Serendipity, Quest, moderata

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PinoChef
CAT_IMG Posted on 22/9/2015, 20:12 by: PinoChef     +1   -1




Larissa Wahlfreiheit / Talvisota


Parlato-Pensato Talvisota è il cognome falso con cui viaggia.

Destatasi un pò insonnolita col cinguettio degli stormi migranti,Larissa si ritrovò ricoperto il manto da foglie essiccate e la criniera sparsa al vento.
Aveva vissuto all'incirca un anno errando senza meta dopo la dipartita da Manehatten,sopravvivendo con ciò che la Natura le donava,ed ora l'estenuante staticità di quest'ultima mutava con l'arrivo dell'autunno esattamente come l'animo di Larissa,seppur avesse sempre preferito la stagione gelida,come il cognome illusorio di cui si avvaleva.Alzò lievemente il muso ed osservò la Rosa che portava al fianco,nonostante il fogliame fosse sparso in ogni dove non riusciva ad inerpicarsi verso quel fiore scarlatto,eppure il nucleo giallo in sintonia col paesaggio decadente le provocava una certa uggia.
Essa si era veramente seccata di vegliare la Natura da sola.La sua unica ricompensa consisteva in una felicità quasi palpabile,derivante dal gusto della disperazione,trasmesso in quelle liriche improvvisate con cui si accompagnava solitariamente le giornate.In quel momento gli venne da dannare il suo essere un'animale sociale per il pensiero che gli alegiò nella mente: dirigersi...verso una città,una metropoli! Luogo da cui proveniva,non avrebbe voluto distaccarsene in quel modo...specialmente da colui che la proteggeva sempre e da sempre era legata.

"Non posso di certo tornarmene indietro cosi,non dopo quell'avvenimento...e perchè mai farlo d'altronde??"

Tuttavia un'indefinità volontà di un ritorno alle origini la stravolse e si avviò dunque verso qualunque luogo somigliasse ad un borgo con quel poco e niente che teneva nella sacca di juta(in realtà conteneva se stessa,la sua vera storia)ed il pugnale ben nascosto dalla criniera.Non fu difficile,bastò seguire le vie più frequentate,e queste la diressero verso Canterlot,patria del lusso,delle "divinità" che tanto disprezzava.Ma quei giorni furono differenti,la città era popolata non tanto da borghesi spossati come si aspettava Larissa,ma da aitanti manovali,e costruzioni che si ergevano ovunque dalle fondamenta per impeto di seghe e martelli,costantemente in uso componevano la loro melodia metallica e lignea.Ella osservava gli operai adoperarsi al compimento del dovere (od almeno tentavano) passeggiando involontariamente a camminata leggiadra,opera probabilmente delle rimembranze di quando era una gentilpuledra più che per investirsi di rilievo.
All'improvviso,un carrettiere con il proprio carico passò in fretta e furia dirigendosi verso un cantiere nei dintorni,dove poco dopo sarebbero stati attratti i passanti,oltre che Larissa,da una discussione concitata.
CITAZIONE
"A CHI?"
"Non ne ho idea!"
"LO SCOPRA ALLORA! E POI ME LO VENGA A RIFERIRE»
"C-che ci deve fare, scusi?!"
"ME LI VADO A RIPRENDERE!"
"sigNORINA NO,NON PUO' FARLO, NON SONO I SUOI"
"ALLORA MI ARRANGIO"
"SIGNORINA, NO..."

Non sapendo esattamente cosa stesse accadendo,non volle ugualmente attendere un secondo di più per aiutare quel povero carrettiere,quasi certamente nei guai per opera delle ingiurie del tempo,molte strade difatti erano bloccate.Si fece dunque largo tra la folla a colpi di delicati "Permesso",mentre ripensava a ciò che aveva udito cercando "indizi".

"Signorina....dunque una giumenta piuttosto giovane..."

Ma non si accorse di essere arrivata in pochi istanti in prima fila,da dove poteva finalmente osservare i due interlocutori: una giumenta scapigliata e piuttosto alterata,ed uno stallone stressato.

"Se posso permettermi,..." disse con aria rilassata e sguardo acuto per tentare di calmare gli animi. "...chiedo il motivo di tanta veemenza verso un carrettiere."

Lollerinz,avevo voglia di scrivere cosi ù.ù .


Edited by PinoChef - 15/12/2015, 19:23
 
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