Cavalli storici

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CAT_IMG Posted on 17/9/2013, 12:39     +1   -1
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In questo topic elencherò tutti i cavalli che, in passato, hanno avuto a che fare con personaggi storici più o meno famosi.

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Babieca, il cavallo del Cid

Uno dei piu’ importanti eroi del cristianesimo fu Ruy (o Rodrigo) Diaz de Bivar, che guido’ la Reconquista, la serie di guerre che pose fine a 700 anni di occupazione moresca della penisola iberica.

Ruy Diaz, universalmente noto come El Cid, o El Campeador, nacque verso il 1040 a Vivar, un paese della Castiglia vicino a Burgos.Spietato soldato di professione, passo’ alla leggenda come eroe,il salvatore del suo paese.Le sue imprese sono celebrate in un’epopea del XII secolo,Cantar de mio Cid, seguito da Cronica Particular del Cid,(1512), che raccontano sia dell’uomo , sia di Babieca , il cavallo bianco su cui combatté per trent’anni.

Il cavallo era un dono del padrino di El Cid,un prete chiamato Peyre Pringos (“Pierino Grasso”). Questi poté offrire al giovane una scelta dei migliori puledri, poichè i monasteri spagnoli, come quello dei certosini a Jerez de la Frontera, erano per tradizione impegnati nell’allevamento dei cavalli. Il ragazzo scelse un animale particolarmente immaturo e insignificante,facendo esclamare all’esasperato prete:”Babieca”(stupido), il nome con cui il cavallo divenne famoso.Ideale destriero da battaglia, Babieca apparteneva alla razza oggi nota come andaluso. Anche se piuttosto massiccio, probabilmente non superava i 152 cm.

Era assai reattivo, agile e pieno di brio escondido, che gli dava ardore e coraggio. El Cid mori’ nel 1099 a Valencia, durante l’assedio. La notizia della sua morte avrebbe inferto un duro colpo al morale delle truppe e ridato coraggio al nemico; si stabili’ percio`di legare alla sella di Babieca il suo corpo armato di tutto punto, con lo scudo al suo posto e la spada nella mano senza vita. A mezzanotte venne fatto uscire dalla città , verso il campo dei mori , alla testa dei suoi cavalieri.

Questi erano tutti vestiti di bianco e portavano bandiere del medesimo colore, e il viso di El Cid risplendeva, attraverso la visiera aperta dell’elmo, di una “luce soprannaturale”. L’apparizione spettrale sul cavallo bianchissimo, lanciato al piccolo galoppo davanti ai ranghi silenziosi, fece fuggire i mori gridando che El Cid era tornato dal regno dei morti. Gli spagnoli li inseguirono senza concedere una tregua. El Cid fu sepolto nel monastero di San Pedro de Cardena, vicino a Burgos, ma in seguito il suo corpo fu trasferito nella cattedrale di Burgos.

Babieca non venne piu’ cavalcato e mori due anni dopo, a quarant’anni.

(da: Il Fiero Equino)

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CAT_IMG Posted on 18/9/2013, 13:05     +1   -1
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angelo dell equilibrio

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personaggi storici o anche di finzione?? perchè se anche di finzione ci sarebbero slepnir o negli storici bucefalo
 
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CAT_IMG Posted on 18/9/2013, 13:23     +1   -1
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In questo topic solo i cavalli storici, realmente esistiti
 
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CAT_IMG Posted on 18/9/2013, 13:27     +1   -1
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angelo dell equilibrio

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ok allora metto bucefalo

Bucefalo il cavallo di alessando magno
Bucefalo (in greco antico Βουκέφαλος Bouképhalos, in latino Bucephalus) era il cavallo di Alessandro Magno.
Il suo nome deriva dal greco antico βοῦς (bous), bue, e da κεφαλή (kephalê), testa e significherebbe quindi "testa di bue".

Descrizione

Bucefalo era della migliore razza tessalica [1], alcune ipotesi sostengono fosse un esemplare dell'odierna razza Akhal-Teke, discendente dal cavallo turcomanno. Secondo alcuni la testa di bue di Bucefalo era un'allusione alla sua imponente stazza (molto più grande degli altri cavalli dell'epoca) e alla sua somiglianza con tale animale: fronte larga, narici distanti, profilo leggermente concavo (caratteristico dei cavalli di razza orientale, in particolar modo della razza della Tessaglia). Numerosi studi[2][3] sembrano però dimostrare che "bucefalo" fosse il nome utilizzato per indicare i cavalli provenienti dalla Tessaglia, in quanto in quella regione si era soliti marchiare questi animali con la lettera greca "alpha", rappresentata in alfabeto arcaico come una testa di bue. Bucefalo aveva un mantello nero e una stella bianca sulla fronte ed un occhio azzurro, di colore diverso dall'altro; sul fianco portava una macchia a forma di toro. Queste caratteristiche si desumono da un misto di descrizioni storiche e leggendarie: Alexandre de Paris, ad esempio, nel Romanzo di Alessandro[4], lo descrive addirittura come un essere mostruoso, coi fianchi bianchi e neri e la groppa fulva, la coda di pavone e gli occhi di leone. Nell'immaginario collettivo, inoltre, Bucefalo ricorre anche come unicorno[5], e come mangiatore di uomini, tanto che nessuno osa entrare nella sua stalla murata, poiché il suo grido è agghiacciante per qualsiasi essere umano.
Storia
Il giovane Alessandro Magno doma Bucefalo

Nel 342 a.C., Filippo il Macedone acquistò da Filonico di Tessaglia il cavallo Bucefalo all'impressionante somma di 13 talenti. Ben presto si rese conto delle difficoltà di domare il cavallo e pensò di restituirlo al precedente proprietario, tanto questi era recalcitrante alla monta e turbolento.

Il giovane Alessandro, osservando il comportamento del cavallo, si propose di montarlo e, nella sorpresa generale, vi riuscì. Pare infatti, sempre secondo il romanzo di Alexandre de Paris, che Alessandro Magno osò sfidare la sorte, cercando di domare la belva. Non appena Bucefalo vide il suo signore, si inginocchiò al suo cospetto e si lasciò accarezzare con dolcezza. Inoltre Alessandro notò che Bucefalo aveva paura dei movimenti della propria ombra e quindi, una volta in groppa, lo rivolse col muso verso il sole prima di lanciarlo al galoppo.

Da allora, Bucefalo non si lasciò montare da nessun altro e Alessandro non ebbe un altro destriero. Il cavallo accompagnò per quasi un ventennio il suo padrone nelle battaglie, alla conquista del mondo conosciuto.

Il sodalizio tra Bucefalo e Alessandro non fu spezzato che dalla morte: durante la battaglia dell'Idaspe che contrappose i Macedoni di Alessandro all'armata di Poro, re indiano della regione del Punjab, nell'anno 326, Bucefalo riportò ferite mortali. Malgrado ciò, non permise al suo padrone di montare un altro cavallo e, facendo appello alle ultime sue forze, lo portò alla vittoria.

Alla sera, coperto di sudore e di sangue, Bucefalo si stese al suolo e morì per le ferite ricevute all'età di vent'anni.

Fu sepolto con gli onori militari e sul luogo della sua sepoltura, fu fondata la città Bucefala.

La leggenda narra che vi fosse un rapporto di speciale affinità tra Alessandro e Bucefalo; a quanto pare i due erano nati lo stesso giorno, a distanza di dieci anni l'uno dall'altro. Alexandre de Paris vede infatti in Bucefalo uno specchio di Alessandro Magno, un suo doppione metaforico.

tratto da wikipedia italiana bucefalo
 
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CAT_IMG Posted on 24/9/2013, 17:51     +1   -1
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Marengo, il cavallo di Napoleone Bonaparte

Marengo
(circa 1793–1831) era il famoso cavallo da guerra di Napoleone Bonaparte. Prese il nome dalla battaglia di Marengo, attraverso la quale condusse incolume il proprio cavallo.

Storia
Marengo fu portato in Francia dall'Egitto nel 1799, quando aveva 6 anni. Il grigio arabo fu probabilmente allevato presso la scuderia El Naseri. Nonostante fosse di piccola taglia (solo 1,43 metri) si dimostrò un animale affidabile, costante e coraggioso.

Marengo fu ferito otto volte nel corso della sua carriera, e trasportò l'imperatore nelle battaglie di Austerlitz, Jena, Wagram e Waterloo. Fu anche utilizzato spesso nelle galoppate da 120 chilometri tra Valladolid e Burgos, spesso completate in cinque ore. Era uno dei 52 cavalli della scuderia personale di Napoleone, e fuggì con tutti gli altri quando la scuderia fu razziata dai russi nel 1812, sopravvivendo alla ritirata da Mosca. In ogni caso, lo stallone fu catturato nel 1815 durante la battaglia di Waterloo da William Henry Francis Petre.

Petre riportò il cavallo nel Regno Unito, e lo vendette al tenente colonnello Angerstein dei granatieri. Marengo rimase in una scuderia a New Barnes, nei pressi di Ely, fino all'età di 27 anni. Alla fine morì all'età di 38 anni, ed il suo scheletro (senza uno zoccolo) fu conservato e poi trasferito presso il Royal United Services Institute. Oggi è esposto presso il National Army Museum di Chelsea, Londra. Lo zoccolo fu dato agli ufficiali delle guardie di Angerstein come tabacchiera. Al duca di Wellington fu chiesto di donare il proprio cavallo, Copenhagen, da esporre accanto a Marengo, ma si rifiutò. Per coincidenza, uno dei suoi zoccoli fu in seguito utilizzato come ornamento.

In una sequenza del film britannico del 1959 intitolato The 39 Steps, un personaggio chiamato "Mr Memory" appare in un varietà e gli si chiede di citare il nome del cavallo di Napoleone.

La versione inglese del 1967 di un episodio di Superauto Mach 5 ("Race for Revenge"), una macchina misteriosa porta il nome di Marengo. Quando il mistero viene svelato, Speed Racer associa il nome al cavallo. Quando la Trans-Lux Corporation pubblicò la versione inglese, il nome di Marengo fu malamente tradotto dal giapponese all'inglese come Melange.

Cultura popolare
Marengo è interpretato da Stephen Fry nel Warhorses of Letters del 2011 (trasmesso sulla BBC Radio 4), "the world's first epistolary equine love story", un epistolario comico tra il cavallo di Napoleone e Copenhagen (interpretato da Daniel Rigby), il cavallo del duca di Wellington.

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