Creepony: Friendship Over Reality

« Older   Newer »
  Share  
clod_"drawn"_pony
CAT_IMG Posted on 5/12/2012, 20:50     +1   -1




ebbene si, in questa storia c'è un creeper pony. l'ho scritto io e spero vi piaccia. mi sto già mettendo al lavoro per il prossimo capitolo, intanto buona lettura :)

Capitolo 1: una figura nella foresta.

Questa storia inizia in una giornata parecchio calda, una di quelle giornate dove è bello prendere un bel milkshake freddo e rimanere all’ombra. Esattamente quello che fecero quel giorno Applebloom, Sweetie Belle e Scootaloo, meglio conosciute come le Cutie Mark Crusaders. Come detto prima, era una giornata particolarmente calda, gli uccelli cinguettavano vivamente, gli alberi apparivano di un bel verde acceso, e il cielo era quasi del tutto privo di nuvole. Le tre puledrine si trovavano nel loro rifugio, pensando, mentre mangiavano il loro milkshake, a diversi modi per conquistare i loro Cutie Mark.
Applebloom e Scootaloo erano nel punto dove pensavano alle diverse cose che avrebbero potuto fare, mentre Sweetie Belle era indaffarata al pc. Erano tutte e tre in silenzio, l’unico rumore che si sentiva nel rifugio era il suono del mouse che cliccava, fino a quando Applebloom spezzò questa mancanza di rumore.
“sapete ragazze, ne abbiamo provato molte cose a Ponyville per guadagnarci i nostri Cutie Mark: costruttrici, sportive, commedianti…ma nessun risultato. Dove stiamo sbagliando?”

“secondo me dovremmo proprio cambiare qualcosa, ma non so dire proprio che cosa…” rispose Scootaloo, mentre si grattava la testa con lo zoccolo pensando ad una soluzione.

“io direi che dovremmo prima di tutto fare una lista di quello che potremmo provare e un’altra lista per le cose già fatte, tanto per non confonderci…” disse Applebloom mentre girava in tonto anche lei con tentativo di trovare una risposta.

“hai ragione Applebloom” rispose infine Scootaloo, “tu che ne pensi Sweetie Belle?” Il piccolo unicorno non rispose, era troppo concentrata con quello che stava facendo al pc, “Sweetie Belle? Ma che stai facend-”

“FINALMENTE!!!” gridò Sweetie Belle con gioia, mentre Applebloom e Scootaloo fecero un salto dalla sorpresa, “finalmente posso uscire da questa grotta!”

Applebloom si ricompose e si avvicinò verso Sweetie Belle, “cos’hai da essere tanto allegra?” Applebloom vide quello che stava facendo Sweetie Belle con il computer: stava giocando a Minecraft, il suo videogame preferito, in un momento in cui era riuscita a trovare dei diamanti “giochi ancora con quello strano videogame? Cosa c’è di così bello in un gioco di cubi?”

“non è un semplice gioco di cubi, ve l’ho già detto,” rispose Sweetie Belle, “è soprattutto un gioco di sopravvivenza, dove bisogna costruirsi un riparo, trovare le risorse per vivere e evitare di farsi uccidere dai mostri notturni. È più impegnativo di quanto voi possiate immaginare.”

“se lo dici tu…” disse Scootaloo con perplessità, “di certo hai la fissa per i diamanti come tua sorella Rarity, anche se in un modo totalmente diverso. Piuttosto aiutaci a pensare ad un modo per avere i nostri Cutie Mark.”

“un momento ragazze, esco dalla grotta e sono da vo-” all’improvviso si sentì il suono di uno scoppio provenire dal computer. Scootaloo e Applebloom si chiesero cosa fosse successo, forse il computer aveva deciso di farla finita ed era fuso, invece scoprirono che si trattava di Minecraft. Nell’esatto momento in cui Sweetie Belle aveva trovato l’uscita, un creeper era sbucato fuori da un angolo ed era esploso, uccidendo il suo avatar e tutta la roba che si era portata dietro, inclusi i diamanti che aveva trovato.

Sweetie Belle rimase in silenzio per qualche secondo a bocca aperta, la faccia diceva tutto, si capiva subito che non poteva credere che fosse successo davvero. Applebloom e Scootaloo cercarono di scuoterla leggermente per farla reagire, “ehm…Sweetie Belle?” disse Applebloom. Sweetie Belle stava lentamente trasformando la sua espressione di sorpresa in una di rabbia, poi gridò furiosa.

“NON è POSSIBILE! NON è POSSIBILE CHE DUE VOLTE SU TRE MI ACCADA QUALCOSA CHE MI UCCIDA!” sbraitò Sweetie Belle in preda all’ira. Applebloom e Scootaloo cercarono di calmarla, “calma Sweetie Belle, è solo un gioco. Andrà meglio la prossima volta.” Disse Applebloom cercando di confortarla.

Se c’era una cosa che Sweetie Belle odiava, quello era di sicuro il creeper. Per lei erano le creature più brutte, rivoltanti e col peggior carattere. L’unica cosa che facevano era avvicinarsi alle ignare vittime per poi esplodere in successiva al loro tremendo sibilo. Li odiava con tutta se stessa, e nonostante esistessero solo in quel gioco, avrebbe quasi voluto incontrarne uno per dirgliene quattro faccia a faccia per poi distruggerlo.

Sweetie Belle si calmò dopo diversi secondi di agitazione, “avevo controllato quella caverna da cima a fondo, ora mi toccherà esplorare chissà quanto per trovarne una decente come quella…” alla parola esplorare, Scootaloo ebbe in mente i libri che leggeva Rainbow Dash, ovvero quelli che parlavano delle avventure di Daring Doo, la sua avventuriera preferita, e fu così che il pegaso arancione ebbe un’idea.

“ci sono!” esclamò Scootaloo, “potremmo diventare una specie di squadra di esplorazione, che cerca luoghi sconosciuti e tesori nascosti”. Sweetie Belle e Applebloom si guardarono per un momento, poi Sweetie Belle disse “è un’ottima idea. Perché non ci abbiamo mai pensato prima?” anche Applebloom sembrava entusiasta dell’idea e così disse “allora è deciso ragazze. Domani inizieremo a cercare luoghi sconosciuti, a cominciare dalla Everfree Forest. Ci state?” Sweetie Belle e Scootaloo annuirono insieme.

“allora ci vediamo qui domani mattina, dopodichè ci addentreremo nella foresta.” Disse infine Applebloom, “Cutie Mark Crusaders esploratrici e cercatrici di tesori!” gridarono in coro le tre puledrine mentre si diedero un brohoof.


------------------------------------


Il giorno dopo le tre puledre si ritrovarono nel loro rifugio e successivamente si diressero verso la Everfree Forest. Il cielo era già di un azzurro allegro nonostante l’ora mattiniera, tuttavia ciò non diminuiva la tetitricità della foresta. Forse era meno spaventosa, ma comunque inquietante. Le tre sembravano comunque tranquille, sapevano che dopotutto non c’era nulla di cui essere spaventate, e che in fondo la Everfree Forest non era altro che un posto diverso da Ponyville.

Dopo alcune ore di ricerche però, Sweetie Belle cominciava ad avere dei dubbi sulla missione che stavano svolgendo “siete sicure che troveremo qualcosa in questa foresta? A me non sembra ci sia nulla di interessante da esplorare qui.” Scootaloo, che era d’avanti alle altre due si girò verso di lei, “ci vuole pazienza Sweetie Belle, dopotutto esplorare è come pescare no? Con la pazienza e la perseveranza si raggiunge l’obbiettivo.” Dopo poco tempo però, Sweetie Belle cominciò a sentirsi osservata. Si guardò intorno, iniziando a preoccuparsi, e per un attimo le sembrò di vedere un’ombra alta se si spostava tra gli alberi, ma la perse subito di vista. Credendo di avere le allucinazioni, Sweetie Belle lasciò pensare che non fosse nulla.

Continuarono a esplorare per diverso tempo, senza però trovare nulla che valesse la pena controllare. Quando Applebloom vide che il sole stava per tramontare, decise che era ora di tornare, “ragazze, secondo me è ora di tornare a casa, non vorrei che mia sorella si preoccupasse della mia assenza.” Scootaloo e Sweetie Belle si fermarono per guardarsi intorno, dopodichè Scootaloo rispose, “si, hai ragione. Meglio tornare indietro, questa spedizione è stata un fiasco totale.”

Le tre ragazze si diressero verso Ponyville, stanche e tristi per la giornata sprecata. Ad un certo punto, Sweetie Belle sentì un rumore provenire dagli alberi. Non sapeva esattamente dire da dove provenisse, ma era alquanto inquietante. Sembrava un rumore di zoccoli, ma sembrava leggermente distorto, inoltre generava un fruscio al contatto col suolo.

“cosa è stato?” chiese Sweetie Belle alle altre, “lo avete sentito anche voi quel rumore?”

“quale rumore?” disse Scootaloo, “io non ho sentito nulla.”

“nemmeno io” rispose Applebloom.

“eppure ero sicura di aver sentito qualcosa” disse Sweetie Belle. “forse me lo sono solo immaginata, devo essere molto stanca…”

Le tre puledrine riuscirono ad uscire dalla foresta poco prima che il sole tramontasse del tutto, e si diressero verso le loro case, “vabbè ragazze, sarà per un’altra volta,” disse Applebloom.

“si, hai ragione. Ci vediamo Applebloom, ciao Sweetie Belle.” Disse Scootaloo prima di andarsene.

“ok. Ciao Sweetie Belle.” Disse Applebloom mentre si diresse verso casa.

Sweetie Belle rimase da sola. Si girò per dare un ultimo sguardo alla foresta. La luce era ormai fievole ma riuscì benissimo a vedere qualcosa tra gli alberi. Sembrava la stessa ombra alta che aveva visto durante la spedizione. Non riusciva a definirlo perché era ormai buio e l’unica cosa che notava era una silhouette scura, molto simile ad un pony, alto come un pony normale, forse un po’ di più, ma aveva una caratteristica molto singolare: aveva un collo più lungo del normale e dalla silhouette sembrava non avesse la criniera. Sweetie Belle, spinta dalla curiosità e dal timore, cercò di avvicinarsi leggermente per vedere meglio quella strana figura e sporgeva dagli alberi, ma non fece in tempo a fare più di due passi che il misterioso pony si accorse di lei e scappò via, generando quel rumore di zoccoli che aveva sentito prima, solo più forte. Sweetie Belle ora era convinta che non se lo era immaginato, e spinta dalla curiosità stava per inoltrarsi nella foresta per capire cosa fosse. tuttavia era troppo tardi per cercare di raggiungerlo, così decise di non pensarci e se ne tornò a casa. Mentre si incamminava la sua mente era piena di domande: cos’era quella cosa, e perché la stava osservando? Cosa voleva da lei? Sweetie Belle decise che se lo avesse incontrato di nuovo avrebbe cercato di scoprire tutto quanto, ma al momento si limitò soltanto ad infilarsi sotto le coperte e dormire.



Continua…


Edited by -Chaos- - 24/8/2014, 22:31
 
Top
-Chaos-
CAT_IMG Posted on 24/8/2014, 21:33     +1   -1




Questi sono gli altri capitoli di questa fanfic, accorpati in questo thread per risparmiare spazio.

Capitolo 2
Capitolo 2: un pony che sembra un creeper

Quella notte per Sweetie Belle fu una notte di sogni strani. Sognava la strana figura, cercava di capire cosa fosse e cosa volesse da lei, sembrava non avere pace. Si girava e rigirava nel letto continuamente, insomma non riusciva proprio a dormire serenamente. Riuscì ad addormentarsi solo pochi minuti prima che Rarity la chiamò per la colazione. Scese le scale con una lentezza inconcepibile, e ad ogni scalino rischiava di addormentarsi in piedi. Raggiunse finalmente la tavola, consumò la sua colazione e si avviò per andare a scuola. Per strada incontrò Applebloom e Scootaloo e iniziarono a chiacchierare…

“ehi Sweetie Belle, che hai oggi? Non ti senti bene?” chiese Applebloom.
Sweetie Belle era ancora per metà nel mondo dei sogni ma riuscì a rispondere, “no, sono solo stanca. Non ho dormito molto ieri notte. Spero solo di non addormentarmi durante la lezione.”
“sarà meglio,” disse Scootaloo, “non so se ti ricordi, ma miss Cheerilee ha detto che oggi avremmo avuto lezione insieme ad un ospite, e non vorrai fare brutta figura, spero.”
“no..no..non preoccuparti, rimarrò sveglia,” rispose Sweetie Belle con una voce molto lenta e stanca.
I tre pony arrivarono a scuola poco prima dell’inizio della lezione. Purtroppo Sweetie Belle non riusciva proprio a restare sveglia del tutto, ma quando miss Cheerilee iniziò a parlare, la sua mente fece uno sforzo per rimanere concentrata.
“bene ragazzi, visto che ci siete tutti, possiamo far entrare l’ospite di cui vi ho parlato due giorni fa…diamo il benvenuto alla zebra Zecora che ci racconterà di alcune cose della sua terra.”
Appena Zecora entrò nell’aula, l’intera classe le diede il benvenuto, eccetto Sweetie Belle che era ancora mezza addormentata.
“a tutti voi buongiorno,” iniziò Zecora, “sono venuta oggi da voi per raccontarvi delle creature che abitano la mia terra e tutto intorno. Dovete sapere che gli animali abitanti della foresta, sono solo alcuni, laggiù ce ne sono molti, molti più che nella vostra testa…”
Zecora continuò a raccontare per diverso tempo, e mentre la classe la ascoltava ammirata immaginando le varie creature che abitavano quelle terre lontane, Sweetie Belle si riprese dalla sua sonnolenza, soprattutto quando la zebra parlò dell’ultimo.
“quello però più affascinante, e allo stesso tempo più temibile, è quello che la mia gente chiama “muschio movente”. Un essere pieno di misteri, non solo per la sua rarità, ma anche per la sua caratteristica dolente. Questa creatura ha una pelle molto simile al muschio e ciò lo rende molto difficile da individuare. Artigli neri per ogni zampa, ha un hobby parecchio negativo…quello di scoppiare.”
Sweetie Belle si interessò molto a questa creatura, forse perché la descrizione ricordava molto un creeper. Ovviamente l’ipotesi che un essere di un videogioco potesse veramente vivere nella terra dei pony era una cosa che il piccolo unicorno scartò subito dalla sua mente, pensando tra se e se, “che sciocchezza.”
La lezione finì e le tre si incamminarono verso il loro ritrovo.
“sapete,” iniziò Scootaloo, “mi ha molto affascinato questa lezione.”
“anche a me,” rispose Applebloom, “non sapevo che dalle sue parti ci fossero così tanti animali e creature strane.”
“a me è piaciuto molto quando ha parlato del “muschio movente.” Dalla descrizione assomigliava molto a un creeper.” Disse Sweetie Belle.
Ma appena finì di parlare, sentì una fastidiosa risata che conosceva molto bene.
“non dirmi che giochi ancora a quel gioco per piccoli pony? Sei proprio una perdente,” Sweetie Belle si girò, seguita dalle sue amiche, e vide che si trattava di Diamond Tiara, accompagnata come al solito da Silver Spoon.
“Minecraft non è un gioco per piccoli pony,” controbattè Sweetie Belle sentendo quelle parole, “una come te non può capire la bellezza e il fascino che può manifestare.”
“certo certo” rispose Diamond Tiara sarcasticamente, “una cosa inutile come Minecraft ti insegna solo a contare gli oggetti e le forme, anche se di forme ne impari solo una.” Le due iniziarono a ridere. Applebloom e Scootaloo notarono che la loro compagna aveva una brutta cera.
“ti senti bene Sweetie?” chiese Applebloom lievemente preoccupata, “Non ascoltarle, sono soltanto delle pony viziate che si credono più mature di noi.”
Quelle parole però non confortarono il piccolo unicorno. Le parole della sua antipatica compagna di classe erano più taglienti di una lama affilata, la ferivano nell’orgoglio, la facevano sentire un’inerme piccola pony. Con un’espressione disperata, Sweetie Belle si staccò dal gruppo e scappò.
“Sweetie Belle! Dove vai? Torna indietro.” Esclamò Applebloom, mentre la risata di Diamond Tiara e Silver Spoon continuava costante e frastornante.
Sweetie Belle si sentiva distrutta e corse via più veloce che poteva verso la Everfree Forest, incurante di dove stesse andando, e con le lacrime agli occhi…

------------------------------------

Sweetie Belle era ormai nei meandri della foresta, stava ancora galoppando, ma quando capì di essersi persa, decise finalmente di fermarsi. Non sapeva in quale punto della Everfree Forest fosse, ne sapeva come tornare indietro, ma non era quello che la preoccupava di più. Non voleva tornare indietro, sarebbe stata derisa di nuovo di essere una poppante, e non avrebbe nemmeno avuto il coraggio di mostrare la sua faccia alle sue amiche. Pensando di nuovo alle parole che le aveva detto Diamond Tiara, le lacrime ricominciarono a scorrere. Pianse e singhiozzò per una decina di minuti, quando all’improvviso sentì un rumore a lei familiare. Si asciugò gli occhi e si guardò intorno, ma vedeva solo alberi e rami. Lo sentì di nuovo e a quel punto riconobbe il suono. Era lo stesso di ieri al ritorno a casa, quella specie di passo distorto di zoccoli, che emetteva il suo fruscio al contatto col suolo. Continuò a guardarsi intorno, sempre più in fretta e sempre più agitata. Anche se non ne era completamente certa, sapeva che la creatura che l’aveva seguita il giorno prima per la foresta era vicino a lei, e temeva che prima o poi l’avrebbe assalita.
Il rumore di passi si faceva sempre più forte, come in segno di avvicinamento. Sweetie Belle non potè fare altro che coprirsi su se stessa con la coda, proteggendo la sua testa con gli zoccoli e sperando che quel rumore smettesse.
“vattene via. Vattene via! Lasciami stare!” gridò il piccolo unicorno per scacciare la misteriosa creatura. Ad un certo punto sentì che il rumore di passi si fece più lento, ma comunque sempre più vicino. Sweetie Belle iniziò a tremare per la paura, incapace ormai di capire cosa stesse succedendo perché teneva gli occhi chiusi.
“ehi, qualcossssssssa non va?” disse una voce dietro di lei, con un sibilo che sembrava molto sinistro.
Sweetie Belle non sapeva cosa aspettarsi, ma non le piaceva quell’attesa e quel silenzio, e lentamente si alzò, poi altrettanto lentamente si girò verso qualunque cosa fosse dietro di lei. Rimase in shock per quello che vide.
Si trattava proprio della creatura di cui Zecora aveva parlato lo stesso giorno, ovvero quello che la sua gente chiamava “muschio movente”. Il suo volto era uguale a quello di un pony, come capì dalla silhouette della sera prima, ma era senza criniera. Vide che era di un verde non esattamente simile al muschio, ma di un verde più acceso, con diverse macchie più chiare e più scure tutt’intorno. In ognuna delle sue quattro zampe aveva tre lunghi artigli neri, che generavano quel fruscio al contatto col suolo. I suoi occhi erano completamente neri come gli artigli, ma comunque espressivi nonostante sembrassero vuoti. Aveva infine un collo piuttosto lungo, come se in realtà fosse il suo corpo stesso. Sembrava un pony in tutto e per tutto, anche nell’altezza, visto che era poco più alto di un pony normale, ma sembrava anche un creeper.
“ti ssssssssei perssssssssa? Hai bissssssssogno di aiuto per tornare a Ponyville?” disse la creatura con il suo sibilo.
Sweetie Belle non riusciva a parlare, aveva troppa paura. Davanti a lei c’era una creatura che era praticamente un pony col corpo di un creeper, o viceversa, non riusciva a capirlo. L’essere che temeva di più nel suo videogioco preferito, un essere che se volesse poteva esplodere e ferirla gravemente, se non ucciderla, era a pochissimi metri da lei. Cercò di riprendersi dallo shock di tale apparizione, e con uno scatto fulmineo scappò da lui evitandolo e si mise a correre a perdifiato nella boscaglia, sperando di seminarlo. Quello che ora lei chiamerà Creepony la guardava andarsene, con uno sguardo confuso.
Dopo diversi minuti di corsa a vuoto, Sweetie Belle riuscì finalmente ad uscire dalla Everfree Forest, proprio vicino al rifugio del gruppo. Con una velocità assurda, salì le scale e spalancò la porta della capanna, e vide che Applebloom e Scootaloo erano lì. Si sentì sollevata sapendo che le sue amiche erano lì ad aspettarla, si sentiva felice di vedere dei visi che conosceva.
“Sweetie Belle, sei tornata.” Disse Scootaloo contenta, “ma che ti è successo? Sembri sconvolta, e hai il fiatone.”
“ragazze…” cercò di dire Sweetie Belle ansimando e riprendendo fiato, “non dobbiamo più entrare nella Everfree Forest. È troppo pericoloso.”
“perché? cosa è successo?” chiese Applebloom confusa.
Sweetie Belle riprese finalmente fiato e gridò “l’ho visto! Ho visto il Creepony!”
“il cosa?” chiesero insieme.
“il muschio movente! L’ho visto nella foresta! Era orribile! L’ho chiamato così perché sembra un pony con l’aspetto di un creeper, proprio quello di Minecraft.”
Ci fu un silenzio imbarazzante, poi Applebloom e Scootaloo iniziarono a ridere.
“perché ridete? Sto parlando sul serio!”
“ooh Sweetie Belle,” rispose Scootaloo, “devi avere le allucinazioni. Non può esistere una cosa del genere, non dalle nostre parti almeno.”
“già,” rispose Applebloom, “te lo sarai immaginato.”
“ma…ma io l’ho visto, mi ha parlato e-”
“su su, non preoccuparti. Sarai stata sconvolta per quello che ti ha detto quell’antipatica di Diamond Tiara e per il fatto di esserti persa nella foresta, e avrai visto cose che non c’erano. Non preoccuparti, ci siamo noi ora.”
“ma…ma io…” Sweetie Belle cercò di dire qualcosa, ma non poteva dimostrare che quello che aveva visto fosse reale o no.

----------------------------

La giornata sembrò volare dopo quello che era successo, e Sweetie Belle decise di andare a casa prima per riposarsi. Dopo aver cenato mentre continuava a farsi delle domande, si diresse direttamente a letto a dormire.
Questa volta il piccolo unicorno riuscì a dormire più serenamente di prima, ma ad un certo punto i pensieri dei suoi sogni si tramutavano piano piano nella figura del Creepony, che restava immobile a fissarla in continuazione, senza mostrare alcuna emozione, fino a quando non emise quel suo sibilo e si apprestò ad esplodere. A quel punto Sweetie Belle si svegliò agitata, e si accorse che stava tremando e sudava. Era ormai notte, la luna era alta e tutti stavano dormendo, compresa sua sorella Rarity.
Decise di scendere in cucina al piano inferiore e avviatasi al frigorifero, prese un bicchiere e lo riempì con del latte. Lo bevve tutto d’un fiato, ma proprio quando lo aveva finito sentì bussare alla porta. Agghiacciò al pensiero di chi, o cosa potesse essere a quest’ora sulla soglia della porta. Appoggiò il bicchiere vuoto sul tavolo e lentamente si diresse verso la porta. Allungò uno zoccolo per raggiungere la maniglia, quando sentì di nuovo bussare. Ritrasse lo zoccolo per lo spavento. Non sapeva cosa fare, poteva tornare a letto e aspettare che il misterioso ospite se ne andasse oppure aprire la porta. Dopo una breve attesa che le sembrava un’eternità, raccolse tutto il suo coraggio e aprire la porta.
“chi…chi è?” disse con tremore.
“sssssssspero di non dissssssssturbare…” rispose la voce.
Il suo sguardo si bloccò tremante sul visitatore. Sperava che non fosse lui, ma il sibilo e la luce della luna illuminava il suo viso dagli occhi vuoti, e a quel punto ebbe d’avvero paura. Era la creatura che aveva incontrato nella foresta.

Era il Creepony…

Continua…


Capitolo 3
Capitolo 3: come non te lo aspetti

Sweetie Belle era lì davanti all’uscita, in silenzio, con il Creepony che la fissava a sua volta in silenzio. Non sapeva cosa fare in queste circostanze, non sapeva come comportarsi, nonostante giocasse a Minecraft da molto tempo e sapesse cosa avrebbe fatto contro un creeper. Ma questo non era un gioco, purtroppo per lei non lo era affatto. Entrambi si aspettavano che prima o poi qualcuno dicesse qualcosa, quando finalmente il Creepony parlò.
“posssssssso entrare?”
Il lungo silenzio interrotto le fece sobbalzare l’anima, rendendosi conto che doveva dire qualcosa. Cosa fare? Lo avrebbe fatto entrare rischiando che facesse esplodere tutto, oppure gli avrebbe chiuso la porta in faccia? Non conoscendolo in fondo e cercando di non essere scortese (anche se non si aspettava di certo un pensiero del genere), con un filo di voce rispose: “s-sì.” E aprì la porta un po’ di più per farlo entrare.
Il Creepony entrò nell’abitazione coi suoi passi silenziosi e lenti, come se stesse cercando di non farsi notare, cosa normale per un creeper, in fondo. Sweetie Belle cercò di avvicinarsi senza provocarlo, non sapendo se, facendo così, sarebbe esploso da un momento all’altro. la luce della luna che lo illuminava lo faceva sembrare, agli occhi del piccolo unicorno, ancora più alto e minaccioso. Un sacco di cose le passavano per la testa in quel momento, cose che potevano danneggiare la sua incolumità. Ad un certo punto il Creepony, mentre si guardava intorno, notò lo sguardo preoccupato di Sweetie Belle.
“che ssssssssuccede? Qualcossssssssa non va?”
“cosa? No no, non c’è nulla che non va.”
Ci fu ancora silenzio, poi il Creepony si avvicinò a Sweetie Belle, lei si bloccò non sapendo proprio cosa fare. Gli occhi neri dell’essere verde erano molto vicini ai suoi, e poteva vedersi molto bene attraverso quelle specie di specchi scuri.
“tu…hai paura di me?” chiese il Creepony, con un’espressione seria, ma allo stesso tempo curiosa.
“io…” Sweetie Belle cercò di dire qualcosa, ma la sua voce non riusciva a fare uscire le parole. Qualunque cosa potesse dire poteva scatenarlo.
“è proprio così! Tu hai paura, non negarlo,” esclamò il Creepony con una certa scontrosità, “e io che pensavo che tu fossi diversa da tutti i pony che ho visto.”
Sweetie Belle passò da preoccupata a confusa, “d-diversa? Cosa vuoi dire?”
Il Creepony fece un sospiro, “tutti i pony che ho incontrato mi credevano un essssssssere rivoltante, e mi cacciavano dal loro paesssssssse, cossssssssì ho viaggiato molto, cercando un luogo dove potevo essssssssere accettato, non trovandolo mi ssssssssono rifugiato nella foressssssssta.” Sweetie Belle ascoltava con attenzione quello che le diceva, anche se non si fidava del tutto di lui. “Due giorni fa ho vissssssssto te e le tue amiche, ho ssssssssentito quanto ti ssssssssarebbe piaciuto vivere in un mondo come un gioco che adori, un certo Minecraft, dove potevi incontrare un ssssssssacco di creature, anche una che ho notato essssssssere ssssssssimile a me, cossssssssì ho decisssssssso di-” una luce si accese di sopra.
“Sweetie Belle, c’è qualcuno con te di sotto?” chiese Rarity dal piano di sopra, sveglia perché le sembrava di aver sentito una voce.
“no sorellona,” disse Sweetie Belle, “non…non c’è nessuno. Ero scesa per prendere un bicchiere di latte.”
“ok, ma adesso torna a letto,” rispose Rarity, “è molto tardi e domani hai scuola, lo sai,” disse infine Rarity spegnendo poi la luce della sua stanza.
Ci fu silenzio. Sweetie Belle non sentiva più la paura, ma al suo posto era arrivato il dubbio. non si chiedeva se le avrebbe fatto del male, ma se in realtà non fosse cattivo. Si chiedeva come mai credeva che lei fosse diversa. Allora fu lei stavolta a rompere il silenzio.
“che ne dici di finire di raccontare in camera mia? Lì non daremo fastidio a nessuno.”
“ottimo, indicami la sssssssstrada.” Rispose il Creepony.
Si diressero di sopra salendo le scale, cercando di fare meno rumore possibile, anche se gli unici rumori che si riuscivano a percepire erano i passi di Sweetie Belle. Nonostante la sua stazza, per il Creepony muoversi silenziosamente sembrava essere un dono di natura.
Arrivati in camera Sweetie Belle si sedette sul letto, mentre il Creepony si mise seduto sul pavimento. Le sue zampe, leggermente diverse da quelle di un pony, lo facevano sembrare come se fosse sdraiato in avanti.
“ecco, ora puoi continuare.” Disse Sweetie Belle.
“dicevo…ssssssssentendo quello che dicevi, penssssssssavo che sssssssse avessssssssi parlato con te, ssssssssarei diventato tuo amico. Ma a quanto pare, già da quello che ho vissssssssto ieri, non ssssssssono altro che un mosssssssstro ai tuoi occhi, come a quelli di qualssssssssiasi altro pony.”
Nonostante fosse ancora in dubbio su quanto gli avesse detto il Creepony, Sweetie Belle si sentiva in colpa per come si era comportata nei suoi confronti, sia nella foresta che prima in casa. Poteva sembrare minaccioso quanto voleva, ma per lei cominciava a sembrare soltanto molto solo. Nelle altre occasioni non era riuscito a notarlo, ma quando il Creepony si girò verso il fianco, vide una caratteristica dei pony: aveva un Cutie Mark. Esso rappresentava un blocco di TNT, del tutto simile a quello di Minecraft, e in quel momento lo vide molto più simile a lei di quanto non fosse.
“beh…grazie per avermi asssssssscoltato,” disse il Creepony con delusione, “adesssssssso tolgo il dissssssssturbo e me ne torno nella foressssssssta.” Si alzò e si diresse verso la porta della camera.
“aspetta!” esclamò Sweetie Belle, “vorrei scusarmi per come mi sono comportata, non sapevo che avevi passato così tante cose ingiuste. Vorrei farmi perdonare…che ne dici…se questa sera dormi qui?”
Il Creepony si girò verso di lei con un’espressione non del tutto convinta, “ssssssssicura che posssssssso?” chiese.
“certo.” Rispose infine Sweetie Belle, “purtroppo però il letto non è abbastanza grande per te, però ho una coperta in più e puoi dormire sul tappeto.”
Il Creepony, contento per il fatto di non essere più solo, prese la coperta che Sweetie Belle aveva indicato essere dentro l’armadio, e avvolgendosela, si sdraiò.
“grazie.” Disse il Creepony.
“ti andrebbe se domani ti presentassi alle mie amiche e alla mia classe?” chiese Sweetie Belle.
“mi farebbe piacere.”
I due stavano per addormentarsi quando Sweetie Belle chiese: “come ti chiami?”
Il Creepony, con gli occhi chiusi, rispose: “non ho alcun nome.”
“allora credo che ti chiamerò Creep.”
I due fecero un’espressione felice mentre si addormentarono, lui perché aveva finalmente trovato qualcuno che lo accettava, e lei perché, dopo tutto quello che era successo, capii che quel pony simile ad un creeper, non era come se lo aspettava, ma era l’inverso, e ne era contenta, perché sentiva tutte le sue preoccupazioni volare via.

------------------------------

Si fece mattina. Sweetie Belle si svegliò, aprì gli occhi con lentezza in modo che la luce che filtrava dalla finestra non le desse fastidio, sbadigliò, si diede una stiracchiata e si guardò intorno, ancora un po’ assonnata. La stanza era vuota, come sempre. Non ci mise molto per capire che qualcosa mancava: si trattava di Creep. Lo cercò per tutta la stanza chiamandolo, senza risultato. Sweetie Belle continuava a chiedersi dove fosse finito, quando dal piano di sotto si udì un grido. Era sua sorella Rarity. Come un fulmine Sweetie Belle si fiondò di sotto, preoccupata. Vide che Rarity e Creep erano uno di fronte all’altro, lei spaventata, lui confuso.
“che è successo?” chiese Sweetie Belle.
“Sweetie Belle! Chi, o cos’è quest’essere mostruoso? Sembra un pony, ma è orribile, spaventoso, ed è….verde!” sbraitò Rarity.
“chiedo sssssssscusa ssssssssignorina, non volevo sssssssspavertarla,” cercò di spiegare Creep, cercando di porgerle la zampa. Rarity fece un passo indietro, non fidandosi.
“sorellona non preoccuparti, è Creep, un mio nuovo amico. Non è cattivo, è solo…diverso, viene da molto lontano.”
“bhè, allora fila a scuola e tieni il mostro verde lontano. Molto lontano.”
Con fretta spinse Sweetie Belle e Creep fuori dalla porta e la chiuse con forza. Sweetie Belle notò lo sguardo triste di Creep, pensando che poteva essere questo che provava quando veniva respinto.
“non preoccuparti,” disse Sweetie Belle, “non è colpa tua, è solo che non le piace il verde.” Gli fece un sorriso, e Creep ricambiò, “forza allora, andiamo.”
I due si diressero verso la scuola. Appena arrivarono Sweetie Belle condusse Creep sul retro perché aveva da spiegargli qualcosa.
“che cossssssssa vuoi dirmi?” chiese Creep.
“per evitare reazioni come quelle di mia sorella,” rispose Sweetie Belle, “penso sia meglio che prima di farti entrare ti presenti alla classe, va bene?”
Creep annuì, si sedette e Sweetie Belle entrò in classe. Dentro c’erano già tutti i suoi compagni e miss Cherilee, e stavano per cominciare la lezione. Sweetie Belle spiegò alla sua insegnante che voleva presentare qualcuno di speciale oggi, e Cherilee acconsentì. Chiamò all’appello gli altri studenti, comprese Applebloom e Scootaloo.
“un attimo di attenzione ragazzi e ragazze, oggi la vostra compagna Sweetie Belle vuole presentarci un’ospite. Prego cara, parla pure.”
“grazie, miss Cherilee. Cari amici, vi ricordate ieri quando è venuta Zecora a spiegarci le creature delle sue terre? Ecco, io ho avuto la fortuna di incontrarne una, ovvero il “muschio movente”.”
Scootaloo si avvicinò a Applebloom a sussurrare.
“non starà dicendo sul serio, spero.” Disse Scootaloo.
“spero di no, non dopo quello che le abbiamo detto per farle pensare di essersi immaginata tutto.” Rispose Applebloom.
“il suo nome è Creep, e per quanto possa sembrare strano, vi assicuro che è molto simpatico,” Sweetie Belle fece un cenno alla porta, “prego Creep, ora puoi entrare. Non essere timido.”
La porta si aprì lentamente, e una zampa di Creep passò per la soglia, poi un’altra zampa, e poi tutto il resto, sempre lentamente. Alcuni studenti sembravano preoccupati da tale visione, altri rimanevano in silenzio, alcuni, come Scootaloo e Applebloom, rimasero increduli e a bocca aperta.
“ssssssssalve…come va?” chiese Creep, “io ssssssssono Creep, vengo da molto lontano e ho vissssssssitato molti luoghi prima di venire qui. Piacere di conosssssssscervi”
In un attimo, molti rimasero affascinati, eccetto Scootaloo e Applebloom, rimaste incredule, e Diamond Tiara, che non trovava nulla di interessante in lui. Gli studenti cominciarono a fare domande a Creep di come viveva, cosa gli piaceva, i luoghi da lui visitati, e lui rispondeva, prima con leggero imbarazzo, poi sempre più tranquillamente, si stava abituando, era contento di avere così tante attenzioni, questa volta positive, e ne fu contenta anche Sweetie Belle.
Finita la lezione Applebloom e Scootaloo raggiunsero Sweetie Belle e Creep.
“non posso crederci,” disse Applebloom, “e noi che pensavamo ti fossi immaginata tutto quanto.”
“già,” disse Scootaloo, “e invece eccolo qua, proprio come dicevi tu.”
Le tre ragazze proposero al pony verde di passare del tempo con loro al club delle Cutie Mark Crusaders, e Creep accettò contento. Gli mostrarono il loro club, e qual’era il suo scopo, si scambiavano storie e segreti, e riuscirono a fare la lista delle cose che non avevano ancora provato per avere i loro Cutie Mark. giocarono si divertirono per tutta la giornata, fino a quando non arrivò il tramonto ed rimasero solo Sweetie Belle e Creep, seduti a guardare il sole calare vicino al lago.
“la sai una cosa Creep?” disse Sweetie Belle.
“che cossssssssa?”
“sei un grande amico. per tutta la mia vita che ho passato a giocare a Minecraft, pensavo che quelli come te fossero cattivi e pericolosi, ma tu fai la differenza, la fai alla grande. Sei un pony più di quanto tu non sei.”
Creep guardò il suo riflesso e quello di Sweetie Belle nell’acqua per qualche secondo, poi si girò verso di lei, con un sorriso, “ti ringrazio.”
Rimasero lì fino alla fine del tramonto, dopodichè si diressero verso casa. Ormai Creep era pronto per essere accettato dalla comunità di Ponyville.
O almeno questo era quello che pensava Sweetie Belle.


Continua…


Capitolo 4
Capitolo 4: fiamme di addio.

Sweetie Belle camminava allegramente insieme a Creep verso casa, visto che ormai stava facendo buio. Nonostante tutto però per le strade c’erano ancora alcuni pony che gironzolavano, chiacchieravano, e andavano a cenare. Per le strade di Ponyville alcuni guardavano il pony verde con molta attenzione, alcuni erano confusi, altri impauriti, altri strizzavano gli occhi perché temevano di avere le allucinazioni. Non avevano mai visto un essere simile, reagivano quasi come Sweetie Belle le prime volte che lo aveva visto. L’unicorno si guardava intorno notando le facce degli abitanti, poi si girò verso Creep e vide che aveva una faccia preoccupata. Probabilmente era ancora sotto stress per il fatto di essere osservato così intensamente. Riusciva a sentire la pressione che aumentava sul povero creeper-pony.
“che ti prende?” chiese Sweetie Belle.
“per favore, andiamo a cassssssssa. In fretta,” sussurrò Creep vicino a lei.
All’improvviso davanti a loro spuntò Diamond Tiara, “guarda chi si rivede,” disse con tono fiero e cattivo, “e così hai incontrato una creatura di un luogo lontano, e ne sei pure diventata amica, nonostante quella zebra ci avesse detto che era pericolosa.”
Sweetie Belle la guardò furiosa, “e allora? Hai qualche problema a riguardo?”
“oh, io no,” rispose Diamond Tiara, successivamente fece un sorrisetto malvagio, “ma probabilmente la popolazione di Ponyville ne avrebbe qualcuno. Potrebbero pensare che sia un essere malvagio venuto per fare del male a loro o ai loro piccoli.”
Gli occhi di Sweetie Belle dilatarono in segno di spavento, mentre Creep abbassò le orecchie per la preoccupazione, “non oserai fare quello che sto pensando?” chiese Sweetie Belle.
“non lo so, forse…” rispose Diamond Tiara prima di girarsi e iniziare a parlare ad alta voce, fingendosi disperata “abitanti di Ponyville, accorrete, c’è un mostro nella nostra cittadina. Accorrete, vi prego.”
Le porte si aprirono, le finestre si spalancarono, sempre più pony si riunirono intorno a loro, bisbigliando e domandando di continuo. Rarity si insinuò tra la folla e riuscì ad arrivare a sua sorella.
“Sweetie Belle, che sta succedendo? Sei ancora in giro con quell’essere? Ti avevo detto di non frequentarlo e di tenerlo lontano! Chissà cosa mai ti potrebbe succedere a stare vicino ad un abominio simile.”
Sweetie Belle era scioccata per quello che stava succedendo, non riusciva a reagire in alcun modo, non le veniva in mente niente, niente che potesse aiutare il suo amico. Cercando di concentrarsi in mezzo alla confusione generale, riuscì poi a rispondere.
“ma sorellona, lui non è cattivo, è solo una creatura differente. Non è come una chimera o un’idra. Cerca solo amicizia, il fatto è che è stato solo per tanto tempo, e si sente molto triste,” Rarity e i vari pony ascoltavo e non ascoltavano, forse per i pregiudizi, forse per la confusione delle loro voci che parlavano tra loro, “ha passato tanti brutti momenti. È vero che la sua razza è pericolosa perché tende ad esplodere, ma-”
“esplodere?” la interruppe Rarity, sembrava non avesse sentito o considerato nulla di quello che la sua sorellina le avesse detto prima, “questo è molto peggio di quanto mi aspettassi. Allontanati subito da lui e vieni a casa, non ho alcuna intenzione di vedere un tale mostro distruggere intere abitazioni e mettere in pericolo le vite di altri pony!”
“ma…” cercò di spiegare Sweetie Belle, ma venne interrotta di nuovo. La sua voce era come strozzata, non riuscendo a spiegare.
“Basta così! Non voglio sentire altro!” sbraitò Rarity. Sweetie Belle abbassò le orecchie e guardò verso Creep. Erano entrambi molto tristi e sconvolti. Poi il piccolo unicorno guardò verso il basso cercando di trattenere reazioni che l’avrebbero portata al pianto, e iniziò a camminare verso Rarity.
Era a metà strada tra lei e il creeper-pony, quando vide che alcuni altri pony si stavano avvicinando verso Creep per bloccarlo e portarlo via. In quel momento le voci della popolazione di Ponyville erano così confuse tra loro che sembravano un suono stridente e insopportabile. Si girò verso Creep per vederlo quella che secondo lei sarebbe stata l’ultima volta, probabilmente l’avrebbero allontanato da Ponyville, o peggio l’avrebbero portato da Princess Celestia che lo avrebbe fatto sparire chissà come e chissà dove.
Creep vedeva il gruppo di pony, sei o sette, che si avvicinavano sempre più verso di lui con espressione aggressiva. Il creeper-pony iniziò ad agitarsi, si guardava intorno freneticamente, non riusciva a trovare alcuna via di fuga, essendo completamente circondato da una mandria di pony. Sentiva il suo cuore battere sempre più forte, inoltre sentiva una terribile sensazione di déjà-vu, e tremendi ricordi invadevano la sua mente, ricordi di maltrattamenti, perseguitazioni….e l’ombra di un puledro su un letto di ospedale. Le sue zampe artigliate sentivano il peso della tensione. Quando il gruppo di pony che avrebbe dovuto bloccarlo era a pochi passi da lui, chiuse gli occhi.
“NOOO! NON è COLPA MIA SSSSSSSSE MARYSUN è MORTA!!!” gridò Creep con tutto il fiato che aveva.
Creep riaprì i suoi occhi neri. In quel momento, per pochi secondi, il tempo sembrava essersi fermato. Le voci si fermarono, tutti si fermarono a guardarlo, soprattutto Sweetie Belle, che era rimasta sorpresa. Di chi stava parlando? Che gli stava succedendo?. Successivamente tutto riprese come se non fosse successo nulla. Ormai il creeper-pony si sentiva finito, così cercò di fare qualcosa che forse lo avrebbe salvato. Con uno sguardo così cattivo che perfino Sweetie Belle rimase col fiato sospeso per la paura, Creep iniziò a sibilare, e continuava. Era il segno che voleva esplodere.
“presto! Allontanatevi! Sta per esplodere!” gridò un pony tra la folla. Ci furono grida generali e tutti si allontanarono. Sweetie Belle voleva raggiungerlo per fermarlo, ma venne presa per uno zoccolo da sua sorella e si allontanarono quanto bastava per impedire dei danni. Improvvisamente Creep, vedendo che la strada era libera, smise di sibilare e si mise a correre a tutta forza per non farsi prendere, si insinuò in un vicolo e sparì.
I pony si riunirono tra loro. C’era confusione, ma una tra tutti, ovvero Applejack, prese voce per decidere il da farsi.
“dobbiamo prenderlo il prima possibile, non possiamo lasciare che quell’essere faccia qualche disastro. Dividiamoci in gruppi e cerchiamolo per tutta Ponyville, cercate anche nelle case, non si sa mai che possa essere entrato per tendere un agguato a qualcuno di noi. Portate tutti i piccoli puledri al sicuro e rimanete con loro. Se lo trovate, non affrontatelo da soli, ma chiamate tutti gli altri per farvi aiutare. i pegasi lo cerchino dall’alto. Se lavoriamo tutti insieme, vedrete che se lavoriamo tutti insieme lo prenderemo.”
Con un grido di incitamento da parte di tutti, i pony si divisero in gruppi e iniziarono a cercare il creeper-pony. Sweetie Belle assisteva a tutto questo con il terrore che lo trovassero, e appena i gruppi si separarono, decise di mettersi a cercarlo da sola, sapeva che a lei non avrebbe di certo fatto del male, né perché era cattivo né per autodifesa. Stava per iniziare a cercare, quando venne bloccata da Rarity, che le parlò con tono estremamente serio.
“dove credi di andare tu?! Non hai sentito Applejack? Ora ti porto a casa, lascia che ci pensino loro a quello.”
“quello? Quello?!” sbraitò Sweetie Belle a sua sorella, se cambiò immediatamente espressione, sorpresa, “quello che stai continuando a chiamare mostro, abominio, obbrobrio, è un mio grande amico. Ma tu ti preoccupi solo per l’aspetto esteriore, come quasi tutti, a quanto pare! Ora lui è braccato da tutta Ponyville, si sentirà terrorizzato, e ha bisogno di me. Tu non puoi capire cosa ha passato!”
“Sweetie Belle…io volevo solo…” cercò di dire Rarity mentre la sua sorellina si girò per correre via. Non riuscì a finire la frase che il piccolo unicorno si rigirò verso di lei furiosa.
“non voglio vederti! Ti odio! TI ODIO!!!” gridò Sweetie Belle, dopodichè corse via. Sua sorella cercò di dire qualcosa, qualunque cosa che l’avrebbe potuta fermare, ma non le veniva in mente niente, e rimase lì mentre vedeva la sua sorellina allontanarsi correndo.

-------------------------------------

L’agitazione era a Ponyville, tutti cercavano il creeper-pony, mentre i puledrini venivano portati a casa al sicuro. Tutti tranne Sweetie Belle, che continuava a correre a perdifiato mentre si guardava intorno, cercando un qualsiasi segno che Creep le avesse lasciato per farle capire dove fosse, ma non riusciva a trovare lui o nulla di utile nella sua ricerca. era in una strada già controllata dagli altri, quindi non c’era nessuno nei paraggi. si sentiva distrutta per la corsa continua, ma non poteva fermarsi, fino a quando non inciampò su un sasso e cadde sbattendo per terra e causandosi diversi graffi sul corpo e sul muso. Non riusciva ad alzarsi, era troppo esausta. Mentre sentiva le continue voci degli altri pony che indicavano dove cercare, l’unicorno chiuse gli occhi con l’istinto di piangere. Un’ombra la coprì.
“che stai facendo a terra, piagnucolona? Hai deciso di restare nella polvere a cui appartieni?”
Sweetie Belle aprì gli occhi lentamente e guardò verso l’alto, e vide che si trattava di nuovo di Diamond Tiara. Ovviamente non aveva dimenticato quello che aveva fatto pochi attimi fa, e gli lanciò un’occhiata che avrebbe fatto raggelare chiunque, “che cosa vuoi ancora da me? Non ne hai ancora avuto abbastanza? Hai umiliato me e hai fatto passare il mio amico Creep per un mostro orribile.”
“così impari a frequentare certe compagnie, puledrino dei cubi.”
Sweetie Belle aveva sentito abbastanza, non riusciva più a sopportare un simile affronto da una maledetta pony viziata. Con tutta la forza che aveva, si alzò di scatto e saltò addosso a Diamond Tiara. Rotolarono per qualche metro nella strada polverosa, poi Sweetie Belle riuscì ad atterrarla. Era esattamente sopra quella che per lei era la sua più grande disgrazia, e in preda alla rabbia cominciò a colpirla con gli zoccoli. Fu un breve sfogo d’ira perché non aveva molte forze, ma riuscì comunque a colpirla due volte allo stomaco e tre volte alla faccia, inoltre i colpi e il rotolare avevano causato a Diamond Tiara, oltre ai pesti e hai graffi, anche un taglio sulla guancia, non profondo, ma comunque un lungo taglio. Diamond Tiara a quel punto era inerme e non riusciva più a porre resistenza, quasi in preda al pianto per il dolore. Sweetie Belle la guardò con rabbia e le sputò in faccia, “sei tu il mostro,” dopodichè si alzò e si incamminò di nuovo per cercare Creep. Si sentiva debole ma diede forza a tutta se stessa per continuare, nonostante quel sasso di prima le avesse fatto molto male ad una zampa posteriore ed era costretta in parte a zoppicare. Non appena Sweetie Belle si allontanò e Diamond Tiara rimase sola lasciò da parte tutto il suo orgoglio e la sua sfacciataggine e pianse, rimanendo a terra e coprendosi il viso con gli zoccoli…
Sweetie Belle ormai si sentiva senza forze e stava per mollare tutto, quando si accorse di essere vicino a casa sua e di Rarity. Non aveva alcuna intenzione di entrarci perché sua sorella poteva essere dentro e forse l’avrebbe sgridata di nuovo. Ma ad un’occhiata più attenta, vide che non c’era alcuna luce accesa, quindi dedusse che Rarity non era in casa, probabilmente anche lei si era messa a cercare Creep. La luna era alta e le stelle vive nel cielo già da un bel po’, forse già da quando Creep era scappato via. Stava per allontanarsi dall’abitazione, quando vide una luce accendersi, esattamente quella della sua stanza. Incuriosita tornò indietro ed entrò nella casa.
Dentro era buio, ma visto che era già notte da parecchio tempo, gli occhi di Sweetie Belle si erano abituati e riuscivano a distinguere quasi tutto. Continuando a zoppicare e cercando di fare meno rumore possibile, salì le scale buie e si diresse verso la sua stanza. Esitando un po’, aprì lentamente la porta della camera ed entrò guardandosi intorno. Non vedeva nessuno, né pony, né il suo amico Creep. Si sentì delusa, poi sentì un suono a lei familiare, il suono degli artigli del suo amico che toccavano il terreno, emettendo quel lieve fruscio. Gli occhi di Sweetie Belle si aprirono completamente perché realizzò di averlo finalmente trovato, ed emozionata lo chiamò.
“Creep! Creep, sono io, Sweetie Belle! Vieni fuori, sono sola. Dove sei?”
Nessuna risposta. Silenzio totale. Sweetie Belle continuò ad ascoltare, sperava di non essersi immaginata quel suono e voleva che lo emettesse di nuovo, ma non avvenne. Si rattristò.
“fatti vedere…ti prego…” disse a bassa voce. Ci fu silenzio per alcuni secondi, pochi qualcuno parlò.
“s-ssssssssei tu?” disse Creep sbucando con la testa da dietro il letto, impaurito.
In un attimo entrambi lanciarono grida di gioia per essersi ritrovati, come se non si fossero visti per anni. Sweetie Belle corse verso il suo amico verde e lo abbracciò tra il collo e il petto con forza e affetto, come se non si fosse mai stancata per la corsa o fatta male con quel sasso. In quel momento non le importava di quello che le era successo, era troppo contenta per averlo ritrovato che si lasciò scappare un pianto di felicità. Creep le asciugò le lacrime e la fece sedere sul letto.
“ti ho cercato d’dappertutto Creep! Non puoi immaginare quanto ero in pena per te.” Disse Sweetie Belle ancora in preda all’eccitazione.
“grazie Sssssssswetie Belle. Ti ssssssssono molto grato per quello che hai fatto per me. Non potrei mai avere qualcuno che mi ssssssssia cossssssssì amico come te,” rispose Creep, poi guardò a terra e la sua espressione si fece triste, “oltre a quell’altra…”
Sentite quelle parole, Sweetie Belle si ricordò che Creep prima aveva fatto il nome di qualcuno, e si avvicinò a lui.
“Creep…chi è Marysun?” chiese Sweetie Belle.
Creep guardò Sweetie Belle negli occhi, poi si sedette piano sul letto anche lui.
“devi ssssssssapere che non ssssssssono sssssssstato odiato da tutti, nei tanti possssssssti dove ssssssssono andato. Una volta, ci fu qualcuno che non mi giudicò dall’asssssssspetto essssssssteriore, qualcuno la cui felicità brillava come il ssssssssole e inteneriva il cuore di chiunque, il suo ssssssssorriso riempiva di colore le giornate più grigie e aveva una sssssssspensieratezza ssssssssenza pari.”
“era Marysun?” chiese Sweetie Belle.
“ssssssssi,” rispose Creep, “era incantevole, davvero una di quei pony che ti fai amico per tutta la vita. Con lei passssssssai i miei momenti più belli, nonosssssssstante i ssssssssuoi genitori erano contrari che io e lei ci incontrassssssssimo,” la voce di Creep si fece poi più debole e il suo sguardo si fece di nuovo triste, “Purtroppo qualche messsssssse dopo sssssssscoprì che Maryssssssssun era affetta da una terribile malattia al quale non ssssssssi era trovata ancora una cura, nemmeno con la magia. Lei lo ssssssssapeva, ma continuò a rimanere possssssssitiva, perché ssssssssi rendeva conto che sssssssse quello era il ssssssssuo desssssssstino, allora lo accettava. Rimasssssssse diverssssssssi giorni in osssssssspedale. Era attaccata ad alcune apparecchiature che la tenevano in vita, ma era ssssssssolo quesssssssstione di tempo. le feci vissssssssita, e mi dissssssssse che avrebbe voluto vedere il lago vicino durante il tramonto, proprio come abbiamo fatto io e te oggi. Con un po’ di essssssssitazione, la sssssssstaccai dalle apparecchiature e la portai con me. Dopo non molto i ssssssssuoi dottori e i ssssssssuoi genitori notarono la ssssssssua sssssssscomparsa e sssssssseguirono le tracce che avevo involontariamente lassssssssciato nella terra. Raggiunssssssssero il lago e videro me e la loro figlia abbracciata alle mie zampe, priva di vita…” la sua voce si interruppe.
“e poi cosa è successo?” chiese Sweetie Belle con espressione triste.
“mi diedero dell’assssssssassino. Io cercai di sssssssspiegare, ma non riusssssssscì nell’intento. Mi portarono nella piazza per poi giudicarmi e decidere sssssssse bandirmi o rinchiudermi in una gabbia, ma mosssssssstro qual ero. Nel momento di massssssssima tenssssssssione, ero cossssssssì preoccupato che decissssssssi di fingere di essssssssplodere per poi fuggire. Non ssssssssono mai più tornato là.”
“Wow,” disse Sweetie Belle, “sapevo che avevi passato tanti brutti momenti, ma questo è decisamente il peggiore. Mi dispiace tanto.” Sweetie Belle lo abbracciò con affetto, e Creep ricambiò. Poi sentirono fuori dalla finestra il rumore di zoccoli dei pony di Ponyville.
“devo portarti via di qui, non sei al sicuro,” disse Sweetie Belle, “devi tornare alla foresta, lì nessun pony ti cercherà.”
“ssssssssei ssssssssicura?” chiese Creep.
“non preoccuparti, ce la faremo, e quando le acque si saranno calmate, quando potrò ti verrò a trovare.”
“me lo prometti?”
“te lo prometto,” rispose Sweetie Belle con tono dolce.
I due scesero insieme le scale, sarebbero passati dalla porta principale quando non c’era nessuno nei paraggi e sarebbero fuggiti nella Everfree Forest senza farsi notare. Sweetie Belle aprì lievemente la porta per controllare che la via fosse libera, ma molti pony correvano nei paraggi in cerca di Creep. Li avrebbero sicuramente notati. Sweetie Belle richiuse la porta senza farsi sentire.
“dobbiamo aspettare il momento giusto,” disse a Creep, che aveva un’aria rassegnata, “ehi, che ti prende?”
“anche sssssssse riusssssssscissimo a passssssssare, prima o poi mi troveranno di ssssssssicuro, e allora ssssssssarò cosssssssstretto a sssssssscappare di nuovo.”
“beh…forse si,” disse Sweetie Belle “ma ti troverò un posto nascosto. Vedrai che andrà tutto bene.”
“grazie Ssssssssweetie Belle. È ssssssssolo che…non voglio più essssssssere trattato cossssssssì!” Disse Creep con tono seccato, tanto che per l’agitazione sbatte a terra la zampa. Nel momento in cui gli artigli pestarono e graffiarono con forza sul pavimento, si generarono delle scintille, che piombarono verso alcuni tessuti di Rarity e diedero loro fuoco. Gli artigli di Creep erano fatti di una sostanza dura tra il ferro e la carta vetrata compatti tra loro, che se graffiano con forza generano scintille. Questo problema diede fuoco non solo ai tessuti, ma presto divampò e cominciò a bruciare tutto quanto. Nella casa stava per scoppiare un incendio.

------------------------------------------

L’incendio era appena iniziato, ma le fiamme stavano già divorando quasi tutto il piano inferiore della casa di Rarity. Sweetie Belle e Creep erano molto spaventati e cercarono di uscire dalla porta, ma un armadio lì vicino cadde e ostruì l’uscita impedendo ai due di fuggire.
“presto!” disse Sweetie Belle, “andiamo di sopra, cerchiamo un modo per uscire!”
Creep annuì e salirono le scale in fretta, purtroppo la zampa del piccolo unicorno non si era ancora ripreso del tutto e dovette zoppicare fino alla sua stanza.
“pressssssssto!” gridò Creep girandosi verso di lei.
“mi fa troppo male. Aiutami.”
Creep arrivò vicino a lei e la mise sulla groppa, poi entrambi raggiunsero la stanza. Intanto nelle strade di Ponyville gli abitanti avevano notato l’incendio e in molti si diressero verso l’abitazione per spegnere il fuoco. Nel gruppo c’era anche Rarity, preoccupata per quello che stava avvenendo, temeva che la sua sorellina fosse lì dentro circondata dalle fiamme.
“resisti Sweetie Belle, sto arrivando!” disse Rarity tra sé e sé.
L’unicorno e il creeper-pony erano ormai bloccati dalle fiamme, non riuscivano più ad andare da nessuna parte, infatti tutte le uscite, sia la porta che la finestra della camera, erano bloccate dalle fiamme e da travi cadute. I due erano con le spalle al muro.
“oh no!” disse Sweetie Belle in preda al panico, “che cosa possiamo fare ora? Non c’è via d’uscita.”
Creep era preoccupato quanto lei, poi gli venne in mente una soluzione…drastica, e il suo sguardo si fece serio.
“c’è ssssssssolo una cossssssssa che posssssssso fare…devo far ssssssssaltare in aria il muro!”
“cosa?!” disse Sweetie Belle sconvolta, “non puoi farlo! Se farai esplodere il muro, allora tu…” non riusciva a terminare la frase.
“lo sssssssso cossssssssa mi ssssssssuccederà, Ssssssssweetie Belle. Ma come mi ha inssssssssegnato un pony che conosssssssscevo…sssssssse è quessssssssto il mio desssssssstino, lo devo accettare…”
“ma…ma…”
“non preoccuparti. Ora rimani a disssssssstanza di ssssssssicurezza. Non vorrei farti del male,” disse Creep con un sorriso. Sweetie Belle lo abbracciò nuovamente, ma questa volta era un abbracciò più intenso, perché sarebbe stato quello dell’addio. Il piccolo unicorno si staccò da lui e si allontanò abbastanza per non farsi male per l’esplosione. Concentrandosi, Creep iniziò a sibilare. sibilò per pochi secondi, poi delle crepe cominciarono a formarsi sul suo corpo, crepe da dove fuoriusciva della luce, segno che ormai era giunto il momento. Sweetie Belle lo guardava con estrema tristezza, mentre Creep le disse:

“grazie…”

Il cuore di Sweetie Belle accelerava sempre di più, chiuse gli occhi per non vedere la fine del suo amico e in un momento di disperazione…gli corse incontro.
“no!” gridò Sweetie Belle…
Al di fuori della casa, gli abitanti stavano ancora cercando di far estinguere il fuoco. I pony e gli unicorni cercavano di prendere quanta più acqua possibile con secchi e magia, mentre i pegasi cercavano eventuali nuvole temporalesche per creare la pioggia. All’improvviso dal piano superiore si udì e si vide un’esplosione che mandò in pezzi il muro. I pony si spostarono da lì per non farsi colpire dalle macerie.
“Sweetie Belle!” gridò Rarity disperata, “fate qualcosa, vi prego! La mia sorellina è lì dentro!”
“ci penso io!” disse Rainbow Dash volando verso la stanza distrutta.
Vari pezzi di legno che sorreggevano il soffitto erano sopra Sweetie Belle, che dopo pochi secondi si era svegliata dopo aver perso i sensi per l’esplosione. Vedendo sfocatamente il buco nel muro, cercò con le pochissime forze rimaste di uscire da quel mucchio di travi. Riuscì a divincolarsi tra di esse, dopodichè con l’andamento simile a quello di uno zombie cercò di raggiungere la sua unica via di fuga, ma ormai non ce la faceva più, e vedendo una figura celeste offuscata volare verso di lei, perse i sensi sul pavimento caldo.

-------------------------------

Passarono diversi giorni. Sweetie Belle era in ospedale, aveva pesti, tagli e diverse ustioni su gran parte del corpo, inoltre aveva riscontrato un leggero coma, ma si stava riprendendo ed era finalmente riuscita a svegliarsi. Aprì lentamente gli occhi, era appena giunto il giorno e la luce frastagliava tra finestra semichiusa. Si guardò attorno con la stanchezza negli occhi, lentamente e offuscatamente, vide che aveva diverse bende che la coprivano la testa, tre zampe e il torace. Vide una figura biancastra e blu, e mettendo più a fuoco la sua vista, capì che era Rarity che dormiva tenendo la testa appoggiata sul materasso. La toccò lievemente con lo zoccolo per svegliarla.
“sorellona…”
Rarity aprì gli occhi e alzò la testa per vedere chi l’avesse chiamata. Quando vide che si trattava di Sweetie Belle, finalmente sveglia, si commosse e l’abbracciò senza farle male, dato che le ferite non erano del tutto curate.
“oh Sweetie Belle,” disse Rarity con commozione, “ho avuto tanto paura per te, pensavo che nessuno sarebbe riuscita a salvarti, per fortuna Rainbow Dash era lì e ti ha visto priva di sensi. Ma ora va tutto bene. Oh Sweetie Belle, mi dispiace così tanto per come ti ho trattata quel giorno, la mia preoccupazione per te mi aveva offuscato e non ero in grado di comprendere quello che mi volevi dimostrare, ti prego perdonami.”
Rimasero in silenzio, si sentivano solo alcuni singhiozzii di Rarity, poi Sweetie Belle si ricordò dei fatti avvenuti quel giorno, dell’incendio, e del sacrificio di Creep, che aveva distrutto il muro per salvarla. Ripensando a tutto quello, Sweetie Belle iniziò a singhiozzare e lacrime amare uscivano dai suoi occhi.
“si Rarity, si ti perdono,” disse Sweetie Belle anche lei in commozione, “mi dispiace anche a me per averti detto quelle cose. Non è vero che ti odio.”
Rimasero in silenzio, abbracciate, emanando nella stanza un immensa sensazione di affetto.

Epilogo

Sono passati diversi mesi dall’incidente, la casa di Rarity venne rimessa a nuovo, cosicchè potessero tornare alla loro vita di prima, l’avventura di quella notte aveva insegnato molto agli abitanti di Ponyville, in particolare che non sempre la prima impressione è quella che conta. In ricordo di Creep, alcuni pony costruirono nei pressi della foresta una sua statua, e sotto c’era una dedica.
“statua dedicata al creeper-pony conosciuto come Creep. Grazie per aver accettato le nostre scuse e aver salvato una vita a rischio della tua.”
Sweetie Belle si era ripresa del tutto ed era tornata al rifugio con Applebloom e Scootaloo, per lei la vita era tornata uguale a quella prima del suo incontro con Creep, eccetto per due particolari:
- Diamond Tiara, per evitare un’altra discussione con Sweetie Belle, non parlò più con lei o con le sue amiche.
- una volta alla settimana, passava dove era situata la statua del suo amico, appoggiava uno zoccolo su di essa e gli diceva “grazie,” con espressione commossa e con il sorriso sulle labbra.
Inoltre l’unicorno era tornata a giocare a Minecraft. Questa volta però quando vedeva un creeper, non potendo purtroppo farselo amico, scappava semplicemente invece di ucciderlo. Non voleva far soffrire i suoi simili. Un giorno, mentre giocava in una modalità difficile chiamata “hardcore”, esultò per la gioia, Applebloom e Scootaloo si chiesero cos’era successo.
“cos’hai da essere tanto contenta, Sweetie?” chiese Applebloom.
“ho raggiunto il millesimo giorno in hardcore di Minecraft. Non pensavo di arrivare così lontano.”
“beh,” rispose Scootaloo, “forse riceverai il Cutie Mark come migliore giocatrice di Minecraft.”
Le tre puledrine risero, poi decisero di andare al Sugarcube Corner perchè volevano prendersi dei frappè, così spensero la luce del rifugio e si diressero a Ponyville.
Ad un certo punto, nel buio della stanza, il computer, spento, si accese da solo. Lo schermo fu all’inizio bianco, poi si generò un’immagine: il logo di Minecraft, con il classico sfondo pixeloso, poi si stava formando una scritta che diceva: non sai quello che hai fatto.
Ci fu un'altra scritta che diceva: caricamento…
Lo schermo cominciò ad avere dei disturbi, uguali a quelli delle vecchie televisioni, e all’interno di esso si generò un buco nero e viola, da dove uscì prima uno zoccolo, poi un altro, ed infine tutto un corpo.
Nella stanza buia, il computer si spense di nuovo, come se non fosse successo niente, ma all’interno del rifugio delle Cutie Mark Crusaders, aveva fatto la sua apparizione un pony che emanava una forza oscura.
Un pony…dagli occhi bianchi…

FINE?...


Edited by -Chaos- - 24/8/2014, 23:19
 
Top
1 replies since 5/12/2012, 20:50   108 views
  Share