La città di cristallo

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CAT_IMG Posted on 8/10/2013, 19:14     +1   -1

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La cattiva sorte pareva proprio essersi accanita su di lei in quel periodo, non solo le era stato impossibile trovare una qualsiasi fonte di cibo negli ultimi due giorni ma da un ora a quella parte una forte tempesta di neve aveva iniziato a scatenarsi proprio sopra di lei e ora le toccava avanzare praticamente alla cieca, l'unica cosa che la guidava era un bagliore in lontananza che aveva scorto poco prima di essere investita dalla bufera.
Dopo altre due ore di pellegrinaggio nel bel mezzo del gelo, che per inteso non le dispiaceva, l'unica cosa che la infastidiva era il fatto che le impedisse di vedere ad un palmo dal naso, quasi non si accorse di aver posato lo zoccolo su un terreno diverso, invece della neve nella quale continuava a sprofondare fino al petto ora aveva toccato qualcosa di solido e regolare, abbassò il muso quasi a sfiorare il terreno e si espresse in un esclamazione sorpresa, era una strada. Una benedetta strada!
Si diede quindi una mossa, affrettando il passo e seguendo quell'unica via d'uscita dalla tempesta, se c'era una strada voleva dire che c'era la presenza di un villaggio, anche se fosse stato abbandonato avrebbe potuto trovare rifugio in una vecchia casa e attendere la fine della tempesta.
Iniziava giusto a chiedersi quanto mancasse a quel villaggio quando per poco non cadde per terra, quando le mancò la neve da davanti all'improvviso si ritrovò a scattare per una decina di metri in avanti, il clima aveva subito un cambiamento improvviso, la luce si era fatta intensa, quasi insopportabile. Sabina si ritrovò costretta a socchiudere gli occhi per il dolore che quel cambio di illuminazione le provocava alle iridi, si tirò istantaneamente il cappuccio sopra alla testa azzardandosi dopo qualche istante a guardarsi intorno. Quasi rimase senza fiato.
Una città completamente fatta di cristallo si stagliava di fronte a lei, ora che non aveva più l'ululato del vento nelle orecchie poteva chiaramente sentira una lieve musica proveniente dal centro di essa. Aveva capito dove era finita, quella città era solo una leggenda dalle sue parti... La città di cristallo la chiamava il suo vecchio, un luogo magnifico ma che era improvvisamente scomparso molto tempo addietro... E ora era li. Di fronte a lei. La puledra si morse il labbro inferiore avviandosi verso il centro città, decise di rimanere con la cappa fradicia addosso... Se il posto era abitato come presumeva una sconosciuta che si portava dietro quattro spade poteva non essere ben accetta. Ora che si era lasciata dietro la tempesta la sua zampa incominciava a farsi sentire costringendola a zoppicare pesantemente, più si avvicinava al centro città più su chiedeva se fosse veramente il caso di infilarsi in mezzo agli abitanti di quel luogo. Si strinse nelle spalle, di certo non se ne sarebbe andata fino a che quella bufera imperversava all'esterno, tanto valeva esplorare il luogo.

CITAZIONE
Free role non moderata.
Posti disponibili: 2/4
Chiunque voglia unirsi è pregato di contattare me o Darkmaverik.
Have fun
 
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CAT_IMG Posted on 8/10/2013, 21:33     +1   -1

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VENOM


-centro-

-centro-

-centro-


Il tabellone sobbalzava ad ogni colpo.
La sagoma frontale di un pony di media statura piantata su un'imponente quercia mostrava oramai gravi segni di logoramento, la gola gli occhi gli spazzi tra le clavicole lo sterno tra le costole fluttuanti, ammassi di grossi spilloni perforavano ripetutamente gli spessi punti, aprendo di rado nuovi fori nello spesso legno.
richiamai a me la selva di spine riponendo accuratamente ogni membro nel rispettivo alloggio.
Alla luce del mio corno il tabellone svani' nella folta chioma dell'albero in attesa della successiva sessione pomeridiana.
trottai rapido verso il centro, abbandonando la spoglia periferia erbosa,dovevo muovermi rapido e terminare la ricognizione nel centro città e nel perimetro del castello.
Alzata la cappa rallentai il passo infilandomi di soppiatto in uno stretto vicolo, non da tanto mi ero trasferito ma oramai la città non aveva segreti per me, o quasi.
In un batter d'occhio arrivai alla grande piazza centrale sino a quel momento non particolarmente affollata.

nessuna attività sospetta.. beh.. meglio così

Mi avvicinai a un piccolo baretto dante direttamente sulla piazza, sedutomi all'esterno ordinai una tisana alle erbe mentre all'ombra scrutavo l'ampia struttura dell'immenso castello.
 
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CAT_IMG Posted on 8/10/2013, 23:01     +1   -1

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Sabina era sorpresa, ovviamente. Una come lei che arrivava dalla parte più periferica delle pianure ghiacciate non poteva essere abituata a tutto quello sfarzo. I pony passeggiavano gioiosi accanto a lei, le vennero pure lanciate un paio di monete davanti agli zoccoli da una coppia di pony... Di cristallo. Si, esattamente. Di cristallo. Quelle creature sembravano fatte dello stesso materiale degli edifici. La puledra dovette distogliere lo sguardo. Quella vista la infastidiva per qualche strano motivo. Continuava imperterrita la sua camminata, ingobbita e zoppicante, sempre attorniata da frasi come -povera creatura- oppure -Allontanati, può essere contagiosa!- forse le lame nascoste sotto il mantello fradicio le avevano dato un aspetto più deforme del solito. Un angolo della sua bocca si alzò in un mesto sorriso, meglio così. Conosceva i cittadini, se l'avessero vista sarebbero andati nel panico, meglio che la considerassero una storpia che una minaccia.
Quando arrivò alla piazza centrale venne letteralmente sovrastata dalla musica e dal vociare delle creature che aveva attorno, era probabilmente capitata durante una qualche festività infatti non poteva non vedere i banconi che venivano frettolosamente preparati carichi di cose che non conosceva o di cui aveva solo sentito parlare. Li in mezzo non avrebbe che attirato l'attenzione essendo l'unico punto nero nel raggio di qualche centinaio di metri. Decise di mantenersi rasente agli edifici iniziando così a girare intorno alla piazza, sperando di non ricevere altra elemosina. La sua pazienza aveva limiti ben definiti.
 
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CAT_IMG Posted on 9/10/2013, 15:19     +1   -1

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Sorseggiavo la calda tisana ripensando a tutto ciò che ero riuscito a compiere sino a quel momento nel potente Impero Di Cristallo..

.. Nulla..

Nulla era cambiato da un mese a quella parte, nulla era accaduto, nulla aveva richiesto la mia attenzione..


..Nulla...

vecchi bastardi

dissi scuotendo la testa con la freddezza degna della piu' gelida bufera del grande Nord.

Loro non erano forse in grado di riconoscere le mie grandi potenzialità ?
Forse era così, se erano riusciti a spedirmi in quel finto candore dominato solo da superficialità e apparenze senza un preciso motivo o spiegazione.

Sbuffai scocciato da certi pensieri, mentre tre monete avvolte da una leggera aura verdognola abbandonavano lo zaino per posarsi sul tavolino.
Era tardi e dovevo muovermi, alzatomi e sgranchite le gambe mi mossi in direzione del castello, quando ....

nuovi arrivi in città?

Mi chiesi osservando una strana figura aggirarsi nei pressi della piazza.
Portava una larga cappa infradiciata, posata a coprire chissà che cosa, inutile dire che non si trattava di un normale pony di cristallo, la corporatura robusta e le cicatrici appena nascoste dalle cappa mi infusero una certa curiosità.
La figura si muoveva spedita ma non avevo intenzione di lasciarla scappare senza essermi accertato......
Cominciai un pedinamento mantenendo una certa distanza, cercando il più possibile di risultare invisibile e discreto
 
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CAT_IMG Posted on 9/10/2013, 18:12     +1   -1

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Fortunatamente per lei il fatto di camminare rasente agli edifici ed il più lontano possibile dal centro della piazza le evitò altri incontri indesiderati, era in pochi minuti riuscita ad arrivare dall'altro lato e fece per imboccare la via principale, o almeno supponeva fosse quella visto che era la strada più larga ma si inchiodò all'istante, una folla di pony festanti bloccava praticamente la via e si avvicinava lentamente verso di lei.
La puledra sbuffò scuotendo la testa e si voltò di scatto di 180 gradi e quasi si scontrò contro una puledrina che era corsa verso di lei mentre scappava dal fratello, fortunatamente per la piccola i riflessi di Sabina non erano per nulla intaccati, la puledra sotto la cappa saltò letteralmente oltre alla cucciola che alzando lo sguardo intravide la sagoma delle due spade inferiori, rimase però a bocca aperta mentre un giovane maschio si avvicinava a lei ammonendola dicendole qualcosa come ''Fai attenzione a quello che fai, non devi infastidire gli estranei!'' Sabina ruotò la testa verso di loro proprio quando una puledra le si piazzò di fronte piegando la testa verso il terreno con un espressione contrita ''''Mi spiace per quello che è successo signore, sa come sono i giovani...'' La pony terrestre scosse la testa e alzò per una frazione di secondo la testa verso il pony di cristallo che aveva di fronte, una striscia di capelli biondo pallido scivolò fuori dalla cappa, la pony sussultò alla vista di un muso che non si aspettava, era una femmina con un aspetto così selvaggio da sembrare più un animale selvatico che un pony. Sabina si limitò ad annuire chiudendo gli occhi e superò la pony senza proferire parola e lasciando la povera madre a bocca aperta.
Si mosse rapidamente, aveva già attirato troppe attenzioni ed era cerca che la piccola avesse intravisto le spade quando l'aveva saltata, schivò un altro pony che come lei sembrava aver scelto quella strada, l'unico pony che non scintillasse come tutto quello che aveva intorno, la cosa però non la incuriosì, non le interessava in quel momento, doveva solo uscire da quel posto e trovare un luogo tranquillo dove riposarsi. Scartò improvvisamente in un vicolo che la portò a passare fra due grosse case, fortunatamente non era un vicolo cieco, poteva vedere la luce alla fine di esso... Ma era dannatamente lungo. Chi poteva vivere in case così grandi? Almeno in quel posto i rumori si erano attutiti e lei poteva pensare tranquillamente.
 
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CAT_IMG Posted on 9/10/2013, 19:50     +1   -1

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sfortunatamente il caos generale non mi permise di comprendere le brevi frasi scambiate tra la figura e la pony di cristallo ma fui abbastanza vicino da intravederne il volto...

" piuttosto "particolare" per essere una puledra"

pensai, mancando di poco lo scontro con la femmina incappucciata....

diamine !

Ormai mi ero fatto individuare, se volevo delle risposte ero costretto ad espormi.
Mi voltai osservando i tre pony protagonisti della precedente scenetta allontanarsi tranquillamente, notando solo dopo che la misteriosa puledra aveva intrapreso una via secondaria in un lungo vicolo buio.

Un sorriso solco' il mio muso mentre di scatto galoppavo verso la successiva traversa...

Già in precedenza mi ero accorto del lento andamento zoppicante della puledra incappucciata, io in compenso potevo vantare una discreta preparazione atletica ed ero convinto di potercela fare.
Dopo una decina di metri, imboccai la successiva traversa a tutta velocità controllando il fiato e schivando al meglio gli ostacoli presenti.
Sarei stato costretto a percorrere un tratto più lungo ma lo svantaggio era ampiamente appianato dalle differenti velocità di marcia che, in assenza di intoppi mi avrebbe permesso di sbarrarle la strada con qualche metro di vantaggio.
 
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CAT_IMG Posted on 10/10/2013, 05:17     +1   -1

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Sabina si concesse tutto il tempo possibile. Non c'era alcun motivo per accelerare o mettersi fretta anzi. In quel posto c'era molta più quiete di quanto potesse sperare e poteva in qualche modo riordinare i pensieri. La prima domanda che le venne in mente era ''Perchè quando dalle mie parti si moriva di fame qua sembra tutto così sfarzoso?'' seguita poi da un silenzio tombale, non era da lei parlare, ne con se stessa ne con gli altri il lungo viaggio però la aveva stancata, decise quindi di prendersi qualche istante di riposo. Si sedette fra due pile di casse di legno dando la schiena al sudicio muro, chiuse gli occhi sospirando lievemente e si tolse il cappuccio, li tanto sembrava non esserci nessuno non c'era bisogno di nascondere il proprio viso.
Diede quindi aria al muso, respirando per la prima volta in anni qualcosa che non fosse la gelida aria delle pianure. E quella le diede quasi i conati di vomito. Era pesante e calda, non la faceva sentire bene... E a proposito di caldo. Era lei o in quel luogo si iniziava a cuocere, diamine. Anche se la cappa era bagnata fradicia le sembrava di avere una pelliccia addosso.
Si alzò di scatto guardando attentamente le due entrate del vicolo e si slacciò la cappa da sotto al collo facendola scivolare a terra, rivelando così la bardatura che le permetteva di portarsi dietro le sue quattro spade lunghe, si stirò le zampe intorpidite per il lungo cammino mantenendo sempre un occhio di riguardo nel caso qualche passante decidesse di infilarsi nel suo stesso vicolo, era una possibilità remota ma c'era comunque. Smontò quindi la bardatura che cadde a terra sferragliando e si godette la libertà.
 
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CAT_IMG Posted on 10/10/2013, 09:11     +1   -1

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Vedevo la fine della strada, c'ero quasi e della sconosciuta nessuna traccia....
Scansai rapidamente diverse casse vuote accatastate qua e la nel messo della strada come un grande percorso ad ostacoli per poi arrivare di gran fiato a pochi metri dall'uscita del vicolo.

Mi fermai appoggiato al muro tirando due profondi respiri per placare il cuore dalla corsa,
dirigendomi in silenzio verso lo sbocco del vicolo.
Lei era li, seduta con ai piedi quelli che sembravano essere quattro pesanti spadoni, in quel momento compresi tutto, le cicatrici, l'andamento zoppicate, le possenti dimensioni della puledra...
tutto era riconducibile a quelle spade, spade che se non fossi stato prudente avrei rischiato di conoscere, a mie spese, sin troppo bene.
Mantenni una cetra distanza con la puledra, infatti circa tre metri mi separavano da lei e dal' uscita.

Buon pomeriggio signorina... Io sono Healthy Venom, incaricato di sorvegliare codesta zona del paese per garantirne la sicurezza, devo chiederle di identificarsi .


Pronunciai quelle parole cariche di finto interessamento volgendo il mio sguardo alle imponenti lame, feci i calcoli più strani prevedendo e ipotizzando possibili manovre elusive e offensive che mi avrebbero portato un vantaggio tattico in caso di cattivo umore della sconosciuta.

"ci troviamo in un vicolo abbastanza stretto, questo avvantaggia lo scontro a distanza, spilloni e magia risulteranno più efficaci degli attacchi diretti , in più quello rasente l'uscita sono io e questo è un ulteriore freccia al mio arco... sfortunatamente non ho idea di come si possano utilizzare quattro spadoni ma se come penso, il nemico sfrutta una presa mandibolare il peso è spostato sulla parte anteriore del corpo, quindi mi basterebbe colpire i nervi delle spalle o del collo per destabilizzare efficacemente le manovre nemiche e renderle inefficaci.
 
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CAT_IMG Posted on 10/10/2013, 10:18     +1   -1

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Sabina notò il pony appena entrò nel vicolo, decise comunque che non era il caso di aggredirlo a meno che non si fosse rivelato il classico piantagrane. Quello alla fine si fermò a pochi metri da lei, un unicorno che riconobbe solo ora come quello che aveva evitato pochi minuti prima. La stava quindi pedinando? Si guardò intorno rapidamente.
Lo sconosciuto manteneva la distanza, era un unicorno piuttosto gracilino dal suo punto di vista avrebbe potuto abbatterlo solo con gli zoccoli se avesse voluto, ma il fatto che mantenesse la distanza era da tenere d'acconto. Il punto di forza di quelli come lui era la magia, facevano fluttuare cose, alcuni li aveva visti addirittura sparire nel nulla per poi ricomparire pochi metri più in la. Aveva combattuto contro alcuni di loro, la maggior parte erano così pieni di loro che non riuscivano a credere di essere stati battuti. Addocchiò le casse a fianco a lei, avrebbe potuto colpirle in modo che crollassero fra lei e lo sconosciuto... E da li si sarebbe arrangiata.

CITAZIONE
Buon pomeriggio signorina... Io sono Healthy Venom, incaricato di sorvegliare codesta zona del paese per garantirne la sicurezza, devo chiederle di identificarsi .

Sabina alzò un sopracciglio, quindi era uno di coloro che mantenevano la quiete nella cittadina, il che era un bene. Le avevano insegnato a rispettare le forze dell'ordine, a non scontrarsi con loro perchè il lavoro che svolgono è di aiuto ai cittadini, la maggior parte delle volte. Però le avevano insegnato pure a non essere ingenua.

"Sabina."

Disse a bassa voce, aveva un accento nordico piuttosto marcato ma il suo tono era in netto contrasto con il suo corpo, faceva trasparire tutta la femminilità che così tanto odiava.
Il problema fù che subito dopo aver detto il suo nome allungò la bocca verso una bisaccia, tirando a terra quello che sembrava... Anzi. Che era proprio un ferro di cavallo. Senza proferire parola ci stampò letteralmente lo zoccolo sopra, infilandoselo senza problemi.
Con una mossa estremamente rapida allungò lo zoccolo ferrato verso uno dei foderi agganciando il pomolo della spada ed estraendola molto lentamente, la spada scintillò per la luce naturale che permeava quel posto, si potevano vedere delle piccole rune scritte sulla lama recanti il giuramento che aveva posto su di essa.
La spada rimase stranamente attaccata al suo zoccolo quando la portò di fronte a se piantandola poi con un secco colpo nella strada, a quanto pareva il ferro di cavallo era magnetico e fatto in modo di adattarsi per bene al pomolo metallico della lama.

"Ehm... Dimostrami che sei veramente un tutore dell'ordine..."

Si guardò intorno un po stranita, come se non fosse abituata a parlare.

"Ehm... Per cortesia"

Sperava in un blasone o in qualsiasi cosa che lo facesse riconoscere come reale tutore dell'ordine. La spada che aveva piantato fra di loro era il suo modo di avvertire che nonostante la stanchezza sarebbe stata pronta a combattere.
 
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CAT_IMG Posted on 10/10/2013, 11:17     +1   -1

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VENOM

-Sabina-

Esordì la pony con particolare accento a me sconosciuto, mostrandomi un'interessante sistema composto da quel che sembrava essere un ferro magnetico, il cui scopo risiedeva nel controllo dello spadone.
Non battei ciglio quando la spada fini per conficcarsi al suolo.... al vile gesto della pony, mi limitai a scuotere il capo osservando il lucido metallo brillare come un diamante ...

-Ehm... Dimostrami che sei veramente un tutore dell'ordine...-
Era palese la sua diffidenza, ma dopotutto non potevo darle torto.

l'Ordine a cui appartengo non possiede distintivi o stemmi, l'unico mezzo che abbiamo per distinguerci risiede nella casacca che ora indosso.
Altro non ti è dato sapere.


Dissi sferrando con la velocità di un fulmine quattro spilloni intorno alla spada di Sabina.

Ora abbi la cortezza di identificarti!

dissi, senza mai perder d'occhio la pony.

" quanto credi di esser veloce Sabina? quanto credi di poterci mettere a raccogliere la spada prima che ti riduca a un puntaspilli senza vita ? "

Pensai rivalutando la situazione.

" il ferro magnetico potrebbe creare dei problemi ai miei attrezzi da lancio... ma in fondo quanto puo' essere svelta una pony zoppa su tre zampe a spostarsi e attaccare con uno spadone del genere?.... dopotutto il disturbo magnetico potrebbe perfino giovare a mio vantaggio...
 
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CAT_IMG Posted on 10/10/2013, 12:29     +1   -1

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''Noioso...''

Aveva visto bene, era uno di quei classici giovani con la smania per dimostrare di avere potere, gli diede le spalle muovendosi lentamente, poteva sembrare lenta e impacciata ma la sua non era altro che una facciata. Con un secco scatto della zampa teoricamente azzoppata colpì un lato dell'elsa e fece letteralmente schizzare in aria la spada piantata nel terreno, che volò roteando su se stessa. Con uno scatto repentino Sabina afferrò con i denti il fodero e si voltò verso l'unicorno di nome Venom. La spada cadde esattamente nel fodero vuoto.

''Ho già detto chi sono. Il mio nome è Sabina e sono una vergine della spada''

Disse in modo perfettamente udibile anche se aveva le cinghie fra i denti. Ora i muscoli del suo corpo erano tutti completamente tesi e affioravano completamente da sotto il pelo, era già stata minacciata troppo per i suoi gusti e quel puledro non la stimolava minimamente. Per ora aveva solo scherzato, quell'unicorno credeva di essere veloci ma quegli spilli erano così prevedibili... Aveva già sfidato avversari che miravano alle giunture, ai tendini, a impedirle i movimenti. Purtroppo per loro non avevano fatto i conti con la sua struttura fisica.

''... Sai cosa sono. Le vergini della spada. Vero?''

Chiese come se lo stallone che aveva di fronte fosse un cucciolo che non sapeva nulla del mondo.
 
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CAT_IMG Posted on 14/10/2013, 17:06     +1   -1

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"Almeno con i numeri da circo ci sappiamo fare, vedo..."

Pensai sbadigliando, mentre Sabina porgeva incautamente le spalle, intenta a giocherellare con la sua attrezzatura.

Forse pensava di avere forza infinita, che tutto sarebbe crollato sotto i fendenti delle sue spade.... certamente un avversario di quella stazza avrebbe potuto rappresentare uno sforzo nello scontro diretto e certamente mai l'avrei sfidata a braccio di ferro, ma se una cosa in vita mia l'avevo imparata, è che anche il muscolo piu' possente nulla vale senza il suo piccolo e fragile nervo, senza lo snello e lungo tendine , nessun cuore può battere senza la linfa vitale che è il nostro sangue che nessuna arteria recisa a lungo può contenere.

La mia mania di individuare ogni possibile uscita, tattica o punto debole spesso si rivelava una preziosa alleata e grazie ad essa, nessun ridicolo ammasso di muscoli e acciacchi sarebbe riuscito a mettermi in difficoltà.

''Ho già detto chi sono. Il mio nome è Sabina e sono una vergine della spada''

''... Sai cosa sono. Le vergini della spada. Vero?''


Rispondere alle provocazioni era solo un'inutile perdita di tempo, ma capire dove voleva andare a parare avrebbe finalmente fruttato un'esaudiente risposta alle mie domande.

NO!... ma "sapere" è il mio hobby e come ogni hobby merita di essere coltivato ogni volta che si può....

Dissi, spostandomi di qualche passo sulla destra per consentire il passaggio alla possente puledra
 
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CAT_IMG Posted on 28/10/2013, 22:00     +1   -1

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Sabina armeggiò per qualche istante con la bardatura, ignorando di sana pianta il puledro che aveva di fronte. Aveva visto quello di cui era capace, quegli aghi potevano essere un problema per chiunque fosse stato alle prime armi ma c'era sempre uno svantaggio ad essere un unicorno. Quando voleva usarli, doveva attivare la sua magia. Attivandola il suo bel corno si illuminava come un faro nella notte e quello le dava il preavviso necessario per contrattaccare. Ma forse non sarebbe stato necessario combattere con quella creatura, pareva ragionevole. Ed in fondo non si sarebbe mai perdonata se avesse attaccato un tutore dell'ordine nel pieno adempimento dei suoi servizi. Decise quindi di stare al gioco. Recuperò la sua cappa tirandosela con un ampio gesto sulla schiena e avanzò fino ad affiancarsi al puledro. Ora che lo guardava... Ma in quel posto mangiavano abbastanza? Sembrava così gracilino...

''Hm... Siamo... Ehm. Eravamo, un gruppo di... Guerriere. Dedicavamo la nostra vita, fino da infanti alla via della spada e nel proteggere il nostro villaggio. Ma era qualche anno fa, ora le altre sono tutte morte, a quanto ne so''

Disse tutto questo con una pacatezza innaturale, come se non provasse alcun sentimento verso le sue compagne morte. Come se alla fine avesse eretto un muro di indifferenza davanti a lei.
 
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CAT_IMG Posted on 31/10/2013, 10:16     +1   -1

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''Hm... Siamo... Ehm. Eravamo, un gruppo di... Guerriere. Dedicavamo la nostra vita, fino da infanti alla via della spada e nel proteggere il nostro villaggio. Ma era qualche anno fa, ora le altre sono tutte morte, a quanto ne so''

Inarcai un sopracciglio cercando di seguire al meglio le parole della puledra nelle quali in fondo, forse in parte mi rispecchiavo anch'io.

Beh ....Per quel che puo' valere ti faccio le mie condoglianze.

Dissi con la freddezza che ormai da tempo contraddistingueva il mio essere.

possibile che negli archivi dell'ordine non esistano dati inerenti a popolazioni e cerchie di questo genere? La cosa migliore sarebbe dare uno sguardo alla biblioteca reale, ma Canterlot è troppo distante e L'Impero non possiede ancora volumi aggiornati.

pensavo, studiando come meglio potevo il modo di fare di Sabina mentre, rimessa la cappa si riaccostò a me.
Le fattezze della pony davano senz'altro a supporre una natura bellicosa e la presenza di quel tutt'altro che discreto armamento non faceva che avvalorare la tesi.
Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi
ma sentivo di poterle credere

E ora? Cosa ti porta da queste parti?
 
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CAT_IMG Posted on 7/11/2013, 08:09     +1   -1

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Perdonami il ritardo, tanta. Tantissima mer- Ahem - Roba. Mi sta succedendo in sti giorni. La versione corta è che fra ospedali, lavoro in campagna, e lavoro aiutando un idraulico ci ho messo un po di tempo a risettare tutte le mie abitudini.
Stasera avrai una risposta, modificherò questo topic.
Ancora perdono, tornerò attivo al 100% il prima possibile.
 
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