -1
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Il tuo viaggio non avrà un lieto fine. Non puoi mutare il tuo destino, nessun uomo può

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Dafirmal



Finalmente l'artista Night Shade sembrava essersi calmata e la folla ormai diradata.
Mentre il suo collega di lavoro se ne andava, la nostra "compagna" più giovane, se già potevamo definirci così, si era assentata un attimo per raggiungere una sua amica o più probabilmente una sua familiare.
Tornò pochi istanti.

Il primo a rivolgere la parola a Dafirmal fu proprio il vecchio amico Dervin.
"Oh ben ritrovato, vorrei dire chi non muore si rivede ma è una frase alquanto pessimista secondo il mio punto di vista."
Non aspettandosi un approccio cosi diretto si limitò a sorridere facendo un cenno col capo in segno di risposta, cercando di rimanere poco sorpreso.

Subito dopo Dervin si rivolse a Larissa chiedendogli di accompagnarla da un fabbro per poter riparare la sua protesi danneggiata, il nostro amico non era nelle condizioni di affrontare il viaggio quindi chiese l'ubicazione di qualche fabbro a Shade.

«Allora come avrai notato sono mancante di una parte del mio corpo,ora la protesi che la sostituisce necessita riparazioni e non posso cominciare il viaggio prima di ciò. Conosci un buon fabbro qui a Canterlot?»

Dafirmal, ricordandosi dell'avvenimento accaduto alla Everfree Forest chiese in modo da farsi sentire solo da Dervin:

«Non ricordo il momento in cui la Cockatrice ti abbia colpito la protesi quella notte, o forse era cosi già da prima? se così, hai affrontato un combattimento senza problemi e ora hai bisogno di riparazioni per un viaggio?...chiedo per curiosità.

Nel momento esatto in cui Dafirmal espresse i suoi dubbi al vecchio amico, l'artista rispose alla domanda
«Certamente... in realtà ne puoi trovare due: c'è "L'Arte del Ferro" nel distretto della città alta e "Forgeron" in quella bassa, proprio giù da quella strada. Non c'è tanta differenza nei prezzi, ma a ogni modo... dì che ti mando io, così si sbrigano e magari ti fanno uno sconto.»

Night Shade si rivolse poi a a tutti noi, schiarendosi la voce prima di cominciare il discorso, forse per il maldigola causato da tutte quelle grida.
-Ammirevole, corde vocali ancora intatte.-

«Prima di iniziare qualsiasi cosa, è giusto mettere in chiaro un paio di punti. Il primo è: no, non sono fuori di testa. Sì, sì, ho visto gli sguardi preoccupati e vedo anche lo scetticismo ma posso assicurarvi che non soffro di malattie mentali. No, tranquilli non mi offendo.
-ne siamo sicuri?-
Secondo punto: non ho alcuna intenzione di approfittare del vostro tempo e della vostra gentilezza con disonestà. Sarete ricompensati per quello che farete. Diciamo di venticinque Bits d'oro all'ora. Se avete domande fatemele pure, ma prima presentiamoci come si deve. Mi chiamo Night Shade, piacere di conoscervi.

«Dafirmal».
 
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PinoChef
CAT_IMG Posted on 25/11/2015, 19:22     +1   -1




Larissa Wahlfreiheit / Talvisota


Parlato-Pensato Talvisota è il cognome falso con cui viaggia.

"Le andrebbe di accompagnarmi alla ricerca di un fabbro per la riparazione della mia protesi? Ne sarei onorato."
Se già da prima Dervin non era parso un poco lusinghiero, ora se ne poteva avvertire una certa conferma con tutti questi "Onori", considerando anche l'uso nelle sue parole del lei riservato solo a Larissa. Ma ella non rimase tanto colpita quanto nel dover rivedere la sua abitudine ad essere sempre evitata.
Ma la realtà era che la domanda quasi parve retorica, chi avrebbe mai rifiutato d'aiutare un individuo mancante di una gamba? Bisognerebbe proprio essere maligni, per non dir di peggio, e decisamente non era il caso. Gli diede una rapida rimirata dunque, con più concentrazione, notando questa volta anche una placca in metallo al posto del cutie mark ed una cicatrice ad uno dei due occhi rossi, una delle poche cose oltre la parte bianca della criniera a distinguerlo dallo scuro manto, tutto ciò gli donava un'aria risoluta quanto da probabile meschino o scalognato.

"Si, mi ispirerebbe più fiducia un individuo con su scritto 'pericolo' sul proprio fianco, poverino però...lo affianco dal lato della protesi...per sicurezza...no cosi apparirei scortese...d'altro canto gli darei troppa fiducia...va bene, l'importante è essere gentili." E cosi fece.

"Dai Larissa lasciati un pò andare da queste preoccupazioni, sei sempre rimasta sola per tutto il tempo..."

Magari dietro questo signore cosi dubbio potrebbe nascondersi tutt'altra persona, ma ciò non lo si poteva ancora verificare.
Larissa rispose quindi un pò titubante, sempre più turbata.
"Si...incamminiamoci..."
C'erano 2 forge a Canterlot "L'Arte del Ferro nel distretto della città alta e Forgeron in quella bassa."
Si fece austera in volto e disse: "Se vorreste seguirci anche voi a me non cambia nulla, anche se forse in due ci sbrighiamo prima. " Si rivolse poi a Dervin "Scelga il luogo che più v'ispira."
Prima che potessimo partire o compiere altre azioni, l'artista fece chiarezza su due punti: primo non soffriva di malattie mentali e secondo ci avrebbe pagati, quest'ultima notizia non fece altro che storcere il naso a Larissa che non era certo intervenuta per ricevere un compenso, ma ora era decisamente l'ultimo dei suoi pensieri. Chiese inoltre di presentarci "Ancora?!" e tentando d'evitare un nuovo sbaglio, prendendo spunto da Dafirmal la giumenta proferi solo il suo nome:
"Larissa...io comunque non ho pensato un solo istante che lei possedesse un qualsivoglia malanno, le giuro! Non mi permetterei mai di giungere a tale conclusione." Aggiunse infine col sorriso ed un tono di voce sereno: "Si rilassi pure."

Leggimi!
Richi se il tuo pg si sposta Larissa ti seguirà.



Edited by PinoChef - 15/12/2015, 19:24
 
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Elena Di Sabatino
CAT_IMG Posted on 25/11/2015, 21:15     +1   -1




Ellen Mizuro
Parlato pensato


Grazie a Celestia, Night Shade sembrava essersi calmata, ed Ellen poté tirare un sospiro di sollievo. Ma prima che potesse dire qualcosa, il pony grigio/nero si era rivolto all'artista dicendo

CITAZIONE
Allora come avrai notato sono mancante di una parte del mio corpo,ora la protesi che la sostituisce necessita riparazioni e non posso cominciare il viaggio prima di ciò. Conosci un buon fabbro qui a Canterlot?

"In effetti quella protesi ha proprio bisogno di una sistemata, sembra mezza scassata. Chissà cosa gli è successo " Aveva combattuto? non le sembrava un tipo molto da combattimento, però da come era messo poteva essere. Però un pony così giovane che già ha quelle mutilazioni forse provocate da un battaglia, anche quello che era capitato a lei sembrava nulla: alla puledra mancava un orecchio, a lui la gamba, il cutie mark e aveva anche una cicatrice sull'occhio, doveva essere stato difficile per lui; Ellen ricordò con dispiacere il periodo che aveva passato ad abituarsi alla mancanza dell'orecchio (a quella della mamma), mentre Night Shade disse allo stallone di due Fabbri che conosceva e che potevano fargli uno sconto, se diceva di venire in sua vece. Intanto il bel pony con gli occhi blu aveva cominciato a sussurragli qualcosa, sembrava si conoscessero già, visto che prima l'altro lo aveva salutato. Night Shade disse poi:

CITAZIONE
Prima di iniziare qualsiasi cosa, è giusto mettere in chiaro un paio di punti. Il primo è: no, non sono fuori di testa. Sì, sì, ho visto gli sguardi preoccupati e vedo anche lo scetticismo ma posso assicurarvi che non soffro di malattie mentali. No, tranquilli non mi offendo.

Ellen non era molto sicura su questo punto: di solito chi impazzisce è l'ultimo pony che se ne accorge
CITAZIONE
Secondo punto: non ho alcuna intenzione di approfittare del vostro tempo e della vostra gentilezza con disonestà. Sarete ricompensati per quello che farete. Diciamo di venticinque Bits d'oro all'ora. Se avete domande fatemele pure, ma prima presentiamoci come si deve. Mi chiamo Night Shade, piacere di conoscervi.

Il pony con gli occhi blu si presentò come Dafirmal (Ellen si impose di ricordarsi il suo nome), mentre la giumenta bianca come Larissa. A questo punto mancava solo lei:

- Mi chiamo Ellen e prima che possiate chiamarmi "ragazzina", "mia piccola pony", "piccina", "piccoletta", "mocciosa" o qualsiasi altro modo in cui chiamate i puledrini, sappiate che ho 16 anni; non 14; non 12; e nemmeno 10! - La giovane ripensò con rabbia quando qualcuno, neanche un anno prima, l'aveva scambiata per una puledra di 10 anni (Aveva urlato così forte che aveva scheggiato un vetro della finestra) dopo di che proseguì - Comunque, signorina Shade, io avrei delle domande da farle: che tipo di colore è lo Shamirro? cioè è un colore caldo o freddo? è una graduazione di un colore o è un colore a se stante? - Forse avrebbe colpito a qualcuno la sua curiosità, ma doveva capirne di più, così che avrebbe capito tutti cosa cercare con esattezza.

Edited by Elena Di Sabatino - 20/12/2015, 00:06
 
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richipivot
CAT_IMG Posted on 29/11/2015, 20:06     +1   -1




Dervin

A quanto pare si, è di Canterlot, o almeno così mi sembra. Conosce due fabbri forse personalmente quindi presumo sia di queste parti. Comunque sia devo andare da uno dei due al più presto, sta cominciando anche a darmi fastidio oltre che ad essere rumorosa. Potrei anche farmi dare una sistemata alla lama, magari farla affilare o pulire. Ascolto con attenzione ciò che dice l'artista e vengo a sapere del costo. Dovrei avere abbastanza monete per poter pagare il fabbro, almeno spero.
Larissa intanto ha accettato il mio invito, me lo aspettavo.

"Nessuno è in grado di resistere al fascino del nero."

Tutto ad un tratto decido di cambiare il mio atteggiamento, se prima ero un gentilpony di altri tempi ora sono un freddo e introverso assassino.

"Si ma.....perchè?"
"Boh.....mi ero stufato di fare così."
"Si ricordati che ti sei presentato a tutti in un modo, non passare subito per un matto."
"Lascia fare."

Ringrazio Shade chinando il capo e mi accingo a muovermi. Giro il capo e sento lei farfugliare qualcosa riguardo al non essere matta e ancora alle presentazioni.

'Esticazzi."

Sto per cominciare a camminare quando Dafirmal mi ferma e mi chiede come ho fatto a combattere con la protesi rotta e come mai mi serve ora una riparazione.
Io con voce seria e profonda.

"In quella battaglia la mia protesi era già compromessa, ma ho dato comunque il massimo delle mie forze e ho resistito. Ora però necessito riparazioni."

Mi volto verso Larissa e con un tono rassicurante e normale

"La ringrazio di aver accettato, ora possiamo procedere."

La piccola puledrina intanto ha detto qualcosa riguardo alla sua età, al fatto di non osare a darle meno anni eccetera eccetera. Quindi qui ripeto "Esticazzi". Più la sento parlare più mi viene voglia di estrarre la lama e conficcargliela tra gli occhi e non me ne importa nulla del fatto che è ancora minorenne. L'unica differenza che fa è il fatto di dover preparare una fossa più piccola o un pentolone con meno acqua.
Cominciamo a camminare quando mi accorgo di aver commesso un errore. Non ho ancora scelto il fabbro da cui andare.

"Allora allora aveva detto l'arte del ferro nella città alta e? Cazzo non mi ricordo l'altro. Fa niente andiamo a L'arte del ferro, sembra più tonante come nome."

Comincio allora a dirigermi verso la città alta alla ricerca di questo fabbro. Nel cammino non rivolgo parola a Larissa per pochi semplici motivi; non ho molta voglia di parlare, non voglio sembrare pressante, potrei darle fastidio e anche perchè il segreto della conquista è lasciare parlare prima le signore. Lascerò che tutto accada naturalmente. Per la durata del viaggio mantengo la testa alta, lo sguardo sicuro, provocatorio e determinato.

 
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Dear Fran
CAT_IMG Posted on 9/12/2015, 23:45     +1   -1




Serendipity
Lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a che vedere con quanto ci si proponeva di trovare. L’attitudine a fare scoperte fortunate e impreviste. Da Serendip, antico nome Arabo di Ceylon; il significato trae origine dalla fiaba Persiana “I tre principi di Serendip”, nella quale gli eroi protagonisti posseggono il dono naturale di trovare cose di valore non cercate.




Oh ma per l'amor degli Antichi Dei.

Questo avrebbero sentito i presenti, se Night Shade avesse voluto dare voce ai suoi pensieri.
A infastidirla non fu tanto il breve sguardo indifferente e scettico di Darfimal sul suo discorso riguardo alla sanità mentale. O quello leggermente infastidito di Larissa quando dovette ripresentarsi. Tutto ciò poteva anche starci. E per carità, lei stessa fino a pochi momenti prima aveva il fumo che le usciva dalle orecchie, quindi non poteva biasimarli.

Ma l'altro? Quel pony nero come il catrame e gli occhi color sangue? Si era limitato a ringraziarla con un piccolo cenno del capo e poi senza dire più niente girò i tacchi andando per la sua strada, ignorando bellamente il resto del discorso con un'alzata di spalle. Night Shade lo osservò con occhi stretti a due fessure, quasi come a volerlo incenerire sul posto. Poteva quasi percepire cosa stava passando per la testa di quel giovane stallone e la cosa, se possibile, la irritò ancor di più.

"Piccolo screanzato, ritiro tutto quello che ho pensato prima: begli occhi un paio di palle" pensò, lasciandosi andare al suo lato rustico. E un istante dopo si rimproverò, cercando di auto-imporsi a una linea di pensiero più razionale e civile: era ancora presto per farsi delle opinioni sul suo conto. Magari aveva avuto una giornataccia pure lui.

Intanto però Larissa pareva tesa nel rispondere all'unicorno nero. E la parte testarda di Night Shade ne fu quasi contenta, perché ciò dimostrava che il suo istinto doveva ancora imparare a deluderla. A questo punto doveva solo sperare che gli occhi non fossero lo specchio dell'anima, perché se quel detto era vero, allora si sarebbe dovuta aspettare qualche sorpresina da quel pony poco educato.

Darfimal comunque era stato chiaro: non avrebbe lasciato quei due da soli, per questo Night Shade si sentì sollevata e un poco meno in pensiero per Larissa.

In seguito fu la voce di Ellen a catturare la sua attenzione.

« Mi chiamo Ellen e prima che possiate chiamarmi "ragazzina", "mia piccola pony", "piccina", "piccoletta", "mocciosa" o qualsiasi altro modo in cui chiamate i puledrini, sappiate che ho 16 anni; non 14; non 12; e nemmeno 10! »

"Huh, che caratterino" fu il suo primo pensiero. E sorrise mentre squadrava divertita la pony dal manto grigio.

« Comunque, signorina Shade, io avrei delle domande da farle: che tipo di colore è lo Shamirro? cioè è un colore caldo o freddo? è una graduazione di un colore o è un colore a se stante? »

Ellen sembrava notevolmente più interessata all'argomento rispetto al resto dei compagni di squadra e Night Shade ne fu segretamente compiaciuta.

« Fufufu, messaggio ricevuto. Hai un bel temperamento. Non mi dispiace però, sai? È rinfrescante. Non farti problemi, dammi pure del tu » rispose Night Shade, già visivamente più rilassata di prima.

« È un ottima domanda quella che mi poni. In effetti, lo shamirro è un colore talmente particolare, raro e costoso che non si vede spesso in giro. Veniva usato in antichità nei vecchi templi di religioni antiche e successivamente dalle famiglie più nobili che potevano permetterselo. È un materiale discretamente versatile... e non ha una tonalità propria. Sì, è questo il bello. Cambia colore, e lo fa in modo anche abbastanza ignoto. Cambia colore dal giorno alla notte mantenendo sempre però quel velo perlato che puoi trovare anche nelle ostriche. Ogni ora ha una tonalità diversa, ma ciò che ha impressionato tutti i pony fino ad oggi è che sembra rispecchiare i colori delle chiome delle Principesse. Per questo alcuni lo chiamano anche il "Vello della Principessa". E a me serve proprio come tributo alle nostre Sovrane nel lavoro che sto svolgendo.»




*sbuca fuori con la testa da un buco nel terreno*
*sguardo tonnato e voce da Adele*
Hello, it's me. *cough*
Ciao belli. Scusate il ritardo.
Ho avuto da fare.
Impegni.
...
Eventuali correzioni a domani.
Addio belli.
*ri-scompare dentro al buco*


(Miranda) NightShade, unicorno, 24 anni.
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Edited by Dear Fran - 13/2/2016, 19:40
 
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CAT_IMG Posted on 14/12/2015, 22:22     +1   -1
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Il tuo viaggio non avrà un lieto fine. Non puoi mutare il tuo destino, nessun uomo può

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Dafirmal



La giumenta Ellen precisò il fatto di avere 16 anni e non voler essere attribuita ad una puledrina, il che sottointese il suo carattere da "hay, non mi faccio mettere gli zoccoli in testa".

Dervin intanto rispose alla mia precedente domanda, con tono serio e forse con un pizzico di orgoglio.
Incredibile il rapido cambiamento di Dervin nel rivolge la parola a Larissa chiedendogli di accompagnarla dal fabbro per le riparazioni.
I due iniziarono a incamminarsi, e nightshade probabilmente guardò storto Dervin per essersene andato così senza preavviso, o per lo meno, senza interessarsi al resto delle conversazioni.

la domanda di Ellen, probabilmente l'unica intelligente di tutto il gruppo da quando ci offrimmo di aiutare Shade.
«comuque, signorina Shade, io avrei delle domande da farle: che tipo di colore è lo Shamirro? cioè è un colore caldo o freddo? è una graduazione di un colore o è un colore a se stante? »
La domanda interessava anche Dafirmal, ma i 2 pony si stavano allontanando, e per quando Dafirmal volesse rimanere ad ascoltare la risposta voleva restare vicino all'unico pony che già conosceva.

<non sono più abituato a relazionarmi con gli estranei... Forse per ora mi converrà stare con Dervin... Non so se lo faccio per lui, in quanto faccia nota, o per lei, fin troppo gentile con un pony che non ha la minima idea di cosa sia capace.>

Ad ogni modo Dafirmal decise di seguire quei 2. Cercando di risultare il meno possibile scortese disse, "Scusate, vorrei sentire la risposta a questa domanda ma... Già che ci sono vorrei guardar anche io qualche cosa dal fabbro e non vorrei rimanere in dietro.

Così Dafirmal iniziò a raggiungere i suoi compagni. Rimase dietro di loro, in silenzio, come per tenerli d'occhio aspettando che siano loro ad accorgersi della sua presenza, non per timidezza ma per introversione.
Mentre si allontanava dalla conversazione tra la l'artista e Ellen, sperava che quest'ultima prima o poi rivelasse la risposta alla domanda a tutti i membri del gruppo, male che andava gli sarebbe toccato chiederlo di persona.

Fran, se qualcosa non va nelle mie risposte dimmelo apertamente che tanti son qua per migliorare, lol °L°



Edited by Derhimon - 17/12/2015, 19:47
 
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PinoChef
CAT_IMG Posted on 16/12/2015, 21:33     +1   -1




Larissa Wahlfreiheit / Talvisota


Parlato-Pensato Talvisota è il cognome falso con cui viaggia.

"Eh Ovvio..."
Nemmeno il tempo di pronunciare "rilassi" che Nightshade per poco non si imbestialì nuovamente quando Dervin se ne andò con una chinata del capo seguita da un'alzata di spalle, così, su quattro zampe e senza avvisare nessuno, ed a quanto pare anche il suo amico o conoscente Dafirmal si accingeva a raggiungerlo. Larissa rimase piuttosto tediata da quell'atteggiamento misto tra l'impertinente ed il cordiale usato poco prima da parte dello stallone corvino, avrebbe preferito di gran lunga rimanere ed informarsi un poco di più su cosa dovessero cercare, avrebbero potuto trovarlo anche lungo il cammino, no? Del resto possedeva solamente un'idea confusa di cosa potesse essere questo Shamirro tanto citato.
"Uff, che soggetto...."
Si rivolse agli unici rimanenti del gruppo.
"Perdonatemi, ma ho dato la mia parola pochi istanti fa..."
Nel mentre la più giovane incominciò con una presentazione alquanto "incisiva", per così dire, o perlomeno se voleva darsi un'aria matura quello era forse il peggior modo possibile, iniziò anche ad esporre dei quesiti tecnici riguardanti il colore ma oramai si era di troppo allontanata per udirne le risposte.

Larissa trottò con moderazione per stare al passo dei due, e quando giunse fu accolta da un silenzio anche abbastanza anomalo, si sarebbe aspettata una discussione tra loro conoscendosi, o che Dervin le avrebbe chiesto qualcosa o esordito con qualche altra frase lusinghiera, ma quest'ultimo manteneva la testa alta ed un'aria spavalda, quasi volesse far bella figura mentre la giumenta candida l'accompagnava dal "lato artificiale", Dafirmal al contrario rimaneva dietro ad essi. "Eppure non lo facevo così chiuso." Interessante comunque, si poteva notare bene la differenza di carattere tra i due, forse era questa la causa che non li portava a colloquiare più frequentemente del previsto.
"Ad ogni modo non voglio che faccia la figura del terzo incomodo, anche perchè con probabilità se quell'altro iniziasse..."
"Dunque, in quale forgia vorreste dirigervi?" Chiese pacatamente guardando prima uno poi l'altro, in modo da non escludere nessuno.
E lo so, è breve... non sapevo che dire :/



Edited by PinoChef - 25/12/2015, 10:47
 
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Elena Di Sabatino
CAT_IMG Posted on 16/12/2015, 23:06     +1   -1




Ellen Mizuro

Parlato Pensato


Ellen non si aspettava di rimanere l'unica pony che si interessava un minimo alla situazione, quello nero (ancora non sapeva come si chiamasse) se ne era andato quando Night Shade aveva cominciato a parlare e dopo un po' Larissa lo aveva seguito, (si era scusata per questo dicendo che aveva dato la sua parola), Dafirmal dopo essersi presentato aveva fatto la stessa, restando con l'amico (o conoscente). Night Shade le complimento per il suo temperamento ed Ellen commentò ridacchiando:
- Rinfrescante? B'è grazie! Anche se di solito il termine per un tempramento come il mio dovrebbe essere "testa calda" -
La giumenta poi le spiegò che lo shamirro era una specie di colore magico che cambiava tonalità, lasciando sempre un velo perlato a coprirlo e che era chiamato "il vello della Principessa" proprio per questa sua somiglianza con le criniere di Princess Celestia e Luna, e che lo voleva usarlo proprio per omaggiarle.
"Le prime impressioni, in un modo o nell'altro, contano sempre, " diceva sua sorella, prima di rispondere a Night Shade si dedico a qualche breve riflessione su di lei e sui suoi compagni: di certo l'artista aveva dato modo di mostrare come poteva andare fuori di testa, ma poi si era rilevata una pony amante del suo lavoro e seria come pochi, e questo era solo un bene! Larissa era davvero una pony di alta società, forse anche principesco, non solo nell'aspetto ma anche nei suoi modi educati e gentili, e sopratutto per il suo nobile gesto di "mantenere la parola data"
"chissà se è una parente delle principesse" pensò la giovane immaginandola con una criniera dai riflessi perlati, come quelli dello shamirro. Dafirmal, escludendo il giramento di testa avuto per il suo bell'aspetto, le era sembrato tranquillo ma abbastanza introverso, basti pensare che era andato con l'unico che conosceva, ma non importava, anche lei preferiva stare con pony che già conosceva, tanto l'avrebbe conosciuto nel tempo che avrebbero fatto squadra. Il pony nero invece, le aveva dato un impressione non molto bella, neanche aveva sentito come lei si chiamava ed era stato abbastanza maleducato, cercò di pensarla in alternativa: magari la protesi gli faceva troppo male e voleva una riparazione subito, sta di fatto che non si fidava di uno che dava del "tu" a una giumenta e del "lei" a un'altra, cioè Larissa.
"Ho paura che la stia corteggiando" per un attimo stava pensando di ritirare tutti i commenti di comprensione verso la sua situazione fisica. Ma doveva far parte di quella squadra, se voleva espiare quella parte della sua imperdonabile colpa.
- Night Shade, devo dirtelo, apprezzo quello che fai per rendere più bella questa città, e lo dico come una che ci ha vissuto per 3 anni; anche se non è questo il motivo del mio interessamento sul tuo caso, vorrei evitare di entrare nei dettagli, ti aiuterò più che volentieri - disse Ellen facendo infine un'occhiolino amichevole - Ma prima se non ti dispiace vorrei raggiungere dagli altri - Anche se Night le avrebbe risposto negativamente, Ellen sarebbe andata dalla parte dove i suoi nuovi compagni sarebbero andati e dicendo loro, una volta raggiunti - Scusate l'intrusione, ma visto che saremo compagni di squadra, pensavo che sarebbe saggio cominciare a fare le cose insieme fin dall'inizio, sarò una focosa testa calda ma non sono invadente o attaccabrighe, e ritengo che se vogliamo fare questa cosa potremmo farla bene in questa maniera - " e che cazzo, di nuovo! Ma piantala con questo tono troppo formale Ellen! Non hanno 50 anni!" si disse, seccata dalle sue stesse parole



Edited by Elena Di Sabatino - 20/12/2015, 00:05
 
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richipivot
CAT_IMG Posted on 24/12/2015, 22:36     +1   -1




Dervin

Camminare, camminare e camminare non sto facendo altro. Nessuno dice nulla e un'arietta gelida comincia a salirmi sulla schiena. Ok io avrò il mio carattere ma che nessuno dica niente mi pare strano.

"Parla tu allora, comincia un discorso con loro"
"Nah io non comincio mai discorsi, quasi mai."

Più cammino più mi sembra che la zampa cigoli, ma potrebbe essere solo un'impressione. Il caldo non aiuta e il colore nero del manto neppure.
Sento intanto Dafirmal avvicinarsi e farfugliare qualcosa riguardo al rimanere con noi per andare dal fabbro. Che faccia quel che vuole. Mi rivolgo a lui continuando a camminare verso la mia direzione.

"Vieni pure amico mio. È da un po' che non ci si vede, allora cosa mi racconti di bello? Nuove avventure?"

Fin troppo gentile. Ricordo a malapena quel pony, me la devo giocare bene. Intanto mi esce dalla bocca una frase che stavo solo pensando. Ovviamente cerco di adattarla al meglio per risultare il più sofisticato possibile. Non dimentico mica che Larissa è al mio fianco la quale mi chiede il fabbro da me scelto.

"Quale era?"
"L'arte del ferro"

"Per la manutenzione della mia protesi ho deciso di optare per "L'arte del ferro". Il nome ha attirato molto la mia attenzione. E ora che ci penso, potrei aver trascurato in malo modo i nostri compagni di viaggio. Al nostro ritorno chiederò cordialmente perdono."

Intrattengo Larissa con queste parole e intanto comincio a pensare a un'opera artistica fatta con i pezzi di Dafirmal. Sono fermamente convinto che potrebbe uscirne qualcosa di GRANDIOSO. Ho già in mente la progettazione, il luogo, la grandezza, i colori. Superbo. Tutto questo accompagnato da una cenetta al lume di candela con Larissa, fegato, patate e del buon vino rosso.
Mi sfugge poi una frase che al momento stavo solo pensando. Ovviamente cerco di adornarla e modificarla per renderla consona ad una pony come Larissa.

"Ora mi chiedo, per quale motivo ho messo zoccolo in questo mondo con questo magnifico quanto poco usuale e comodo manto nero? Lei che dice Miss? Le sembra che questo colore si appresti ad un pony delle mie fattezze?"

Credo che ormai manchi poco alla nostra destinazione. Devo assolutamente riparare al più presto questa dannatissima protesi. Sto cominciando a sentire un leggero dolore che potrebbe in futuro trasformarsi in qualcosa di peggio.

 
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Dear Fran
CAT_IMG Posted on 2/1/2016, 23:54     +1   -1




Serendipity
Lo scoprire qualcosa di inatteso e importante che non ha nulla a che vedere con quanto ci si proponeva di trovare. L’attitudine a fare scoperte fortunate e impreviste. Da Serendip, antico nome Arabo di Ceylon; il significato trae origine dalla fiaba Persiana “I tre principi di Serendip”, nella quale gli eroi protagonisti posseggono il dono naturale di trovare cose di valore non cercate.




L'Artista ovviamente (tanto se lo aspettava) non fece in tempo a terminare il discorso che i pony si allontanarono scusandosi, uno a uno, per accompagnare l'unicorno con la protesi dal fabbro. Eccetto Ellen, che rimase ad ascoltarla fino in fondo. Poco male, era sempre meglio di niente; ma alla fine anche lei decise che era meglio seguirli. A Night Shade non rimase altro da fare che annuire alle parole della giovane, mentre questa si voltava per raggiungere il resto del gruppo. Prima che se ne andasse però, l'artista avvisò la cinerea puledra che avrebbe sistemato alcune cose e poi li avrebbe cercati. Infondo nessuno dei suoi aiutanti aveva idea di cosa fare per esserle d'aiuto, e questa era una ragione in più per non lasciarli agire da soli. Nel frattempo avrebbe riflettuto sul da farsi.


Individuare l'Arte del Ferro non sarebbe stata una cosa complicata, e l'insolito gruppetto di unicorni se ne sarebbe accorto ben presto. Situata infondo alla via, un vecchio edificio spiccava in mezzo al resto dell'architettura della città come un'erbaccia spiccava in mezzo a un mazzo di rose fresche. Circondata dai bianchi e d'orati palazzi, la struttura parzialmente diroccata era stata costruita con dei mattoni che nel tempo avevano assunto diverse sfumature color ocra. Le pareti erano insudiciate di fuliggine e di polveri provenienti dalla strada, mentre il tetto di tegole scure presentava numerosi buchi da riparare. Una grossa insegna di ferro arrugginito penzolava in cima all'ingresso del locale; il suo lento ondeggiare era una minaccia aperta rivolta a chiunque fosse abbastanza impavido da passarci sotto: "benvenuti" vi si poteva leggere sull'incisione. L'edificio nel complesso si vedeva che era antico - probabilmente qualcosa che risaliva a molto tempo prima della fondazione della città per com'era oggi. Se avesse ricevuto le giuste cure, la struttura indubbiamente avrebbe mantenuto un certo fascino architettonico e storico.

Dentro, se possibile, la situazione era ben peggiore. La stanza era grande ma il disordine era ovunque, gli spazi per muoversi erano parecchio ridotti. Non esisteva una superficie (di tavoli o pareti) che non fosse occupata da qualche creazione in metallo battuto. Molte erano arrugginite, altre invece più recenti. Indubbiamente chiunque avesse creato quella roba aveva del talento. Lo si notava dalla qualità e nei dettagli dei prodotti. Il tutto però, così ammassato senza un minimo di criterio, faceva sembrare quel posto un mercatino dell'usato troppo pieno... e con un elevato rischio di contrarre brutte malattie.
Come il tetano.

Forse era per quello che i pony non andavano lì molto spesso.

Quello... o perché il padrone del posto - un tale soprannominato "il rognoso" - era un vecchio scorbutico che odiava i puledri a tal punto da fare loro i dispetti quando questi si avvicinavano al suo negozio.

Quel vecchio pony di terra, anche quel giorno, sedeva sulla sua sedia a dondolo in un angolino appartato, non troppo distante dalla porta che separava lo spazio di vendita dal cuore della sua fucina. Beveva whiskey da una bottiglia e ci rimaneva attaccato come un poppante si attaccava al suo biberon, mentre mormorava a voce bassa una vecchia canzone. Il suo corpo blu notte e il suo crine azzurro erano sporchi di carbone e cenere, gli occhi del color dell'ambra erano assonnati e leggermente vitrei.

Quando avvertì il suono di passi all'ingresso del locale, si bloccò di colpo, aggrottando la fronte e sostituendo l'espressione stanca di prima con una più scocciata. Sperava con tutto il cuore che si trattasse solo di qualche turista curioso e che tirasse dritto notando le luci spente nel negozio. Ma Dalbert non era mai stato un pony fortunato e sbuffò quando lo stesso suono di prima si ripresentò echeggiando leggermente tra i muri del suo tempio sacro.

« Non c'è nessuno qui, vattene! » gridò con voce roca.





Cr*sto di D*o. Scusate il ritardo, e scusate la risposta buttata un po' lì così..
Spero abbiate passato un felice natale e un buon capo d'anno.

Comunque... questa è un occasione speciale per voi!

Vi darò la possibilità di acquisire un oggetto semplice (ovvero: non magico) a testa. Tali oggetti verranno trovati dai vostri personaggi una volta che saranno entrati ed avranno esplorato un poco il luogo. Possono essere qualsiasi cosa: ciondoli, orecchini, pugnali, ferri di cavallo... quello che volete, lo lascio alla vostra fantasia - a patto che tali oggetti suscitino qualche sentimento nei vostri personaggi, come un ricordo. E che non mi tiriate fuori delle robe che non centrano nulla col luogo in cui si trovano, come fiori veri o ceramiche.
A fine post ognuno di voi dovrà quindi scrivere di che oggetto si tratta, descrivere come è fatto e se volete potete pure mettere un link con l'immagine rappresentativa.
A cosa servirà? Chissà, magari in futuro potrebbero avere qualche valore.. vi consiglio di pensare a oggetti utili. Altro non aggiungo! MUAHAHA.


(Miranda) NightShade, unicorno, 24 anni.
EWLZObn




Edited by Dear Fran - 13/2/2016, 19:40
 
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CAT_IMG Posted on 7/1/2016, 19:46     +1   -1
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Il tuo viaggio non avrà un lieto fine. Non puoi mutare il tuo destino, nessun uomo può

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Dafirmal



Appena Dafirmal raggiunse i 2 miei compagni il silenzio la fece da padrone in quel piccolo gruppo in una città cosi caotica.
Dervin decise di spezzare quel silenzio in cui Dafirmal si trovò tanto bene solo per sentirsi rivolgere una domanda, alla quale rispose lentamente ma allo stesso tempo in modo sbrigativo.

«Vieni pure amico mio. È da un po' che non ci si vede, allora cosa mi racconti di bello? Nuove avventure?».
«Nulla di cosi interessante a dire il vero.»

Larissa, evidentemente imbarazzata dal recente silenzio fece un'altra domanda considerando entrambi gli stalloni.

«Dunque, in quale forgia vorreste dirigervi»

Questa volta Dafirmal non aprì bocca, non per maleducazione o pigrizia, ma perché lei sapeva che era li per seguire loro e non avrebbe avuto senso andare nell'altra forgia citata prima da Shade, quindi aspettò solamente la risposta del suo compagno, risparmiano fiato per una possibile risposta inutile -L'arte del ferro ovviamente-.

Nonostante il suo silenzio si sentiva felice essere preso in considerazione, non da fare i salti di gioia ovviamente, ma almeno questo bastava per farlo sentire presente...vivo.
Avere a che fare con magie fredde rese così da esperienze negative non aiutava molto a sciogliere il ghiaccio in certi momenti, oltre ad aver imparato a farsi accompagnare da silenzio e solitudine.

Perso ormai nei suoi ricordi e pensieri, Dafirmal accelerò il passo senza rendersene conto, ignaro di tutto e di tutti, superando il gruppo.
Sguardo neutro, occhi persi nel vuoto, l'unico senso attivo era l'udito che gli permise di accorgersi dell'arrivo di Ellen.

Continuando a camminare in quella strada affollata, dove Dafirmal aveva quasi rischiato di urtare accidentalmente qualcuno, Ellen fece uno strano discorso sullo spirito di squadra quando finalmente si avvicinarono alla "bramata" Arte del ferro.
Dafirmal, ritornato al mondo si chiese come aveva fatto a non notarlo da lontano un negozio del genere, non sapeva dire se era un negozio vecchio decrepito e abbandonato alle intemperie...o se era semplicemente un negozio molto, molto, ma molto rustico.

L'insegna penzolante e arrugginita che dava il benvenuto a "l'arte del ferro" prometteva già bene su come potesse essere il negozio all'interno. Per non parlare delle sue pareti poco brillanti e il tetto con "prese d'aria fai da te" che poco si intonavano al resto del quartiere lussuoso.

Raggiunta l'entrata Dafirmal si fermò e voltandosi notò con stupore di aver superato il resto del gruppo, quindi rispettosamente si affianco al lato dell'entrata aspettandoli, deciso a lasciar entrare prima loro nel negozio.

Ora che ebbe tempo di osservarli avvicinarsi si accorse di quanto veramente fosse strano come gruppo, ognuno diverso dall'altro sia come carattere sia in modi comportamentali.
-Buffo il mondo, tutti cosi diversi ma sotto sotto uguali l'un l'altro...questo mi ricorda i miei vecchi amici, i miei vecchi compagni...compagni...amici....che ora non esistevano più.-.

Dafirmal cadé nuovamente nei suoi ricordi.
 
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PinoChef
CAT_IMG Posted on 11/1/2016, 18:21     +1   -1




Larissa Wahlfreiheit / Talvisota


Parlato-Pensato Talvisota è il cognome falso con cui viaggia.
i
Larissa manteneva un'andatura regolare mentre attendeva la risposta al suo quesito, arrivata solo dopo un certo lasso di tempo da Dervin. “-L'arte del Ferro-” replicò infine, accompagnando la risposta con una certa espressività e svariati giri di parole, aggiungendo inoltre l'intenzione di chiedere delle scuse a tutti per essersene andato così inaspettatamente. La giumenta non poté far altro se non annuire alla proposta.
“In effetti l'artista non aveva di certo un'aria allegra per non essere stata ascoltata in pieno...sarebbe carino da parte tua.”
Nulla da biasimare all'unicorno dagli occhi blu, anche se aveva tentato di coinvolgerlo in fondo era giusto che la decisione del luogo non spettasse a lui, eppure aveva mantenuto ugualmente quell'atteggiamento totalmente...distaccato dalla realtà.
"Ora mi chiedo...”
Disse lo stallone mentre Larissa le rivolgeva il muso, chiedendosi a sua volta cosa sollecitasse.
“Per quale motivo ho messo zoccolo in questo mondo con questo magnifico quanto poco usuale e comodo manto nero? Lei che dice Miss? Le sembra che questo colore si appresti ad un pony delle mie fattezze?"
“....e che dovrei dirti?!”
“Ehm......” e colta alla sprovvista non riuscì a pronunciare altro per mancanza di idee mentre si grattava il collo imbarazzata ed il suo passo rallentava. Era fin troppo ovvio che stava tentando di attirare l'attenzione su di se, con quell'ego sproporzionato che sembrava possedere, ma a salvarla da quella scomoda situazione ci pensò l'arrivo dalla puledra grigia con un breve discorso sul lavoro di gruppo che le permise di prendere tempo.
Notando Dafirmal allontanarsi e superando il gruppo ed intrufolarsi nella folla trasse l'ispirazione, anche se non sapeva dirsene il perché.
“E di nuovo un altro che si allontana all'improvviso...ma almeno ora so cosa dire!” si rallegrò.
“Hai ragione cara, e credo che qualcuno qui ti debba anche delle scuse.” proferì prima ad Ellen tenendo lo sguardo fisso verso lo stallone “Comunque...per rispondere a mio modo alla sua domanda oserei dirle in tutta franchezza: se vi volessi rappresentare come un volatile questo sarebbe decisamente...il corvo.”
Forse poteva essere parsa un po' rigida ed avventata (ma cauta al tempo stesso) nel rilevare il suo parere verso Dervin piuttosto che ricoprirlo di apprezzamenti come probabilmente egli avrebbe fatto al suo posto, eppure sapeva di aver risposto correttamente con un animale dall'aria negativa ma mantenente tuttavia il suo fascino...temeva solamente di averlo potuto offende in qualche modo.

Ben presto il gruppetto giunse all'Arte del ferro e Dafirmal fu il primo ad avvicinarsi all'entrata senza oltrepassarla, attendendo educatamente gli altri. L'edificio possedeva un'aria antica e pericolante ed appariva come una brenna affiancata da dei purosangue, parrebbe difficile credere all'esistenza di un luogo del genere nella più raffinata città conosciuta.
“Vado io per prima.” si offrì la giumenta squadrando velocemente il casotto davanti a se. Percorse pochi passi quando una greve voce rimbombò fino a giungerle nelle orecchie.
“Non c'è nessuno qui, vattene!”
Larissa si bloccò di colpo sull'uscio della porta tenendo uno zoccolo a mezz'aria, e per quei pochi instanti di silenzio successivi al grido riuscì solamente a sentire un rumore metallico, guardandosi in alto vide l'insegna oscillare sopra la propria testa, -Benvenuto- lesse nell'incisione ,inarcando un sopracciglio per l'ironia inclusa nel messaggio.
Il cambiamento di maggior peso vi era nella pesantezza dell'aria contenuta dallo spazioso edificio, in ogni dove giacevano ferraglie varie anche di ottima manifattura, meraviglie che si contrapponevano a tutto ciò che le circondasse. Non troppo distante dalla merce vi era il pony che apparentemente le aveva urlato di andarsene, se ne stava lì con una bottiglia di un qualche alcolico che Larissa da lontano non riusci ad identificare e sedente su di una sedia a dondolo. Non possedeva il corno, dunque doveva trattarsi di un pony di terra ma un'affascinante manto blu opaco, seppur visivamente sporco, lo facevano apparire più distinto della norma. La puledra candida si fece un po' di coraggio e decise di avvicinarsi all'individuo sperando che un qualche oggetto metallico non la colpisse.
“Salve signore, spero di non averla disturbata troppo, anche se temo il contrario... un nostro compagno ha bisogno di assistenza per le riparazioni alla sua protesi da parte di uno zoccolo esperto come confidiamo sia il suo...credo stia anche soffrendo in questo momento....
Si ricordò poi delle parole dell'artista ed aggiunse dopo un certo intervallo:
“Siamo stati indirizzati qui dalla signorina Night Shade, svolgiamo un incarico per suo conto...ci aiuterà?” Concluse pronunciando con voce benigna ed un labile sorriso la richiesta per poi volgere lo sguardo alle sue spalle, sperando di trovare qualcuno che ne sostenesse le parole.


Edited by PinoChef - 12/1/2016, 23:40
 
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Elena Di Sabatino
CAT_IMG Posted on 11/1/2016, 19:29     +1   -1




Ellen Mizuro

ParlatoPensato


Larissa sembrava l'unica ad essere d'accordo con Ellen riguardo il suo discorso, che se le disse guardando lo stallone nero
CITAZIONE
Hai ragione cara, e credo che qualcuno qui ti debba anche delle scuse.

La puledra gli diede un'occhiata veloce e poi, rimanendo in silenzio continuò ad ascoltare
CITAZIONE
Comunque...per rispondere a mio modo alla sua domanda oserei dirle in tutta franchezza: se vi volessi rappresentare come un volatile questo sarebbe decisamente...il corvo.

Ellen non capì di cosa stesse parlando ma stava per mettersi a ridere, e gridare "Friendzone power!!!" per fortuna fece sparire con un colpo di tosse la risata e disse al pony nero, dopo che Larissa si allontanò
- Ay ay ay! Non sembra molto facile avere una chiacchierata con lei. - girò la testa verso lo stallone e continuò - Comunque, non perdiamo tempo: bisogna riparati quel affare e io non voglio perdermi il concerto di Sapphire Shores che si terrà tra 4 giorni. A proposito io mi chiamo Ellen, e se proprio non vuoi dirmi il tuo nome, ti chiamerò BC (Black crow) - Trotterellò per qualche metro e poi si rivolse sempre al pony che lei aveva deciso di chiamare BC - Andiamo BC - Naturalmente Ellen sperava di chiamarlo per nome ma pensava che chiamarlo così lo avrebbe indotto a dirle, o forse gridare il suo nome. Ma poi si sarebbe scusata.
Il fabbro "l'Arte del ferro" era in un palazzo in disuso e rovinato, con tanto di insegna arrugginita che dava il benvenuto nel locale, ad arrivare per primo fu Dafirmal ma fece educatamente passare gli altri. Ellen era rimasta leggermente colpita da questo gesto, pensando che non si sarebbero di certo offesi se fosse entrato per primo, ma forse era perché non voleva comprare niente, pensò inoltre che se lo avesse presentato a sua sorella, con la sua buona educazione, avrebbe fatto una buona impressione, questo pensiero la fece leggermente arrossire ma durò solo poco, doveva concentrarsi, ma quando tornò a guardare il pony con gli occhi blu notò che aveva un espressione triste e pensosa... un'espressione di chi è immerso nei ricordi, e che lei conosceva bene. Larissa che si propose di entrare per prima ma dall'interno si sentì un grido:
Non c'è nessuno vattene!
- Cominciamo bene! - disse Ellen e si rivolse a BC - consiglio per il tuo bene di fare marcia indietro e andare da quell'altro fabbro consigliato da Night shade, perché con tutta franchezza, un fabbro alterato e probabilmente anche ubriaco potrebbe anche tagliarti tutta la gamba.
 
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richipivot
CAT_IMG Posted on 12/1/2016, 23:56     +1   -1




Dervin

Che strano. Di certo non mi aspettavo questa risposta. Anzi probabilmente non mi aspettavo nessuna risposta. Probabilmente ho parlato solo per dare aria alla bocca, ma hey ormai quel che fatto è fatto. Tanto vale lasciar correre. Il corvo.......Rapace onnivoro appartenente alla famiglia dei corvidi. Tanto vale cercare di analizzare questa sua risposta. Probabilmente una risposta superficiale. Avrà collegato il nero del manto alla prima cosa che le è venuta in mente. Potrebbe non essere stata attenta, essere stata presa alla sprovvista o essere mentalmente danneggiata. Possibili tutte queste tre opzioni. Ma a quanto pare non mi lascia neanche il tempo di rispondere che parte via verso la destinazione. Più scortese del previsto, anche se per ora non posso dire di aver fatto meglio. Dovrò scusarmi con l'artista e la mocciosa. Meglio far pensare loro che sono al sicuro con me. Dafirmal intanto aveva risposto alla mia domanda, non gli ho prestato molta attenzione però. Non resisto più cazzo, devo muovermi, sgranchire le zampe. Ho troppa energia in corpo e devo sfruttarla dannazione.

"Una galoppata dal fabbro?"
"Sai che non è per niente una cattiva idea?"

Mi preparo allora per cominciare a galoppare verso il fabbro quando tutto ad un tratto quasi di sorpresa.

CITAZIONE
"Ay ay ay! Non sembra molto facile avere una chiacchierata con lei. Comunque, non perdiamo tempo: bisogna riparati quel affare e io non voglio perdermi il concerto di Sapphire Shores che si terrà tra 4 giorni. A proposito io mi chiamo Ellen, e se proprio non vuoi dirmi il tuo nome, ti chiamerò BC (Black crow)"

Un'espressione amara e rabbiosa mi sostituisce il volto impassibile.

"Mi......mi ha davvero chiamato black crow......Mi....mi...black...."
"Le avevi detto il tuo nome?"
"No......ma non è una buona motivazione........poteva benissimo sentirlo nel discorso......io ora mi avvicino, le dico il mio nome, le sorrido e poi le strappo gli occhi così in fretta che non riuscirà nemmeno a rendersi conto."
"Ora calma, non agitiamoci, non possiamo farlo ora. Ne avremo l'occasione ma ricorda, dobbiamo essere figure buone per queste persone. Quindi, non cominciare a urlare o cagate simili. Cerca di fartela amica al meglio che puoi."
"Non hai idea di quanto difficile sarà per me"
"Oh si che ne ho idea."

Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e faccio un sorrisetto alla mocciosa. Comincio ad avvicinarmi lentamente, sono maledettamente tentato di estrarre la spada e tagliarle la gola, ma mi trattengo. Fortunatamente.
Comincio a stare al suo passo. Da ora in avanti non dimenticherò più il suo nome. I miei occhi cominciano a brillare di un rosso molto intenso e acceso.

"Ellen........suggerirei al posto di BC il nickname Corvus. Secondo me è più carino e stiloso. Comunque volevo scusarmi per quello che ho fatto prima, non è stato cortese da parte mia, mi sono lasciato prendere dall'emozione del momento. E riguardo a Larissa. Mah credo di si, ho solo cercato di rompere il ghiaccio tra tutti. Eravamo in silenzio e nessuno parlava tutto qui. Ora però devo affrettarmi, voglio arrivare più in fretta possibile dal fabbro."

Speriamo ci caschi.......ma che speriamo, ovvio che ci cascherà. Mocciosa senza orecchie del cazzo. Comincio a galoppare più in fretta verso il fabbro, superando Dafirmal fermo all'entrata. Finalmente arrivo, mi riprendo un attimo dalla galoppata e entro. Ok, una cosa simile non me la aspettavo. Qui, in questo quartiere di Canterlot un posto così ridotto male. Assi cigolanti, una puzza terribile, così tanta polvere da trasformare il mio manto da nero a grigio chiaro. Entrato riesco soltanto a guardarmi intorno per qualche secondo. Mi volto e vedo Larissa guardarmi facendo cenni con la testa, come per aiutarla nel discorso. Discorso che purtroppo non ho sentito. Comincio ad avvicinarmi alla puledra e noto uno stallone su una sedia con del whisky, un volto poco raccomandabile e un'aria ancora meno raccomandabile. Ok è probabile che sia lui il proprietario di questo luogo malmesso. Con voce seria e ben poco mielosa gli dico avvicinandomi. La mia espressione in volto torna ad essere cupa e seriosa, mi sono stufato di fare il galante o l'importante. Che si fotta Larissa.

"Mi ascolti, capisco di averla disturbata e non voglio farle perdere altro tempo. L'unico problema è che necessito immediatamente di riparazioni, non posso continuare a viaggiare altrimenti. Io assieme a questa graziosa puledra devo fare un viaggio per conto di Night Shade. Ci ha detto che lei conosce questa "artista". Chiedo solo quindi una riparazione alla mia protesi e un'affilatura alla mia lama. Dopo questo ce ne andremo più velocemente di quanto siamo entrati e la lasceremo in pace."

Edited by richipivot - 13/1/2016, 13:38
 
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