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| Dark Sickle
Il tremolio del treno non faceva che cullarmi mentre rapidamente mi addormentavo al mio posto..
correvo come un matto, il cuore gonfio, pompava impazzito mentre sentivo come un lieve calore abbracciarmi, quasi soffocarmi. Ora ero al buio in una grande stanza pentagonale, i sensi sembravano impazzire, non un suono era percepibile oltre al battito del mio stesso cuore, perfino le parole si perdevano e morivano nell'oscurità della fredda struttura...
"..."
Ad un tratto, una strana luce di ignota provenienza cominciava a schiarire il tutto... Ero disorientato, tutto nel salone era rivestito di specchi. Correvo irato avanti e indietro, nella vana ricerca di una qualche via d'uscita, ma tutto quel che riuscii a trovare fu la mia immagine riflessa centinai e centinaia di volte intorno a me. Avvicinai il muso allo specchio più vicino, con l'intento di determinarne lo spessore...
"..."
Sferrai una poderosa zoccolata il direzione dello specchio. Sul momento nulla accadde, ma dopo una manciata di secondi lo specchio si incrinò, sempre di più e la mia figura in esso riflessa cominciò a gridare, urla strazianti invasero presto la stanza contagiando man mano le figure degli altri specchi,strinsi i denti, convinto che i timpani sarebbero presto esplosi.....
"BASTAAA"
finalmente la mia voce si fece udibile surclassando le urla con un tono distorto... Il corno si fece sempre più luminoso e fasci di luce rossastra invasero presto l'intera sala...
Solo ora una viscida risata si levò dall'oscurità, una risata di gusto, una risata di chi sa di aver vinto, meschina e rivoltante...
Il fuoco avvolse il mio corpo, nulla sembrò resistere alla potenza di quelle fiamme. Tutto era stato spazzato via, tutto tranne la viscida risata, che come di sottofondo rimbombava attorno a me...
Sbarrai gli occhi, riconobbi subito la figura davanti a me, Dragon era seduto sul sedile difronte con il solito sguardo perso, affacciato al finestrino.
Stirai un tantino le zampe, ripensando al sogno appena fatto, i cui dettagli già cominciavano a svanire...
"i soliti incubi del cazzo...."
La notte era ormai calata da diverse ore e le lontane lucine di un non tanto lontano paesino, valsero come un premio per me.
Dopo neanche dieci minuti, il treno arrivò il stazione tra sbuffi e fastidiosi rumori di ferraglia.
Scendemmo rapidi sulla banchina, mi rivolsi a Dragon con il tono serio che oramai accompagnava quasi ogni mio discorso.
La nostra avventura si conclude qui' compagno!
Sollevai uno zoccolo verso di lui, sperando che anch'egli facesse la stessa cosa.
E' stato un onore lavorare con te Dragon! Sappi che quando avrai bisogno di uno zoccolo in più, Dark Sickle sarà felice di aiutarti!
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